Capitolo 1

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"Accidenti...maledizione sono in ritardissimo " boffonchiò mentre succhiava contemporaneamente la saliva e masticava l'ultimo pezzetto di cornetto alla crema in bocca.

Si precipitò ad afferrare la valigetta, con la cravatta ancora storta da allacciare,correndo sul parquet e scivolandoci sopra tipo surfista ,per finire la corsa aggrappandosi allo spigolo del muro.

"Hoseok meno di 20 minuti e sono lì,tieni a bada la madre della sposa..dille... che...che... mi è appena morto il gatto...." guardò verso il suo gattone fulvo che ronfolava beato su un cuscino del divano e gli urlò un
"Scusaaa Mochi" " lanciandogli un bacio volante mentre quest'ultimo,alzando il muso lo guardò malissimo per tutto il casino che stava facendo.

Poi si chinò per mettersi le scarpe reggendo la valigetta e le chiavi di casa in una mano e spingendo a forza il piede dentro una delle due.

"Tae non è ancora arrivato?....chiamalo per favore.." sbuffò incastrandosi l'indice tra il tallone e l'altra scarpa,tirando come un forsennato verso l'alto.

"Si..Tranquillo...no...ci penso io...tu offrirle qualcosa da bere....caffè, cioccolata calda..thè.. si ecco...
chiedile se vuole del thè..e visto la cliente usa il piano A.." si riaddrizzò saltellando sulla scarpa per inserirla meglio al suo posto e muovendoci le dita dentro per allargare la pianta della scarpa.
".sfodera il tuo charme e prendi quello nella confezione speciale....e apri la scatola di cioccolatini che teniamo nello studio... ....ma chi se ne frega di Jin....ne può fare quanti vuole rassicuralo non ci limiteremo più ...non badare a spese....chiamalo ...fatti aiutare...."guardò l'orologio "se non c'è traffico arrivo tra 15 minuti ...sennò ti chiamo mentre sono per strada e valutiamo il da farsi....si ti prego ..lo sò...non ricordarmelo.....".

Poi diede una veloce occhiata al suo viso nello specchio appeso al muro ,controllò il trucco leggero, il lucidalabbra alla ciliegia e gli orecchini che aveva scelto di indossare quella mattina, si passò le mani tra i capelli castani pettinandoli un pò con le dita e soddisfatto si chiuse la porta alle spalle.

"AHIA!" ringhiò contro se stesso quando una ciocca di capelli gli rimase incastrata in uno dei suoi grandi anelli che abbellivano le sue piccole dita.

"Che male cane.." si frizzionò la cute massaggiandosela con i piccoli polpastrelli,mentre sorrideva imbarazzato alla vicina di casa che aspettava l'ascensore sul pianerottolo.

"Buongiorno Signora Cheong"le rivolse un caloroso sorriso e venne ricambiato a sua volta.

"Aigoo mio caro Jimminie come stai?.
Buongiorno a te, sei un po' di corsa a quanto vedo eh?" gli fece un occhiolino mentre ammiccava verso la sua figura.

"Ehmm....facciamo prendere aria al canarino stamattina?" Gli sussurrò guardandosi intorno e facendogli l'occhiolino.

"Eh?...come?...che canarino?....."le rispose non capendo Jimin nel mentre era arrivato l'ascensore e le teneva la porta aperta per farla entrare.

"Aigoooo..Jimminie...non mi dirai che vuoi lasciar libero di beccare in giro il tuo l'uccellino..."ammiccò con un mezzo sorrisino abbassando poi lo sguardo verso le sue gambe.

Seguendo lo sguardo della signora Cheong Jimin si rese conto che aveva la patta dei pantaloni ancora aperta e arrossendo vistosamente si girò su di un lato ,nascondendosi alla vista della vicina,che rideva deliziata alla vista delle sue gote tinte di rosso.

"Oh mio piccolo caro,non imbarazzati!"gli ridacchiò andandogli vicino e toccandolo con una spalla "non penserai che alla mia età mi possa turbare alla vista di un uccellino eh? Ti ricordo che ti ho fatto nascere, e che conosco una piccola ma sostanziosa parte di popolazione maschile della nostra città... siete tutti uguali più o meno, quando vi peso e vi asciugo,prima di darvi in braccio ai vostri genitori" lo guardò e continuò a sorrise nel vedere Jimin che si affettava a ricomporsi,proprio mentre arrivavano al piano terra.

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