soltanto una?

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-sei ancora così?-disse jk, vedendo Jimin ancora in pigiama
-io...beh...devo solo cambiarmi-disse Jimin cercando di essere credibile
-si certo e scommetto che devi ancora finire la valigia- disse jk incrociando le braccia al petto ed alzando un sopracciglio
-no che dici, quelle sono finite da ore-disse Jimin con una risatina quasi isterica
-ah ma certo ma certo-disse jk, facendo abbassare la guardia a Jimin per qualche istante, così da poter sgattaiolare dentro il suo appartamento dirigendosi subito verso la sua stanza
-presidente dove vai? Fermo-disss Jimin cercando di fermarlo in ogni modo per non fargli scoprire che non aveva ancora finito
-finite eh?!-disse jk, vedendo ancora tutto per aria, guardando jimin
-beh quasi-rispose Jimin, cercando di farsi piccolo piccolo. Jk lo guardò per un attimo, dopo di che fece un sospiro e chiuse gli occhi per un momento.
-ti aiuto, avanti-disse prendendo le cose ancora presenti sul letto ed iniziandole a sistemare dentro la valigia. Jimin lo guardava dallo stipite della porta. Era come ammaliato da lui, non poteva farne a meno. Ogni suo movimento, gli appariva così delicato ma deciso. Con l'aiuto di jk, la sua valigia fu pronta in poco tempo, pronta per essere trasportata fuori. Jimin nel mentre si era diretto in bagno per finire quello che doveva.
-allora hai finito? Possiamo andar....-disse jk dirigendosi alla porta del bagno e trovandosi davanti Jimin a petto nudo. In quel momento deglutí non aspettandosi una cosa del genere. Guardò velocemente i lineamenti del suo corpo scoperto, cercando di non farsi vedere nel farlo. Jimin appena si rese conto della sua presenza di girò verso di lui, trovandoselo mentre lo fissava
-si due minuti ed ho fatto-disse Jimin, prendendo la camicia ed iniziandola ad abbottonare
-io ti aspetto in salotto-disse jk, facendo retro front e dirigendosi li
*Ma che ti succede jk? Ok che ha un bel corpo, ma controllati....calmo, respira...respira* pensò jk, mentre si era seduto un momento in salotto. Stava cercando di riprendersi da quello che era successo poco prima
-sono pronto possiamo andare-disse Jimin facendo la sua comparsa in salotto. Jk si risvegliò dal suo momento di ripresa,si alzò, prese le due valigie ed iniziò ad uscire di casa. In pochi minuti arrivarono all'entrata del palazzo. Aprendo la porta videro subito la macchina di jk ad aspettarli
-tu sali io sistemo queste-disse jk riferendosi alle due valigia di Jimin. Quest'ultimo non se lo fece ripetere ed immediatamente salí.

In poco tempo furono in aereoporto. Fecero tutto il dovuto per imbarcarsi e salirono sull'aereo. Il volo durò molto tempo e i due lo affrontarono in modo diverso. Jk si addormentò quasi subito, dormendo per quasi tutto il tragitto; Jimin invece rimase svegliò tutto il tempo, facendo varie foto e video del viaggio. Era molto eccitato. Per lui era la prima volta che andava a New York, voleva ricordare tutto nei dettagli.

L'aereo atterrò in perfetto orario. A New York, il tempo era splendido. I due scesero e dopo aver recuperato tutti i loro bagagli, si diressero all'hotel prenotato dall'azienda. Il tragitto fu breve. Appena scesero si ritrovarono davanti ad un hotel magnifico. Era enorme, nel cuore di New York. Molto alto ed imponente, di vetro e ferro, ornato di oro.
-buongiorno, ho una prenotazione a nome Jeon-disse jk, arrivato alla reception
-salve, si ora controllo-rispose la ragazza- ok allora, eccovi..signore Jeon Jungkook prenotazione per due persone-continuò lei, cercando una conferma
-bene, siamo pronti per andare nelle stanze-disse jk, sorridendole
-nelle? In realtà la stanza è soltanto una per due persone-disse lei
-cosa? Una stanza soltanto?-intervenne Jimin all'improvviso, sviancando
-si, così è stato prenotato...non abbiamo neanche altre stanze libere... Mi dispiace-disse lei, cercando di trovare una soluzione
-é sicura? Controlli meglio-disse Jimin, un po agitato
-si....sono sicura, nessuna stanza libera-rispose lei, dopo aver controllato ancora
-non si preoccupi va bene cosi-disse jk
-cosa?-chiese Jimin, sorpreso
-si si va bene-disse jk, sorridendo a Jimin
-bene allora la vostra stanza è la numero 104...è al terzo piano...ecco le chiavi-disse la ragazza, consegnando le chiavi a jk ed indicandogli l'ascensore per salire. 

Nell'ascensore
Nessuno dei due parlava. C'era un silenzio tombale, finché jk non prese la parola
-stai bene? Mi sembri strano-chiese guardando Jimin, visibilmente pensieroso
-si si sto bene, sono solo stanco dal viaggio-rispose Jimin voltandosi dall'altra parte
-sicuro? Prima sembravi piuttosto agitato quando la ragazza ha detto che avevamo solo una stanza-disse jk avvicinandosi a lui e costringendolo ad attaccare la schiena alla parete dell'ascensore. Ben presto si avvicinò al suo viso, sussurrandogli qualcosa nell'orecchio che lo fece rabbrividire.
-hai paura che possa succedere qualcosa....-fece una pausa-....di piccante-continuò leccandosi il labbro inferiore

Cosi deve essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora