Capitolo 1

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Serena's pov

Neirman, 16 agosto 1890.
Delle oscure e pericolose creature sono riuscite ad integrarsi perfettamente nella mia città, senza farsi notare dagli umani o almeno era quello che pensavano. L'unica pecca nella loro infallibile copertura siamo Sophia ed io, che di umano abbiamo solo l'aspetto. Del resto ogni famiglia fondatrice della città nasconde un segreto, è irrilevante che il nostro riguardi chi, o meglio cosa siamo. Infatti  i nostri antenati discendono da una tribù di fate con poteri come la lettura della mente, la capacità di capire l'animo delle persone, il poter individuare chi non è umano e altro ancora. Ma non in tutti gli appartenenti ai Malion si manifestano queste capacità anche se nessuno di noi può definirsi completamente umano. Nel nostro sangue scorre infatti un qualcosa di fatato che attira chiunque abbia un segreto come il nostro. Ringraziando il cielo, noi possiamo considerarci delle fate a tutti gli effetti dal momento che siamo sia cacciatrici che prede.
Ma concentriamoci su queste creature. Strane, perfide, letali. Ecco cosa sono. Con una bellezza sfolgorante sono lo specchio di ogni perversione e di ogni desiderio proibito. Con un solo sguardo ti fanno cedere a qualsiasi tentazione. Riescono a piegare al loro volere la mente umana, ecco come si sono impossessati della mia città. Agiscono così crudelmente da rendere innocuo qualsiasi malfattore. Io li chiamo Peevos, ma forse voi li conoscete con il nome di vampiri. Non lasciatevi ingannare dal viso angelico della loro forma umana, perché quando mostrano la loro essenza sono terrificanti, almeno per i miei occhi. Non sono sicura che le loro vittime vedano delle zanne al posto dei canini e gli occhi più rossi del sangue. O semplicemente sono quell'aura di mistero e quel luccichio nei loro occhi che li trae in inganno. Sono più che ammalianti per chi non riesce a scorgere quell'alone di morte che li circonda. Ma del resto quale mente soggiogata può vedere la morte nel loro aspetto quasi angelico?
Eppure c'è sempre l'eccezione che conferma la regola. Questa volta si tratta di Diana, la forma più pura e rara dei Peevos che mangia come un comune mortale. Il suo viso non mostra il trascorre degli anni ed ha una bellezza sovrumana. Lei si che è davvero angelica. È l'unica di cui mi importi, oltre Sophia si intende.
Ho già detto che odio quelle creature? Loro sono la causa della nostra solitudine. Come so tutte queste cose sul loro conto? Semplice! Questa non è la prima volta che ho avuto il piacere di incontrarli. Molti anni fa, durante la seconda gravidanza di mia madre, Odrak, il mio caro padre, decise di lasciare Neirman per un posto più tranquillo. Quale terribile errore! Andammo a Quairman, ospiti di Ramar, fratello di mio padre. Durante la notte sentii l'urlo di una bambina. Spaventata, corsi da zio Ramar, ma l'unica cosa che trovai fu la sua testa, posta sopra uno scrigno avvolto da una luce nera. Allora io non sapevo cosa fosse, ma sentivo una voce calda e suadente che mi invitava ad aprire quel maledetto scrigno. Lentamente mi avvicino alla testa di zio Ramar e trovo una chiave dentro quello che resta del suo collo. Dopo qualche tentativo apro lo scrigno. Sapete cosa conteneva? Oscurità, la più fitta oscurità. Però riuscii a vedere dei simboli bianchi che tutt'ora sono impressi nella mia mente. Sono il loro marchio. Tanti pezzettini bianchi che formano un teschio. Ma non un comune teschio, Il Teschio. È rovesciato e dalla fronte cola sangue. Sangue scarlatto. Si vedono perfettamente tutte le sue parti, evidenziate dal sangue. Le orbite sono più vuote della vera oscurità. Non c'era niente di rassicurante in quello che vidi, eppure quella voce sconosciuta diceva di prendere il teschio e di poggiarlo sul mio cuore. Lo feci. Ed ecco che una neonata mi apparve tra le braccia. Teneva saldamente un biglietto.
" Ma quanta bellezza posseggono queste candide sorelline. Siete fortunate. Ho voglia di vedervi crescere, sviluppare, diventare ancora più belle... E poi sarete mie!"
E infine due urla e una risata agghiacciante ruppero il silenzio.

Spazio autrice
È la prima storia che scrivo per favore fatemi sapere se vi piace.
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