Sono passati due giorni da quando il padre di Loki lo ha portato via, sono due giorni che non mangio e non lascio il mio letto per quasi nessun motivo, Steve è tornato nella sua stanza con Tony ed io sono rimasto solo, mi rannicchio su me stesso e mi tiro la coperta fin sopra la testa. Sento bussare alla porta come succede circa cinque volte al giorno ma non mi alzo
-Okay, ora basta-sento dire dalla voce di Steve fuori alla porta che dopo pochi secondi si spalanca, la coperta viene malamente tolta dal mio corpo -Alzati Thor! Devi tornare a venire a lezione e a mangiare, io e Tony stiamo pensando ad un modo per far tornare Loki-lo guardo e lui mi sorride triste carezzandomi una guancia -So che ti manca e so che stai male, anche Tony sta malissimo ma dovete reagire, dobbiamo reagire-mi siedo lentamente, mi passo una mano tra i capelli e mi alzo per andare a fare un bagno, ci resto per un bel po' poi metto la divisa
-Mi manca davvero tanto-sussurro, mi da una pacca sulla spalla ed andiamo verso la sala grande per fare colazione, Tony si siede al nostro tavolo e prende una porzione minuscola di uova mangiandola senza molta voglia, prendo un toast e ci metto sopra del burro tanto per far contento Steve
-Ho mandato una lettera a Loki ieri...ma il gufo è tornato indietro senza risposta-alzo lo sguardo ed incontro gli occhi nocciola di Tony rossi per le lacrime che ha sicuramente versato -Sono preoccupato per lui Thor...suo padre non è una persona buona o ragionevole ed io non so cosa fare per aiutarlo-tutte le paure che mi hanno tenuto bloccato in questi giorni vengono a galla perché le parole di Tony confermano solo tutto quello che ho pensato
-Dobbiamo scoprire dov'è e salvarlo-finisco il toast e ci alziamo per andare a lezione, la prima la condivido con Tony, ci sediamo vicini e non ascoltiamo nemmeno una parola della lezione -Credi che sarà a casa sua?-domando mentre scrivo sul diario quello che c'è scritto sulla lavagna
-Si, credo di si ma ho paura che sia imprigionato da qualche parte o non so-sospira -Sono andato a casa sua solo una volta quando avevamo sette anni, mi ha fatto vedere la cella nelle segrete, dovevo passare l'estate da lui ma mi sono spaventato così tanto che il secondo giorno sono voluto andare via...Loki ci rimase così male ma io lo invitai a stare da me e ci siamo divertiti tantissimo-sospira di nuovo con gli occhi lucidi -Ho tanta paura per lui, è il mio migliore amico, è come un fratello per me e non lo posso aiutare-Stiamo in silenzio per un po' senza sapere cosa dire
-Perché non mandi una lettera ai tuoi genitori?-domando dicendo la prima cosa che mi viene in mente lui mi guarda interessato
-Si, credo sia una buona idea ma aspettiamo fino a sabato, non mi va di allarmare i miei per nulla...magari non sapeva cosa rispondere-annuisco e porto lo sguardo alla lavagna.
I giorni passano lentamente, troppo ed è una vera tortura non poter avere notizie di Loki infatti non ha risposto e visto che oggi è sabato Tony sta scrivendo una lettera ai signori Jarvis, quelli che a tutti gli effetti sono i suoi genitori, scrive una lettera lunga chiedendo come stanno e tutto il resto e raccontando tutta la storia poi la lega alla zampa della sua civetta bianca che vola via subito
-Senti ti va di andare ad Hogsmeade? Credo tu abbia bisogno di respirare aria nuova...magari ci viene qualche idea-annuisco e ci alziamo per andare insieme a Steve verso l'ingresso
-Thor! Hey Thor! Aspetta!-mi volto, a chiamarmi è stata quella grandissima stronza di Sif, Tony mi guarda
-Vi raggiungo tra poco-annuisce e raggiunge Steve poco più avanti, la ragazza mi raggiunge ed io la guardo con disprezzo
-Stai andando ad Hogsmeade?-domanda con un sorriso malizioso sul volto, annuisco e lei si fa più vicina -Che ne dici di andare insieme?-sussurra sbattendo le ciglia

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Magic
Fiksi PenggemarCome si comporterebbero i nostri eroi preferiti ad Hogwarts? Thorki