Sfoghi

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Positivo.
Sono le due lineette che formano una croce ad indicarmelo
Istintivamente mi porto entrambe le mani al grembo, lasciando cadere il bastoncino sul tappeto del bagno
Ciao amore, sono la mamma
Mamma
Quante volte l'ho detto?
Tantissime, forse troppe
Sento le lacrime scendere dai miei occhi, fermandosi sulle mie labbra protese all'insù a formare un sorriso
A vedermi da fuori sembrerei una pazza per fino a me stessa
Seduta a terra a gambe incrociate, la schiena poggiata alla porta chiusa a chiave, un sorriso a trentadue denti e le lacrime che scendono copiosamente
Claudio
Il sorriso scompare immediatamente quando penso a lui
Sai amore, quelle poche volte che sono riuscita ad estrapolare due parole in croce dalle labbra di tuo padre riguardo quest'argomento, non erano cose positive quelle che diceva
"Io padre? Non ne ho mai avuto uno come esempio, come potrei esserlo?"
"Non so se sarò mai pronto ad avere un figlio Alice, voglio che tu lo sappia"
Però io me la ricordo quella volta, quando inconsapevolmente, mi aveva fatto sperare in una famiglia con lui
Eravamo stesi sul divano, lui steso sulle mie gambe, ed io che gli accarezzavo i capelli
Anche se odia dirlo, so che impazzisce quando lo faccio
Lui era arrabbiato con me, o almeno ci provava, perché stavo per mettermi di nuovo nei casini cercando di risolvere un caso di omicidio
"Ti giuro che se nostro figlio lo fai diventare impiccione come te, ti lascio"
Borbotta, e secondo me dormiva, perché mai avrebbe detto una cosa così da sveglio
Sono rimasta bloccata per qualche minuto, poi ha alzato la testa chiedendomi perché non lo stessi più accarezzando
Lì ho avuto la conferma che non ricordasse niente della bomba che aveva sganciato poco prima
E se volesse lasciarci e non sapere più niente di noi?
Impossibile, non farebbe mai una cosa del genere a me, a te e soprattutto a lui stesso
Magari scoppierà a ridere e mi prenderà in braccio baciandomi, dicendo che gli ho appena cambiato la vita
Okay Alice, stai viaggiando troppo con la fantasia, Claudio non è affatto il tipo
Mi vengono a mente le parole di Ambra, quando credevo fosse incinta di Claudio
"Non è il tipo che si lascia incastrare, lo sai"
Forse deciderà di restare con me perché si sente e obbligato e non perché lo vuole veramente, e lo costringerei a restare incatenato ad una vita che non vuole, fino ad odiare me ed il bambino
Al solo pensiero mi sale un groppo alla gola, che mando giù stringendo gli occhi, e passandoci una mano sopra
Respira Alice

Raccolgo il bastoncino con le mani tremanti e mi alzo da terra, e facendolo sono costretta a guardarmi allo specchio
Scoppio a ridere guardando la mia immagine riflessa
Gli occhi lucidi, una cipolla disordinata in testa che faccio solo quando sono a casa, le mani tremolanti che racchiudono il test, le guance arrossate e il naso colante
Per non parlare dell'outfit
Ho un paio di calzini di spugna che mi arrivano alle ginocchia, un pantaloncino, che sembra più una culotte da quanto è corto ed una felpa con delle scritte greche che mi ha regalato mio fratello tornato da uno dei suoi tanti viaggi
Sembro appena uscita da un film horror
Poggio il bastoncino sul lavabo e mi sciacquo la faccia con acqua fredda, cercando di nascondere le lacrime che da poco hanno smesso di scendere
Asciugo il viso con un'asciugamano e, una volta preso il test, esco dal bagno
Anche se sono quasi le dieci di sabato sera, Claudio è stato chiamato da Silvia per un sopralluogo di vitale importanza, parole sue, altrimenti non sarei uscita con tanta tranquillità sapendo di poterlo incrociare
Una volta in camera da letto, apro il cassetto dell'intimo, e nascondo il test fra la lingerie, in modo che non si veda anche se Claudio dovesse aprirlo per sbaglio
Lui in questo periodo non sta benissimo, ha il timore che suo fratello sia condannato per un reato che non ha commesso, anche se più volte mi ha detto di non credere più a Giacomo
Io lo so che non è così, so che gli crede e che si fida di lui, dice così solo per preparare se stesso ad una possibile sentenza negativa, che porterebbe Giacomo in carcere per omicidio

