<< I NOSTRI EROI >>

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STEVEN POV'S:


Ricorderò quel giorno in eterno come fosse la mia data di nascita... Perché fu quel maledetto giorno a cambiare la mia vita in meglio, partirò a raccontarlo dal principio. 

Era un giorno come altri, un pomeriggio estivo discretamente caldo, indossavo un pigiamino a maniche corte poco sobrio, con tre bottoni scuciti ma ancora attaccati e dei comunissimi pantaloncini del pigiama a tinta unita; mio padre e mia madre stavano guardando alla televisione qualche solito programma che guardano le coppie sposate per far passare la giornata quando ad un certo punto, senza alcuna spiegazione o un qualche reale motivo, mio padre iniziò a punzecchiarmi sul fatto che non uscivo da un po' di tempo di casa continuando con il suo monologo insensato senza trarne alcuna conclusione, quando all'improvviso si intromise anche mia madre che senza alcuna esitazione diede pure lei addosso a me, senza che nessuno dei due chiese realmente per quale motivo io non uscissi più.

Stufo del loro comportamento piuttosto infantile scrissi ad una mia amica, chiamata anche Taig e le chiesi "Ti va di uscire e andare a prenderci una pizza per cena?", lei senza alcuna esitazione mi disse di sì e ci organizzammo sul luogo e l'orario d'incontro. 

Ordunque ci trovammo alle sette di sera davanti a casa sua e ci dirigemmo verso il parco per chiamare una pizzeria che ci portasse le pizze da asporto, pensammo fosse una cosa molto semplice da fare ma ci furono vari imprevisti, difatti la prima pizzeria che chiamammo ci disse che potevano portarle, ma sfortunatamente i prezzi erano davvero troppo esagerati e la seconda non ce le poteva portare in tempo. Quasi arresi, affranti e un poco "scazzati" provammo un ultimo, disperato tentativo andando in un ristorante in cui eravamo già stati con la scuola -in cui personalmente non avevo nemmeno mangiato bene-, ma pur di mettere qualcosa sotto ai denti feci lo sforzo di tornarci, dopo un po' di tempo che aspettavamo al bancone del bar per fare le nostre ordinazioni, io e Taig, uscimmo dal ristorante, se così si può chiamare, senza più alcuna speranza, distrutti e amareggiati, con un buco nello stomaco che mai più vorrei avere. 

Nonostante le delusioni che ci avevano dato tutte quelle persone, che pensavano solo a loro stesse e ai loro sporchi guadagni, noi riponevamo ancora delle speranze per la nostra cena che ormai non aveva più senso fare; chiamammo quel numero, un numero così elegante, così intenso ed eccitante che non potemmo fare a meno di chiamarlo...  in quella piccola frazione di secondo in cui lei iniziò a parlare, ci sentimmo un calore pervadere in tutto il corpo, eravamo a casa, era lei, la signora Byblos

Ci mise così poco tempo a prendere le nostre ordinazioni, ma a noi sembrava fosse passato un decennio, con lei il tempo rallentava, tutto era più piacevole, anche respirare. Quando ci salutò con quella sua voce, ricordo che una lacrima mi rigava la guancia sinistra, stavo piangendo, ero commosso, mi mancava come se non la sentissi da tempo; infatti usammo la scusa di ordinare pure da bere per risentire la sua soave voce che ci rassicurò subito.

Aspettammo giusto il tempo di fare un giro dell'isolato che era già arrivato il fattorino dei signori Byblos, anche lui infondeva un calore particolare al solo guardarlo negli occhi, quando gli passai i soldi per le pizze urtai leggermente la sua mano destra, e sentii il cuore aumentare velocemente i battiti. Il tutto durò pochi minuti e quando, per congedarsi, ci disse con la sua voce sensuale "sciao beli" ci ritrovammo spiazzati, e senza essere più in grado di produrre suoni, con un timido cenno della mano lo salutammo, in preda alla vergogna e alla felicità di quel momento così emozionante. 

Quello che venne dopo quei due incontri con i signori Byblos non ha importanza, posso solo dire che la mia vita dopo quel giorno era cambiata, non mi sarei mai scordato di quel giorno, però quella non fu l'ultima volta che incontrammo i signori Byblos, ormai erano entrati a far parte della nostra umile vita; in confronto a loro noi eravamo dei piccoli esseri umani, la loro sola presenza poteva cambiare una persona ed a noi ci avevano cambiati dentro.

Nulla aveva più senso senza di loro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 26, 2020 ⏰

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IL SIGNOR BYBLOS - L'INIZIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora