Lo sguardo del ragazzo corvino si fissò attraverso la grande vetrata, sul corpo del più piccolo, era talmente penetrante che sembrava volesse incenerilo.
Dio ma come era possibile, pensò atterrito Jimin,non riusciva, a staccargli gli occhi di dosso.
Con deliberata lentezza,scese dalla moto e appoggiò il casco sul sedile,i pantaloni di pelle,riflettevano sotto la luce del sole.
Si portò il cellulare all'orecchio,senza smettere di fissarlo, mentre Jimin vide solo la sua bocca muoversi,seguita da un movimento di leggero assenso.
Chiuse la chiamata e si avvicinò alla porta aprendola con decisione ed entrando riempiendo, solo con la sua presenza, tutta la stanza.
"Oh..ma guarda un pò chi c'è qui... Jimin-ah ...."lo sguardo di Jungkook non lasciò neppure per un attimo la figura di Jimin, rimanendoci fermo inchiodato sopra.
Mentre lo percorreva lungo tutto il suo corpo, registrandone ogni minima reazione, ogni suo piccolo particolare anche fisico, il sorriso canzonatorio che accompagnava le sue parole,non svanì dalle sue labbra,anzi divenne sempre più ampio.
Gli si avvicinò di parecchio, pur mantenendo una certa distanza, ma Jimin nè riuscì a percepire comunque il profumo.
Quel profumo che mischiato alla sua pelle ,era solo di Jungkook.
Era una nota olfattiva che nessuno avrebbe potuto avere uguale.
Ed era stato proprio Jimin a regalarglielo il primo Natale che li aveva visti diventare una coppia.
°Acqua di Giò° era il profumo che Jimin aveva scelto per Jungkook e da allora il corvino non aveva mai smesso di usarlo, tanto che i suoi vestiti ,ogni cosa e ogni oggetto che aveva addosso era oramai impregnato del suo odore.
Quella fragranza e l'odore del corvino, lo rendevano irresistibile per le sinapsi di Jimin,mandandogli il cervello in tilt.
Riportandogli,inevitabilmente in mentre, tutto il loro passato.
Come se già non lo ricordasse abbastanza.
Era decisamente sotto shock.
Talmente tanto che non riusciva a spicciar parola, facendo decisamente una stupida figura,visto che Jungkook stava aspettando un suo cenno.
Ma,mai avrebbe potuto immaginare di ritrovarselo davanti in quel momento.
Quindi ora era nel panico più totale,e
cercò di riprendere, almeno in parte,il controllo.Deglutì e fece un respiro profondo allontanandosi di qualche passo come per mettere più distanza possibile,tra di loro.
Ma Jungkook non si lasciò sfuggire l'occasione per riavvicinarsi e ripercorse i passi che Jimin aveva fatto ,accorciandone le distanze vista l'ampiezza delle gambe che aveva,ed arrivandogli,praticamente quasi addosso.
Era molto più alto di lui e Jimin si ritrovò a guardarlo alzando la testa, non prima però di aver fissato le cosce muscolose che gli erano guizzate davanti agli occhi, complice quel paio di pantaloni di pelle nera.
Jimin si passò la lingua sulle labbra che erano diventate improvvisamente asciutte e mugulò una parola incomprensibile, alzando il mento e cercando di guardare Jungkook negli occhi.
Cosa difficilissima,quasi impossibile,a dire il vero.
"Guk"aveva gracchiato fuori a fatica, mentre si rendeva conto che jungkook non aveva smesso un secondo di fissargli le labbra.
"Si...sono proprio io...Jimin-ah... ma dai...allora ti ricordi ancora come mi chiamo eh?" si abbassò per respirargli dietro l'orecchio.
"Uhmm non sei cambiato Jimin-ah....sei sempre la mia caramellina...Uhmmm..." " sei sempre così dolce?..."
" Eppure, sembri così diverso, sei se possibile ancora più sexy e bello... eh...Jimin-ah...."
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Agenzia MOONLOVERS
FanfictionCapita nella vita di incontrare qualcuno,innamorarsene alla Follia e poi lasciarlo andare per la sua strada,nonostante tutto l'Amore che ancora si può provare. Semplicemente perchè,amando qualcuno davvero tantissimo si desidera,solo la sua felicità...