Capitolo quattordici

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Buonanotte, buonanotte! Separarsi è un si dolce dolore, che dirò buonanotte finché non sarà mattino. 

William Shakespeare

Rileggo il biglietto che mi ha mandato Thor almeno dieci volte, forse sono stato troppo duro con lui...infondo perché dare retta ad uno che nemmeno conosco invece di darla all'uomo con cui ho fatto l'amore per la prima volta? Metto il biglietto in una scatolina insieme al primo e mi addormento con un piccolo sorriso sulle labbra.

La mattina dopo

Aspetto Thor fuori dalla sala grande con il rischio di non riuscire a fare colazione ma non importa, la cosa più importante è vederlo e dirgli che è tutto okay, che gli credo, lo vedo arrivare circa cinque minuti dopo insieme a Steve Rogers: questa mattina i capelli sono raccolti sopra in delle treccine e sciolti sotto, la divisa gli sta benissimo come sempre ma sul suo bellissimo viso non c'è traccia del suo meraviglioso sorriso, mi avvicino a loro 

-Thor, possiamo parlare?-alza lo sguardo e mi sorride, gli prendo la mano ed andiamo in un angolino -Ti credo e mi dispiace di essere stato così duro con te-mi mordicchio il labbro guardando il suo sorriso che diventa sempre più grande, mi viene in mente una citazione perfetta per quello che voglio dire, forse è troppo sentimentale e mi vergogno da matti ma lui è Thor e so che non mi prenderà in giro -D'ora in avanti tu chiamami "Amore", ed io sarò per te non più Loki, perché m'avrai così ribattezzato-i suoi occhi si spalancano e si avvicina per baciarmi dolcemente 

-Mi stai chiedendo di essere il tuo ragazzo?-annuisco -Si, voglio esserlo-ci baciamo di nuovo e sorridiamo l'uno sulle labbra dell'altro -Non vorrei rovinare questo momento sai ma ho una fame da lupi-ridiamo entrambi e ci dirigiamo nella sala grande per fare colazione con il cuore più leggero 

-Lo hai finalmente perdonato?-annuisco iniziando a mangiare le uova -E state insieme?-annuisco di nuovo ed il mio migliore amico sorride -Sono felice per te-sta per dire qualcos altro ma viene interrotto da Peggy Carter che viene a sedersi di fronte a noi al nostro tavolo, prende un biscotto allo zenzero e lo mangia con gusto 

-Vi ho visti! Siete così dolci, sono felice per voi...davvero tanto, è così bello vederti felice Loki-sorrido per poi bere un sorso di succo -A quando le nozze?-domanda scherzando ma subito mi viene in mente il sogno che ancora mi tormenta, sospiro, ora non ho più bisogno del sogno perché la realtà è davvero stupenda, il mio sguardo va a Thor che mi sorride, ricambio e finiamo la colazione per poi alzarci ed andare a lezione, Thor mi raggiunge poco prima di entrare in aula

-Ti va di sederci vicini? Divinazione non la sopporto proprio ma con te accanto  magari sarà più divertente-lo bacio dolcemente e lui ricambia stringendomi a se

-Va bene ma non lo prendere come vizio-ridiamo poi entriamo sedendoci sui pouf morbidi che ci sono al posto delle sedie. Alle quattro raggiungo Thor nella stanza delle necessità ma appena apro la porta vedo che è tutto buio se non per delle piccole candele che formano un percorso, cosa avrà in mente Thor? Seguo il percorso fino ad arrivare ad una frase scritta con dei petali di rosa 

Se l'amore è cieco tanto meglio: si accorda con il buio

Si spengono tutte le candele e mi ritrovo completamente al buio, sento delle braccia afferrarmi da dietro e stringermi in un dolce abbraccio 

-Ascolta la mia anima parlare. Nell'istante stesso in cui ti ho visto, il mio cuore ha volato al tuo servizio-sorrido dolcemente e sento le sue labbra baciarmi il collo, un sospiro esce dalla mie labbra, mi fa camminare ancora, come fa a vederci al buio?  Ci fermiamo, mi lascia ed alcune candele si accendono di nuovo, davanti a me c'è il letto con una scatola sopra, mi avvicino e la apro rivelando un bellissimo bracciale con piccole pietre verdi, sotto c'è un bigliettino 

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