Il molliccio

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Quel mattino, Harry potter si svegliò di buon umore: aveva 2 ore di pozioni con serpeverde, e ciò significa con draco, la sua cotta da già due anni ormai, e poi un'ora di storia della magia con corvonero, erbologia coi tassorosso e difesa contro le arti oscure coi serpeverde.

(Storia ambientata al 3° anno, l'anno dei fighi per intenderci)

" 'Giorno" disse Ron, stiracchiandosi sulle coperte stropicciate del letto a baldacchino. "Buongiorno luce dei miei occhiii" disse Harry ironico
Ron fece una minuscola risatina che andò a terminare in un luungo sbadiglio. "Ron muoviti! Siamo in ritardo" disse Harry "simpatico... molto simpatico Harry, come la sabbia nelle mutande proprio"

"Ma sta zitto" disse Harry con un alzata di occhi e dando uno schiaffetto sulla nuca del compagno di stanza, che si mise a ridere.
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"10 punti in meno per grifondoro potter. 10 punti in più per serpeverde."

Disse Piton, con estrema calma e aria altezzosa.

"Visto Pottah? Impara da me... che almeno qualcosa la so fare"
Lo sfottè Draco.
"Taci Malfoy"
Disse Harry. Era felicissimo di aver parlato con draco, ma gli si fermò il cuore, nell'attimo in cui gli occhi grigi di Draco si incastonarono negli occhi verdi di Harry.

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"Ron!" Disse Hermione al rosso accanto a lei "Ron non mi hai più ridato i libri!" "O godric" sbottò Ron mentre addentava l'ennesima coscia di pollo.

"Ron prima di difesa li voglio tutti nel mio dormitorio!" Disse Hermione infuriata. "Mi spieghi come faccio a entrare?" "Ti arrangi" . "Chiedi a Ginny no?" Disse Harry che era arrivato in quel momento. Hermione fece sì con la testa, poi si diresse fuori dalla mensa. "Amico, dobbiamo muoverci, o arriveremmo tardi a erbologia"

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Harry e Ron stavamo correndo verso la classe del professor Lupin. La Sprout si era dilungata nella spiegazione e ora erano in ritardo. "Ron,posso avere i miei libri per favore? " Disse Hermione tranquilla
"Miseriaccia..." sussurrò Ron
"Bene, significa che per questa lezione userò i tuoi" disse Hermione con un sorrisetto soddisfatto sfilando i libri di Ron dalla sua borsa.

Ron guardó Harry come per dire "amico, per favore, seguiamo insieme"
Harry annuí ridendo.
Ma non rise per Ron, rise perché era appena entrato in classe il ragazzo che due anni fa gli aveva fatto battere il cuore.

Ron entrò, ed Harry si fermò un attimo a contemplare Draco.
Nel fantasticare su di lui e nel guardare i suoi capelli, non si accorse che la lezione era iniziata, e quindi entrò nell'aula.

"Buongiorno ragazzi!" Esclamò Lupin
"Bene, oggi non ci serviranno libri" Ron sussultò e sorrise " oggi imparerete l'incantesimo 'Riddikulus'! Ripetetelo con me 'Riddikulus'! "

"Riddikulus!"

Urlarono i ragazzi in coro
"Questa classe è ridicola."
Sbottò Draco, e il suo sguardo finí su Harry.
Il moro alzò lo sguardo e lo vide, Draco lo stava guardando e sorrise, ma non fece uno dei suoi ghigni, no affatto, sorrise veramente.

Harry pensava sarebbe svenuto, abbassò lo sguardo e si chiese a chi toccasse far scomparire il molliccio.

Hermione, Ron, Dean, Pansy, Goyle, Draco...
DRACO!
Avrebbe scoperto di cosa Draco aveva paura... "beh" pensò "secondo me Draco non ha paura di niente"

Lupin aprí la porta dell'armadio.
Uscì Harry Potter.
Molti si girarono a guardarlo, molti altri cercarono di capire se fosse proprio Harry.

