Capitolo 4

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''questi vanno bene ? '' chiese maurizio prendendo una scatola di cereali dalla mensola posta  in cucina
'' si grazie '' risposi prendendo la scatola dalle sue mani,  successivamente versai un po' del contenuto nella tazza con dentro il  latte, che avevo versato precedentemente, sotto lo sguardo attento del uomo '' sono i miei preferiti '' disse prendendo posto davanti a me, ignorai  ciò che mi aveva appena detto incominciando a mangiare la mia colazione,
avevo appena trascorso la mia prima notte in una casa diversa, in una città diversa e soprattuto con una persona che conoscevo appena, un forte senso di disagio si impossessò del mio corpo  '' tra due settimane è settembre, immagino che rincomincerai la scuola e dobbiamo ancora fare l'inscrizione '' spiego accenando un piccolo sorriso  '' scuola ? '' dissi amareggiata '' non ci vado  più da una anno ormai ''  la mia voce usci flebile, avevo paura, paura di essere giudicata troppo in fretta
'' non ti piace studiare ?'' chiese inarcando le sopracciglia, scossi la testa in segno di negazione alla sua domanda, studiare mi piaceva ed i risultati erano notevoli  '' allora ti trovavi male con i comoagni ?'' cerco di indovinare un alta volta, fallendo miseramente
'' dovevo lavorare e occuparmi di mamma  '' dissi semplicemente senza fornire ulteriori dettagli
'' lavorare ? Jessica non era in grado di occuparsi di se stessa  ?'' si gratto leggermente il capo  confuso
'' soffriva di depressione, era già  tanto se riusiciva ad alzarsi dal letto ''  una lacrima che asciguai velocemente con il palmo della mano rigo il mio viso, vidi Maurizio annuire  a ciò che gli avevo appena detto '' è che lavoro facevi ?'' chiese cercando di migliorare il discorso  '' lavoarvo in un bar '' mentii  spudoratamente  ma infondo non poteva sapere il vero lavoro che facevo, avrei perso quel poco di dignità che mi rimaneva ed che almeno davanti a lui ci tenevo a preservare '' è dimmi che indirizzo di scuola frequentavi prima di lasciarla ?'' - era dannatamen te curioso - pensai  '' artistico '' dissi semplicemente  '' davvero ? lo frequentavo anch'io è così che ho conosciuto i ragazzi della machete  '' disse sorridendo.



le note della canzone  mi rimbombarono   nelle orecchie creando un piccolo momento di spensieratezza nella mia testa che si interruppe quando la porta si apri creando un forte rumore che mi fece sobbalzare, mi tosi le cuffiette dalle orecchie riponendole  nella tasca della felpa nera che indossavo  '' ciao bro ''  un accento latino mi fece girare verso la porta che era appena stata chiusa
'' Maurizio non c'è '' dissi al ragazzo che nel frattemo si era avvicinato al divano in cui stavo comodamente seduta, notando ciò che gli avevo appena comunicato '' ah chica, pensavo di non rivederti più '' disse accennando un piccolo sorriso  '' bice '' lo guardai dritto negli occhi  '' sono bice e mi dispiace deludere  i tuoi piani ma credo che mi vedrai ancora per un po' '' si tolse la felpa, che successivamenmte appoggiò su una delle sedie presenti nella stanza  '' bice, mi piace ma preferisco chiamarti  chica '' disse alzando  entrambe le sopracciglia, quel bel faccino stava incominciando a darmi sui nervi  '' sono manuel '' continuò a parlare dopo qualche secondo di silenzio, così annui facendogli capire che avevo compreso il suo nome,
la porta si riapri,  stavolta in modo più delicato della precedente '' manuelito vedo che hai conosciuto bice ''  Maurizio  fece il suo ingresso nella stanza dove precedentemente  mi aveva lasciato ad aspettarlo
'' si bro, davvero simpatica ma non ho ancora capito perché la ospiti ''  disse con sfacciataggine 
'' ho non te l'ho ha detto ?''  Maurizio mi guardo con volto leggermente triste '' è mia figlia '' rispose alla sua domanda, togliendo ogni dubbio  '' non sono tua filgia '' dissi alzandomi velocemnte dal divanetto, il fatto che geneticamnte fosse mio padre mi rendeva al quanto nervosa, non sapevo cosa fosse un padre mai  avevo avuto  una figura paterna vicinio a me così mi avvicinai velocemnte alla porta con l'intenzione di lasciare la stanza  '' tua figlia ? '' chiese manuel stupito, non mi girai, tirai giù la maniglia della porta  '' non ci avevi mai detto di averne una '' manuel cerco di parlare sottovoce, probabilmente con l'intenzione di non farsi senitre da me, ma falli,  abbandonai la stanza senza dire niente, infondo sapevo che nessuno era a conoscenza della mia esistenza ma constatare questa teoria mi fece più male del previsto.

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Ciao !!!
Volevo porvi due domande ( non siete obbligati a rispondere ) :
1) cosa vi aspettate dalla storia ?
2) Cosa vi piacerebbe leggere ?
( le risposte mi potranno  aiutare a migliorare i prossimi capitoli )

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