After all these Api

Atto 2: Come hai potuto!

La ragazza confusa decide di prendersi una pausa dal dramma e torna quindi nel suo alveare natale.

Era passati due anni da quando lei decise di abbandonare il suo alverare per seguire il suo amore, Rodrigo.

Ormai tutta la colonia è giustamente arrabbiata con Tessa - perché si era trasferita in un altro alveare, abbandonando la sua famiglia - la apetta si sente in colpa corre subito nella sua stanzetta a piangere e si chiede:

-Perchè io! Perché deve succedere tutto a me!!-

-E' un comblotto..- dice una figura misteriosa - stanno cercando di farti andare in prigione senza motivo...

Tessa chiede chi è la persona misteriosa che parla, essa risponde:

-Scusa se non mi sono presentato, sono io, Filippio e sono qui per una sola cosa, *la vendetta*.

Filippio fa uno scatto contro Tessa, la prende per il collo e nel mentre tira fuori dalle sue tasche apesche un coltello affilato.

La situazione diventa dure per l'ape, così decide di usare le onde sonore usate dalle api per chiedere aiuto, anche se lei sa di far qualcosa di inutile, siccome l'intera colonia l'ha rinnegata.

Filippio l'accoltella al ginocchio, per farle sentire solo un assaggio di quello che le aspetterà dopo.

Tessa inizia a respirare pesantemente, perdendo tutte le speranze, però sente uno sparo, storce gli occhi verso il basso e vede la testa di Filippio lacerata in due, e in sfondo guarda meglio il suo salvatore:

E' suo padre!

-Figlia, sono stato troppo duro con te, se ti va magari possiamo ricominciare da zero, fare finta che nulla sia accaduto- propone suo padre.

-Padre!- esclama la ragazza lacrimante- Sarei felice di ricominciare, ma c'è una cosa che ti ho nascosto per un sacco di tempo....io, sono bisex...

-Figlia- disse il padre con un tono misto fra furioso e spaventato- figlia, non mi interessa la tua sessualità o il tuo genere, o cosa ti piace mangiare...io ti amerò sempre, perché questo è quello che fanno i veri padri.

-Padre...Sare felice di ricominciare, ma dovrei tornare in quell'orribile alveare, ci sono dei conti da sistemare...- disse la figlia, sicura di sé.