Sono ancora in piedi davanti l'armadio, quando due mani, che tanto conosco, si poggiando sui miei fianchi
Sobbalzo leggermente perché ero ancora immersa nel mio mondo di marzapane, come lo chiama lui, mentre scosta i miei capelli
"Che c'è, ti faccio così tanta paura?" sussurra, lasciandomi un leggero bacio sul collo
Maledetto
Le sue mani si vanno ad incrociare, posandosi sul mio ventre
Ho un sussulto, e probabilmente non mi chiede niente perché pensa che sia intontita per il suo bacio
Bhe, non ha tutti i torti, ma il motivo principale non è quello
Poggio le mie mani sulle sue e chiudo gli occhi, godendomi a pieno tutte le sue attenzioni
Ecco amore, lo senti? Ti presento papà
"Come è andato il sopralluogo con Silvia?" gli domando sussurrando anche io, non volendo distruggere il momento di dolcezza che raramente ha nei miei confronti
O per lo meno, non così
"Stranamente la tua amica super poliziotta non esagerava dicendo che era un caso super importante" fa salire alle sue mani sulla mia pancia, e le mie lo seguono di conseguenza, essendo ancorate alle sue "Hanno ammazzato il proprietario di un'importante casa farmaceutica, ho l'autopsia lunedì mattina"
Mi giro fra le sue braccia portandogli le mani al petto, ed incatena i suoi occhi ai miei
Come faccio a dirti una cosa così importante se tu mi guardi così?
"Tutto bene? Sei..." lascia incompleta la frase passandomi una mano sul viso, mentre l'alta rimane all'altezza della mia schiena, poi sorride "...più luminosa"
Sorrido anche io di conseguenza, abbassando lo sguardo verso il basso
Sapessi, caro Claudio, non sorrideresti così, credimi
"Niente di che, ho solo fatto una doccia mentre eri via" la butto lì, sperando non faccia altre domande al riguardo
"Sai è strano perch..." non gli dò il tempo di finire la frase che mi fiondo sulle sue labbra, attirandolo più vicino a me
Come d'istinto mi prende in braccio, ed io avvolgo le mie gambe attorno alla sua vita, mentre mi appoggia al comò restando tra le mie gambe
"Siamo intraprendenti questa sera Sacrofano?" sussurra ad un passo dalle mie labbra, per poi fiondarsi sul mio collo aprendo espertamente la zip della felpa
Me la sfila velocemente, contento di trovarmi solo in intimo al di sotto di essa
Finisce a terra anche la sua camicia insieme a tutti gli altri indumenti che indossiamo, restando entrambi in intimo
Mi prende nuovamente in braccio solo per portarmi sul letto, dove, finalmente, ci amiamo come solo noi sappiamo fare

