【16】È tutto reale

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Quanto erano mancati quei momenti a Izuku, i momenti in cui tutto sembra speciale, anche il più piccolo particolare, come il delicato petalo di fiore di ciliegio incastrato tra i biondi ciuffi del suo -di nuovo- ragazzo. Izuku si sentiva ancora di essere in un sogno. Era successo tutto troppo in fretta, Katsuki si era svegliato e poi boom! L'aveva baciato. Era bastato così poco per far in modo che tutta quella tristezza diventasse solo un brutto ricordo del passato. 

Izuku a quel pensiero sorrise. In quel momento lui e Katsuki erano incamminati mano nella mano in direzione dei dormitori, appena usciti dall'infermeria. C'era un silenzio quasi magico, come se nessuno dei due avesse bisogno di parlare per capire l'amore che provavano l'uno per l'altro. Poi però, arrivati in prossimità del dormitorio gli schiamazzi dei loro compagni di classe si iniziarono a udire sin fuori dalla porta.

Izuku sentì la presa del biondo allentarsi per poi lasciare la presa del tutto e capì subito il motivo di quell'azione. Lo stava facendo per lui.

Aveva sempre temuto le reazioni dei suoi amici alla notizia del loro rapporto, mentre Katsuki, anche se all'inizio anche lui un po'  titubante, man mano che diventavano sempre più uniti aveva imparato a fregarsene, mentre lui continuava a farsi sopraffare dalla paranoia e l'ansia come un idiota.

Improvvisamente Izuku si sentì tremendamente in colpa nei confronti di Katsuki, dal suo punto di vista probabilmente sembrava che si vergognasse di lui, ma non era assolutamente vero ed era arrivato il momento di dimostrarglielo. Inoltre se non avesse avuto quella paura insensata a bloccarlo non avrebbe dovuto affrontare tutto quel casino da solo, avrebbe avutoi suoi amici dalla sua parte, ma era stato di nuovo codardo.

Katsuki stava per varcare l'entrata ma Izuku lo fermò per il braccio e quando l'altro lo guardò confuso fece scivolare la mano sulla sua per poi sorridere a Katsuki che, capendo, ricambiò il sorriso.

Mentre camminavano Izuku non spostò neanche per un secondo lo  sguardo dalle loro mani unite, neanche quando passarono davanti alla sala comune e poté sentire gli occhi degli altri puntati addosso. 
Una volta arrivati nel corridoio, lontani dagli sguardi curiosi, guardò il viso di Katsuki, che sembrava essere molto soddisfatto.

«Visto non è stato così male»

Izuku sorrise e in imbarazzo fissò ancora una volta la sua mano tenuta stretta in quella di Katsuki.
Si perse così tanto nei suoi pensieri che quando arrivarono davanti la porta della sua camera Katsuki dovette chiamarlo più volte.

«Che hai? Sei distratto»

«Ho paura che questo non sia altro che uno dei miei incubi, dove tutto sembra andare bene, ma poi all'improvviso non ci sei più»

Katsuki sospirò alla vista di quel viso triste, aprì con uno scatto la porta e subito dopo averla chiusa  intrappolò Izuku tra di essa e il suo corpo.

Senza dare neanche il tempo a Izuku di realizzare fece scontrare le loro labbra in un lungo bacio, che li lasciò uniti fino all'ultimo respiro.
Dopodiché spostò la mano alla guancia del verde, il quale si beò di quel calore confortante.

«Visto? È tutto reale»

Passarono un paio di secondi dove Izuku ammirò ancora una volta quegli occhi rossi così speciali, poi non sapendo cos'altro dire saltò in braccio a Katsuki agganciando le gambe al suo bacino e dando vita a un altro bacio, molto meno tranquillo del precedente, pieno di lingue che danzano tra loro e piccoli morsi dispettosi sulle labbra.

Infatti non ci volle molto affinché Izuku sentisse smuoversi qualcosa là sotto che ovviamente notò anche Katsuki.

«Ti sono mancato così tanto?» disse infatti con tono allusorio e divertito.

Imbarazzato al massimo Izuku nascose il viso nell'incavo del collo di Katsuki che dopo una leggera risatina lo fece cadere a peso morto sul letto.

«C-che fai?»

«Domanda stupida»

Katsuki riprese il secondo di una serie di baci che da lì a poco sarebbero stati troppi per contarli, mentre Izuku gli circondava il collo con le braccia perso nel suo piccolo mondo, dove gli unici abitanti erano lui e Katsuki.
Quest'ultimo dopo aver spostato la sua scia di baci dalle labbra, alle guance e al collo del verde procedette togliendogli la maglia o almeno ci provò, ma venne fermato dalla voce tremolante di Izuku.

«K-kachhan, a-aspetta. Vuoi davvero farlo?»

«Vuoi fermarti qui?»

«No il fatto è che...ecco, preferisco tenere la maglietta» disse Izuku spostando le mani sui polsini della sua maglietta che tirava freneticamente verso il basso.

«Cosa? E perché?»

«M-mi... mi vergogno»

«Mi stai dicendo che va bene se rimani con il culo al vento ma se sei a petto nudo ti vergogni? Non dire sciocchezze e togli sta maglie-»

Katsuki, lottando un po' contro le lamentele di Izuku, mentre parlava riuscì nel suo intento di sfilargli la maglietta ma le parole gli morirono in gola quando vide delle leggere cicatrici sui polsi, erano quasi del tutto scomparse, ma il loro significato era inequivocabile.

«Hai sofferto così tanto e io non me ne sono manco accorto»

Con un tocco delicato, che raramente gli apparteneva, accarezzò dolcemente con i pollici entrambi i polsi di Izuku, che ormai aveva già gli occhi lucidi incapace di proferire parola.

«È stato per causa mia, vero?»

«No! No, no! Che dici, non è colpa tua! Ho deciso io di farlo e poi l'ho fatto solo una volta»

«MA L'HAI COMUNQUE FATTO!»

La stanza improvvisamente calò nel silenzio, poi dalle labbra tremolanti di Izuku uscì un'unica parola.

«Scusa» udibile quasi come un sussurro, ma che Katsuki riuscì a comprendere.

Izuku teneva gli occhi verso il basso, per questo quando si sentì avvolgere dalle confortanti braccia di Katsuki ne rimase sorpreso.

«Perchè ti stai scusando, quando l'unico che dovrebbe scusarsi sono io? Ho ignorato quel tumulto che sentivo ogni volta che ti vedevo e questo ne è stato il risultato. Non faccio che ferirti eppure sono così egoista che non voglio allontanarmi da te. Per questo dovrei essere l'unico a chiedere scusa qui»

Per tutto il tempo che quelle parole gli furono sussurrate nell'orecchio Izuku sentì il cuore battere all'impazzata. Ormai lui aveva perdonato Katsuki da tempo, per questo non volendo sentire altre parole senza senso sciolse l'abbraccio solo per crearne uno più forte, con le mani fra i soffici capelli biondi e soprattutto con le loro labbra unite in un bacio pieno di promesse.

《𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞》
È una girl_exe assonnata di notte che vi parla, spero che nonostante la lunga attesa questo capitolo un po' più lungo del solito vi sia piaciuto.

Mi scuso ancora per la lunga assenza, spero di poter tornare a pubblicare con più frequenza anche se credo che la storia ormai sia agli sgoccioli. Dopotutto Izuku e Kastuki di sono riuniti e aggiungere problemi su problemi solo per allungare la storia non avrebbe molto senso ai fini della trama.
Detto ciò vi saluto e vado a dormire,

Ciao ciaoʕ•ᴥ•ʔ

Era finto amore? - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora