L'amicizia muove il mondo

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"Quindi non puoi venire?"

"No Pierù mi dispiace ma dopodomani esce il CD di Nico e voglio esserci per le prime dirette"

"Va bene"

"Non ti arrabbiare ti prego"

"Non sono arrabbiato"

"Deluso"

"Nemmeno"

"Ti voglio bene"

"Te l'ho mai detto chi si un ruffianu?"

"Spesso, ma raramente in siciliano e se parli in siciliano significa che sei amareggiato"

"No Gnà è solo che... lo sai che ti voglio bene, che in questi anni ho sempre amato passare i tuoi compleanni insieme e quest'anno volevo averti al mio"

"Anche io volevo esserci ma sono a Bologna"

"Lo so e non sai quanto sono orgoglioso di te, so quanto impegno ci hai messo, siamo stati a telefono tante notti e conosco ogni tua paura ma andrà alla grande. Nico è bravissimo, ha una voce pazzesca e scrive davvero bene e poi beh, ha te quindi come fa ad andare male?"

"Grazie per queste tue parole Piè, sei il miglior amico del mondo"

"È la pura verità, io sarò sempre al tuo fianco"

"E io vicino a te, ricordalo sempre. Adesso ti devo abbandonare perché devo andare a fare le prove con Nico"

"Certo. Salutamelo, ciao Ignà"

"Ciao Pierù"

Chiudo la chiamata e sospiro.

Ci tenevo così tanto ad averlo al mio compleanno.

Ultimamente passo il mio compleanno a casa ma fino a due giorni prima sono sempre stato con Gianluca ed Ignazio, invece quest'anno è diverso perché non ci vediamo da un sacco e volevo averli con me. Solo che Gian è a Montepagano che si sta godendo un po' gli amici e Ignazio è impegnato con il nuovo progetto di produttore e dopodomani ci sarà il debutto quindi anche se ci sto male non posso costringerlo a scendere in Sicilia per un giorno e partire la sera stessa e abbandonare gli ultimi dettagli del suo progetto.

Mi ha parlato di questa sua passione già da anni, sono stato l'unico per mesi a sapere di questo progetto e penso che non ci sia nessuno più orgoglioso di me, gli voglio davvero un bene grandissimo, per me è più di un collega, di un fratello e di un amico e la cosa bella e che lo stesso vale per lui.

Mi preparo perché a mezzanotte con alcuni amici e mia sorella andiamo ad aprire la bottiglia di spumante davanti il castello di Naro.

Arrivo e già ci sono Dario, Pasquale, Silvio e due amiche di mia sorella.

Piano piano arrivano tutti, anche una coppia di miei amici con la bimba piccola che amo da morire infatti la vado a coccolare subito e poi parlo un po' con tutti e allo scoccare della mezzanotte stappo la bottiglia e distribuisco a tutti il liquido mentre ad uno ad uno mi fanno gli auguri e sorrido felice perché la vita mi ha sempre donato tante soddisfazioni, ho fatto un sacco di sacrifici però le cose belle sono state tante e ho dimenticato la fatica!

Mentre parlo con mia sorella squilla il mio cellulare e quando leggo il nome sorrido e mi allontano.

"Bosh"

"Vecchietto, auguriiiiiii tanti auguri a te, tanti auguri al mio Pierù! Buon compleanno amico mio"

"Grazie" dico con le lacrime agli occhi mentre mi siedo su una panchina distante dagli altri

"Che fai? Ti emozioni?"

"Eh? No"

"Non riesci a mentire a me, capisco da ogni minimo tono di voce come stai"

"Perché mi devi conoscere così bene Ignà?" dico mentre sorrido e asciugo una lacrima

"Perché sono tuo fratello, e tu il mio"

"È vero"

"Stai festeggiando?"

"Si" dico mentre guardo gli altri divertirsi

"Vorrei essere lì, ti ho chiamato perché non volevo aspettare domani ma adesso ti lascio andare a parlare con i tuoi amici"

"No ti prego... parliamo un altro po', per favore"

"Non vorrei toglierti del tempo"

"Lo sai che sei l'unica persona che non mi stanca mai"

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