"Guarda che l'ho capito" esordisce ad un certo punto, mentre sono con la testa appoggiata sul suo petto nudo, e le gambe intrecciate alle sue sotto le lenzuola leggere
Non sono riuscita a chiudere occhio sentendomi in colpa per non avergli detto niente la sera prima
Mi sporgo leggermente per leggere l'orario sull'orologio digitale che si trova sul suo comodino
Segna le 3:34
"Come mai sei ancora sveglio?" sussurro disegnando cerchi immaginari sul suo addome, con il mio indice destro
Mentre facevamo l'amore mi ha più volte chiesto se fosse tutto a posto, ed io ogni volta l'ho zittito con un bacio, non essendo in grado di mentirgli in un momento così nostro
"Sto pensando a Giacomo" sospira prima di alzarsi dal letto e dirigersi verso la finestra, dandomi le spalle
"Claudio" esclamo seguendolo e mettendomi proprio dietro di lui, facendo aderire il mio petto, coperto solo da una maglia over size, alla sua schiena nuda
Lo prendo per le spalle e lo faccio girare verso di me, trovando i suoi occhi lucidi che guardano altrove, come a volersi nascondere da me
D'istinto gli accarezzo il viso con entrambe le mani
"Giacomo è innocente, lo so io proprio come lo sai tu, è inutile tormentarti" mentre lo dico mi avvicino a lui, per essere faccia a faccia e parlargli con più facilità
"Sfogati Claudio, per favore, sai che non devi vergognarti di farlo avanti a me" sussurro ad un palmo dal suo naso
Mi guarda con quegli occhi azzurri come il mare, limpidi come non mai
Si dirige verso il letto e ci si siede lasciando le gambe a penzoloni
"Io credo a Giacomo, o almeno ci sto provando Alice, io ti giuro che ci sto provando" la sua voce si incrina a fine frase ed una lacrima scende sulla sua guancia ed io la lascio andare
Mi avvicino a lui a piccoli passi, lasciandogli qualche secondo per riprendersi, ma stupendomi, mi attira a se e affonda il viso all'altezza della mia pancia
Finalmente Claudio
Un sospiro esce dalla mia bocca e lo stringo forte a me, accarezzandogli i capelli dolcemente
Ci sono io con te
Anzi
Ci siamo noi con te, papà
Chiudo gli occhi sentendo la sua presa rafforzarsi e la mia maglietta bagnarsi all'altezza del mio stomaco
Lasciati andare, caccia tutto fuori amore mio, non vergognarti di farlo
Sono convinta di averlo solo pensato, ma quando si stacca da me alzandosi e poggia la sua fronte alla mia, capisco di averlo detto
"Io mi sto sfogando con te Alice, perché tu non riesci a farlo con me?" mi chiede con gli occhi arrossati
Ti darei il colpo di grazia, ecco perché non lo faccio
Sospiro rumorosamente
"Io ho paura" dico stupidamente
"Anche io ho paura Alice, ma non ti tengo più fuori dalla mia vita come una volta, perché ho imparato che sarebbe da stupidi anche solo provare a tenerti lontana da me" mi accarezza i fianchi stringendomi più a lui "per favore, dimmi cos'hai" sembra quasi una preghiera la sua, ed io non riesco più a tenermelo dentro
"Aspetto un bambino" esclamo staccandomi completamente da lui, ed abbasso lo sguardo
Ecco, ora papà se ne va

Non so quanto tempo sia passato, se secondi, minuti o ore, ma siamo ancora fermi così
Io fisso il pavimento mentre sono con le braccia poggiata al comodino dietro di me, lui mi fissa con la bocca spalancata e le guance ancora arrossate
L'unica cosa ad illuminarci è la luce della luna che proviene dalla finestra dietro le spalle di Claudio
Lui è ancora immobile e nel mentre mi accorgo che le lacrime ormai scendono sul mio volto per la seconda volta in poche ore
"Alice" esclama dopo aver visto una goccia cadere ed infrangersi sul pavimento
Si avvicina a me e prova ad alzarmi il mento con la sua mano, ma io resisto, poggiando le mie mani sul suo petto e spingendolo con tutta la forza che ho
Si sposta solo di pochi centimetri ma almeno posso tornare a respirare
Mi siedo sul letto continuando a tenere lo sguardo basso e stavolta sfugge anche un singhiozzo dalle mie labbra
"Per favore Alice, guardami" si inginocchia davanti a me costringendomi ad averlo nel mio campo visivo
Mi stai distruggendo Claudio
Non dice più niente
Mi poggia entrambe le mani sulle cosce ed io non ho neanche più la forza per respingerlo
Sento il calore provocato dalle sue mani salire e, solo quando mi alza la maglietta, capisco cosa sta per fare
Poggio le mie mani sulle sue spalle, non credendo ai miei occhi, ed un sorriso si fa spazio fra le lacrime
Si avvicina ancora di più al mio grembo e ci lascia un piccolo bacio
"Ciao amore, sono il papà"

One Shot//AA&CCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora