Hoetaek smise di preoccuparsi riguardo Hongseok. Se ne scordò completamente. Il fato era stato tanto clemente da non farlo incontrare con lui su quella strada, che il problema era scivolato via dalla sua mente. Una preoccupazione in meno che permise ad Hoetaek di godersi ancora di più il tempo trascorso con Hyunggu.
Le visite al bar continuarono per 2 mesi buoni. Sempre allo stesso orario, sempre lo stesso caffè, sempre gli stessi rossi capelli del cameriere Kino, che piano piano scolorivano.
In quel periodo le loro conversazioni si facevano sempre più fitte, la loro connessione mentale era stabile.
Hoetaek riconosceva ci fosse una non indifferente tensione sessuale tra loro, ma era troppo insicuro per fare quel piccolo passo in più.
Fu Kino colui che osò di più, lo baciò più volte, il suo amato Hoetaek.
La prima volta sulla guancia, prima che prendesse l'autobus per tornare a casa, rendendo rosse le gote del maggiore.
La seconda volta vicino il labbro, quando Hoetaek si era offerto di aiutarlo a mettere a posto la cantina, Hyunggu non aveva resistito, facendo cadere le bottiglie vuote che l'altro reggeva.
E la terza e più recente, finalmente sulla bocca. Subito dopo che Hoetaek avesse assaggiato il suo solito caffè, con i baffi di schiuma che Hyunggu trovava adorabili, stampò le sue labbra sottili su quelle carnose del suo amato cliente.
La quarta beh, la stava solo aspettando.Ad Hoetaek non pareva reale. Non riusciva a capacitarsi che un ragazzo così giovane stravedesse per lui in tal modo.
Hongseok sì, diceva di essere innamorato di lui, ma non lo dimostrava certo in maniera così plateale.
Ovvio, erano persone diverse, ma forse Hoetaek preferiva l'affetto minimo ma sufficiente dimostratogli dal suo primo fidanzato, quello di Hyunggu era troppo e non andava incontro ai suoi veri sentimenti, che consistevano nell'ammirazione e nella stima verso il più giovane, perciò era sì un interesse ma perlopiù distaccato che amoroso.
Si sentiva un ingrato a pensarla così, a non apprezzare completamente le dimostrazioni d'affetto di Hyunggu, ma non poteva farci nulla.
Decise di lasciare che il futuro provvedesse, forse col tempo quel sentimento d'ammirazione sarebbe diventato un interesse amoroso concreto.Un giorno di tanti, dove si erano ritrovati a parlare come al solito davanti un caffè, Hyunggu non la smetteva di baciarlo e accarezzarlo, ormai era un'abitudine per lui mentre Hoetaek subiva passivamente.
Il più grande però si alzò allontanandosi dalla poltrona su cui erano seduti, così senza apparente motivo.
"Hoetaek-ya! Dove vai?" Chiese il più giovane un po' confuso. Hoetaek gli fece cenno di avvicinarsi. Quando egli fu davanti a lui, lo guardò intensamente negli occhi, le pupille tremolanti che guardavano in alto verso il suo interlocutore, Hyunggu era poco più alto di Hoetaek, caratteristica che faceva ridere il primo.
"Se dobbiamo continuare con questo amore da bambini, possiamo chiudere qui."
"Hoetaek che dici?"
"Sono stanco, Hyunggu, voglio di più. Voglio molto di più da te".
Il più grande continuava a fissarlo, notava la confusione del più piccolo, ma aveva finalmente detto la verità sui suoi sentimenti. Era impaziente. Impaziente di capire cosa cercasse veramente da Hyunggu.
"Vuoi non so...salire a casa mia?" Chiese il più piccolo incerto, temeva di star deludendo l'altro così propose la prima cosa che gli era venuta in mente.
Hoetaek annuì con la testa, non era mai stato convinto di qualcosa quanto quella volta.
Corsero, corsero fuori dal locale in fretta e furia, sotto il cielo completamente coperto di nuvole grigie.Hoetaek lo guardava Hyunggu, osserva i suoi occhi e capiva.
Capì, che la cosa che più apprezzava in lui, e che anche invidiava, era la purezza.
La caratteristica che trovava così ammirevole.
La voleva, la desiderava, la bramava.
Ne voleva anche solo un pezzettino, un assaggio, di quel nettare degli dei.
Si era stancato di quel rapporto puro da ragazzini, in lui ormai ardeva solo il desiderio carnale.In tal modo, quando furono finalmente nell'appartamento, Hoetaek poté scaraventarlo sul letto, prendere il controllo e togliergli, portargli via, la sua purezza fisica.
Pensava che, forse, privandolo della sua verginità, un minimo di quella purezza sarebbe finita in lui.
Lo fece solo per questo.
Si accontentò di sporcare, di rendere ormai impuro il corpo innocente di Hyunggu.L'amplesso si concluse abbastanza velocemente. Hoetaek non era abituato a muovere così tanto i fianchi che si stancò subito, e Hyunggu aveva raggiunto il suo apice in un batter d'occhio, per colpa dell'emozione.
Hoetaek era seduto sul bordo del letto mentre riprendeva ancora fiato, dava le spalle all'altro, e guardava fuori la finestra che stava in fondo la camera, rifletteva.
Kino era rimasto sdraiato, ora a pancia in su, guardando il soffitto con gli occhi spalancati e lo sguardo più felice che potesse mai immaginare, pensava Hoetaek girandosi a guardarlo.Kino prendeva fiato e sorrideva respirando forte, con gli occhi sognanti rivolti chissà dove lì sopra, lucidi, come se gli venisse da piangere.
Steso su quel lenzuolo azzurro chiarissimo, che andava a creare contrasto con la sua pelle candida e bianchissima, probabilmente come la sua anima. Pensava Hoetaek.Passarono un po' di giorni.
Hoetaek pensava, pensava il doppio di prima riguardo Hyunggu.
Tutto ciò che aveva potuto fare era portargli via la verginità. Ma Kino era rimasto puro di spirito, forse anche più di prima.
Era arrivata l'ora di troncare? Si chiedeva.
Che altro poteva fare? Si sentiva come se avesse fallito una missione mai assegnata, e adesso dovesse passare ad altro.
Però come?
Sarebbe stato complicato lasciare Hyunggu di punto in bianco. Sarebbe stato molto più complicato di quando lo aveva fatto con Hongseok.Pensò ancora e ancora. Non faceva altro.
Un giorno però smise di pensare, e decise di agire. Arrivò al solito orario al bar, ordinò il solito caffè, e aspettò che Hyunggu venisse a sedersi vicino a lui, ma quella volta non ci sarebbe stata la solita chiacchierata.
Prima che potesse aprire bocca però, dicendo ciò che aveva da dire e mettendo la parola fine a quella storia, il cameriere lo precedette."Hoetaek, tu non mi ami"
Hyunggu gli dava le spalle, quel giorno stava pulendo il pavimento, continuava a farlo senza però guardare Hoetaek.
Il più grande rimase spiazzato. A quanto pare Hyunggu pensava più di quando facesse lui stesso.
Hoetaek si alzò dal tavolino e si diresse verso il più piccolo.
Stava piangendo. Hyunggu piangeva."Ho capito che...non cerchi più nulla da me. Ti amo, e quindi ti osservo...non c'è più curiosità da parte tua..."
Tra i singhiozzi queste furono le uniche cose che Hoetaek capì. Mai si era sentito così in colpa come in quel momento. Non aveva però intenzione di starsene lì a vederlo piangere, gli faceva troppo male, se ne sarebbe andato. Così stava per fare, quando Hyunggu lo strattonò per il braccio."Prima di andartene però"
Cercò qualcosa nella tasca del grembiule."Per favore, conservala da qualche parte."
Un fiore di violetta, appena raccolto.
Con la mano tremante la posò sul palmo rivolto verso l'alto di Hoetaek.
Il più grande lo guardò, osservando quelle trasparentissime lacrime che scendevano lungo le guance del più piccolo. Sbatteva le palpebre piano, scrutando la pelle dell'altro che andava a corrugarsi a causa delle smorfie di tristezza.
Uscì dal locale. Uscì per l'ultima volta in vita sua.
Pioveva, pioveva forte.Hoetaek era così triste che le gambe quasi non gli rispondevano. Si mise sul bordo del marciapiede, aspettando vicino la fermata dell'autobus.
Si girò verso destra, e vide il problema di cui si era completamente scordato l'esistenza.
In fondo a quel marciapiede, vide Hongseok.
Il respiro gli si fece affannoso. Si avvicinò al cartello della fermata cercando di nasconderci la testa. Hongseok era ancora lontano, ma chi poteva saperlo che non l'avesse riconosciuto?
In preda alla disperazione, rinunciò ad aspettare l'autobus, così attraversò la strada d'improvviso, facendo fermare le macchine di colpo rischiando di finirci sotto.
Corse, e corse.
Corse proprio come il giorno che lasciò la stessa persona dalla quale stava scappando, la corsa che lo aveva fatto finire in quel bar e fatto conoscere Kino.
Corse più veloce, con la pioggia sempre più fitta che gli colpiva con proiettili d'acqua la testa incappucciata.
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❪King of the Clouds❫ᴴᵘⁱ×ᵖᵗᵍ
FanfictionDove Hoetaek è il Re, e le nuvole vogliono tutte raggiungerlo. ☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎ ″𝐻𝑜𝑒𝑡𝑎𝑒𝑘, 𝑡𝑢 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑎𝑚𝑖″