"Riddiku..." Draco si fermò vedendo arrivare Voldemort.
Voldemort alzò la bacchetta e poi un lampo di luce verde. Harry era morto. "riddukulus! RIDDIKULUS"
Draco stava iniziando a piangere.

Poi, iniziando a singhiozzare, si accucciò per terra, con le mani che gli tenevano gli occhi.

"Tranquillo.. hey hey, ci sono io, shh..shh.. ci sono io, dai..shh" era Harry.
Si era seduto accanto a Draco, il quale si era lasciato cullare dalle carezze e dalle parole di Harry.

"Professore!!!!"
Urlò sguaiata una delle serpeverde
"PROFESSORE!!! Mi ascolti! Draco ha bisogno di andare in bagno posso..."
Pansy, che era lì vicino, le schiacciò così forte il piede che ella s'ammutolí all'istante. "Deve...andarci... con...Potter!"
Le sussurrò davanti alla faccia.

"Si professore, Hanna voleva chiederle se Potter poteva accompagnare Draco in bagno." 

"Certo certo, vai Harry, accompagna Draco in bagno"
Disse sorridendo comprensivo.
Pansy guardò Harry e rise.  

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"Scusami Harry... volevo dire, Potter"
"Hey Draco, calmati, vieni qui, siediti qui"
Disse Harry a Draco, e gli mostrò una parte del bagno in un angolino.
Draco si lasciò scivolare sul muro e si sedette a terra.
Harry ricominciò ad accarezzargli i capelli teneramente.
"Ora mi odierai molto di più di prima, per questo.."
Disse Draco.
"Io, odiare? No!! Anzi..tutt'altro..."
Disse a Draco sorridendo.
Draco abbassò lo sguardo e sorrise molto timidamente.
Harry gli alzò il volto con l'indice e si avvicinò lentamente al viso pallido e perfetto del biondo, come per dargli il tempo di tirasti indietro.

Ma Draco non lo fece assolutamente, anzi, molto lentamente si avvicinò alle labbra del moro .
Poi chiusero gli occhi.
Harry si era sempre immaginato un bacio di Draco molto rude e forte, invece le sue labbra erano dolci e morbide.

Draco invece stava sognando.
Era la sensazione più bella che avesse mai provato. Harry sapeva di torta alla melassa e amore.
Era tenerissimo ed indifeso.

Il biondo circondò i fianchi del moro con il suo braccio. Harry si strinse ancora di più a Draco e sorrise nel bacio. Dopo poco, si staccarono, senza fiato.

Harry appoggiò la sua testa sul petto del biondo, che prese ad accarezzargli i capelli.
"Harry... sei bellissimo" disse Draco, sorridendo.
Ad Harry mancò un battito.
Lo guardò e gli sorrise, poi chiuse gli occhi e disse "Draco.. ma tu hai paura..." "di perderti" concluse Draco.

Poi lo guardò e gli sorrise, e Harry, sempre a occhi chiusi, disse: "non mi perderai mai."
Draco poggiò la sua fronte su quella del moro e gli sussurrò
"mi piaci, Harry"
Il moro rimase stizzito, ma nascose la testa nell'incavo tra la spalla e il collo del biondino e rispose un flebile "Anche tu.."
per poi stringersi forte a Draco.

Si coccolarono a lungo, finché non entrò nel bagno Pansy, mandata dal professore per chiamare i ragazzi, ma si fermò a guardare la scena.
Erano tenerissimi.
Lentamente uscì dal bagno e tornò in classe.

"Draco aveva bisogno di sfogarsi ancora un po'."
Disse lei.
Lupin annuì comprensivo.
Pansy, senza farsi notare, si avvicinò a Hermione e le toccò la spalla.

Hermione era pronta ad allontanarsi ma Pansy le disse subito "si stavano coccolando" e poi sorrise, tornando al suo posto.

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