Capitolo 3 - Gelvia

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Raggiunsero il sentiero ore dopo, più vicini a Gelvia di quando erano partiti. Sakuni aveva condotto il gruppo nella foresta in modo da accorciare il tragitto. Le condizioni di Kerhel miglioravano lentamente, ora riusciva a distinguere le figure attorno a se ma non parlava mentre quelle di Sabuj peggioravano. Era stanco di trascinare quella donna, pesava troppo.
Viggo camminava spedito, fortemente intenzionato ad uscire dal fitto del bosco. L'olezzo della morte stanziava pesantemente nel suo naso imprimendogli nella mente l'immagine delle carcasse. Prima di raggiungere la kashara aveva dato fuoco alla pila di resti umani, in modo che non fossero oltremodo oltraggiati dagli animali spazzini. Si era allontanato solo dopo aver pregato per quelle povere anime. Aveva un forte bisogno di dormire e un dolore al fianco sinistro lo costringeva a zoppicare visibilmente.

«Ci vorranno ancora tre quarti d'ora di cammino per arrivare alla città. Volete fare una pausa?»

Chiese la Kashara massaggiandosi le gambe infreddolite. La pioggia li aveva inzuppati nonostante la copertura del bosco e camminare nel fango non è certo agevole. Il cielo si era da poco rabbuiato ed erano stati fortunati a riuscire ad uscire e ritrovare il sentiero in tempo. Di notte quei boschi si animavano. Non era prudente attardarsi quando calavano le tenebre, alcuni esploratori parlavano di alberi in grado di piegare i rami come braccia e afferrare gli animali per stritolarli.
Se Sakuni credeva a quelle dicerie? Certo! E non aveva la minima voglia di verificarle. Se il suo messaggio era arrivato a Gelvia i ranger dovevano già essere passati di li, ma con la pioggia rimaneva molto difficile individuare le orme.
«Io voglio solo trovare un letto e magari una pinta di birra»
Annunciò il guerriero sedendosi stremato sul selciato.
«Passami la carne secca di Kerhel, sto morendo di fame»
Continuò allungando la mano verso la kashara.
«Ehi, guerriero, sarò anche acciaccata ma non sono morta... Non toccare il mio zaino!» La voce della mezz'elfa era flebile ma abbastanza decisa, si ergeva appoggiata ad un tronco con le ginocchia tremanti, muovendo l'indice accusatorio verso un punto indistinto nella direzione di Viggo.
Incurante Sakuni si servì e lanciò una striscia di manzo pure al suo prigioniero...
Sabuj si era sdraiato lontano da Kerhel, adocchiandola in malo modo di tanto in tanto.

Si erano fermati in uno spiazzo a lato del sentiero e Sakuni stava raccogliendo dei legnetti per accendere il fuoco.
«AH! Come credi di fare piccoletta? Sono fradici quanto noi quei cosi!»
Rideva sguaiatamente Kerhel buttando indietro la testa come un oca starnazzante!
Speriamo di non averle toccato qualche nervo con quella magia... Si ritrovò a pensare mentre una forte voglia di urlare le attanagliava il petto. Ma non ne ebbe il tempo. Alle loro spalle li sorprese un rumore di zoccoli.
Fenor!
La kashara saltò in piedi in un misto di felicità e terrore. Quell'andatura l'avrebbe riconosciuto tra mille: era Azal, il whiters di Fenor!

I whiters erano animali meravigliosi, candidi come la neve, venivano usati per trasportare velocemente i messaggi attraverso la piana di Kell essendo le creature più rapide mai addomesticate dall'uomo. Come i cavalli ma con un paio di zampe in più ed una cresta carnosa rigida al posto della criniera.
Il loro galoppo era quanto di più bello e terribile Sakuni potesse udire in quel momento.
«Restate qui e speriamo ci trattino con clemenza»
Senza che Viggo potesse dire una sola parola la kashara partì di corsa a dorso di Sabuj.

Incrociò il Ranger Superiore poco più avanti, scuro in volto. Dietro di lui lo raggiungevano altri due a cavallo, seguiti da un bue che trascinava quel che restava della carrozza e dei corpi.
Fenor la osservava dall'alto della sua sella, statuario, impassibile. Era un elfo dai lineamenti affilati, il cui viso rimaneva contornato da fluenti capelli biondo cenere dai quali spuntavano vistose orecchie a punta. Portava una lanterna legata al fianco dell'animale in cui danzava una sfera che emanava una luce gialla molto luminosa.

Le Cronache del Sangue - Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora