An evening like many others

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October 27th: Ancient.

Una sera come tante altre.

Nella vostra casa, dopo la vostra ultima missione, lei appena uscita dal bagno, tu ad aspettarla seduto sul letto.

La guardi, rimirando il corpo coperto dal candido asciugamano, e che tu più di una volta hai avuto il piacere di assaporare...

I lunghi capelli dorati, gli occhi profondi, la pelle di pesca -accidenti se sei fortunato, la tua Lu è perfetta- le spalle, la vita, i fianchi, le gambe snelle...

Le gambe.

Ed è lì che la rabbia ti assale...

Balzi in piedi e ti avvicini, afferrandola per le spalle e portandola con le spalle al muro. Troppo è lo sconcerto di ciò che i tuoi occhi hanno veduto. Il profondo taglio che, maledetto, osa mostrarsi sulla candida pelle della coscia.

Doveva essere facile...

E invece quel dannato bandito aveva osato prendersela con lei, ferendola più di una volta in uno scontro nel quale la tua compagna si è fatta valere.

Lo aveva sconfitto, e tu, appena liberatoti dell'altro malvivente, l'avevi raggiunta mentre dava il colpo di grazia all'avversario, tramortendolo. Aveva varie ferite, nulla di chissà quale gravità, e curate in fretta dalla Dragon Slayer del vento. La rabbia si era un po' assopita -avevi tirato anche un calcio nello stomaco al disgraziato, prima che arrivassero le guardie e mentre la biondina non guardava. Non era corretto colpire qualcuno già a terra, ma aveva osato troppo perché tu non lo punissi- ma ora quella ferita...

"Perché?" un ringhio più che una domanda, ma non stai quasi più ragionando. La prova del tuo fallimento di oggi, e quella vocina che, maligna ti ricorda quanto tu sia indegno di far fronte al tuo dovere di drago. Quanto tu sia incapace di proteggere la tua compagna...

"Era troppo profonda e Wendy era stanca. Ma non mi fa tanto male, posso aspettare a domani, e poi mi basta disinfettarla... Natsu non preoccuparti." prova a calmarti lei, notando il tuo sguardo scuro e sentendo la tua mano carezzare la pelle attorno alla ferita. La tocchi gentile, a differenza della sinistra, che ha arpionato l'altra coscia con disperazione.

Ti abbassi, spinto dall'istinto, e ti porti all'altezza della ferita. Senza pensarci, e cercando di ignorare l'attrazione di quel punto così intimo della bionda -ha iniziato a fremere nel sentirti così vicino e ti basterebbe scostare di poco la spugnosa stoffa per cedere, finendo a fare qualcosa che, sebbene ti stuzzichi, hai altro a cui pensare- e porti il viso nel punto dove si trova la pelle lacerata, iniziando a passarvi sopra la lingua.

Torna quell'antico istinto di drago, quello di cui ti hanno parlato sia tuo padre che la tua bionda maestra, e agisci come se quel gesto potesse davvero cancellare quel maledetto segno.

È incredibile quanto tu riesca ad essere dolce e delicato, e allo stesso tempo irruento come tuo solito, in quel momento in cui nessuno di voi due parla, troppo presi da un qualcosa che sembra essere solo vostro, che nessun'altro può comprendere.

Qualcosa che sembra avervi rapito la ragione...

Tu, fedele drago della bionda principessa. Essere mistico di cui sciocchi menestrelli hanno decantato la ferocia...

Lei, ragione di vita di un fortunato idiota. Essere etereo, meraviglioso più del firmamento intero...

Dopo poco si rilassa al tuo tocco, sebbene il rossore si sia impossessato del suo angelico volto. State insieme da un anno, eppure ancora si lascia andare ai rossori dei primi tempi. Quanto adori quando succede...

Ti rialzi e le porti le mani sulle cosce. Te la issi addosso, indietreggiando quanto basta per sederti sul letto, portandola a cavalcioni sulle tue gambe e infossando il viso nell'incavo del suo collo. Senti le manine candide immergersi nei rosei capelli, massaggiandoti lentamente il cuoio capelluto...

Inspiri a fondo per imprimerti ancora il profumo fruttato nelle narici. Sono questi i momenti che preferisci, oltre quelli di più intensa passione, e togliendo la rabbia che ti causa quella ferita.

Inizi a calmarti poco a poco, imprimendo sempre di più quell'essenza di pesca nel cuore, ti lasci cullare dal battito del suo cuore e dalle sue mani che ora si portano sulle spalle.

Una sera come tante altre...

[685 parole]

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Angolo autrice.

Quindi, anche qui chiedo umilmente perdono per il ritardo. Dovevo pubblicarla il 27 e invece...

Come vi ho spiegato sotto la Jerza, per vari problemi non sono riuscita a pubblicare in tempo🥺 Scusate ancora🙏

Comunque, ecco anche l'ottavo capitolo. Ne mancano solo due alla fine di questa raccolta. Perciò, dato che credo di aver detto tutto, vi do appuntamento a domani col prossimo prompt.

Grazie per aver letto.

Ciao❤️

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