【15】Finalmente

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Più il tempo passava più Izuku stringeva i pugni per non dare fuori di matto. Da quando erano arrivati in infermeria e si erano beccati una bella strigliata da recovery girl era passata ormai quasi un'ora, ma Katsuki non accennava a volersi svegliare.

«Ragazzi voi andate, avrete le vostre cose da fare. Resto io con lui»

«Sei sicuro? Non credo ch-»

«Si, forse è meglio»
Disse Todoroki interrompendo e contraddicendo Keiji, che si accigliò lievemente, però seguendolo lo stesso non avendo in coraggio di ribattere.

Izuku ringraziò mentalmente Todoroki e una volta che la porta si chiuse con i due dall'altra parte, tornò a guardare Katsuki.
Quel giorno non ci aveva messo così tanto tempo a riprendere i sensi e questa cosa faceva vivere a Izuku nella propria mente i peggiori scenari immaginabili.

Ora che era solo si decise a prendere la mano di Katsuki tra la sua, con il pollice che accarezzava dolcemente il dorso.

«Se ne sono andati finalmente quei due idioti?»

Izuku nonostante non avesse spostato neanche un secondo gli occhi da Katsuki e avesse visto le sue labbra muoversi credette di essersi immaginato quelle parole.
Poi però il biondo aprì gli occhi, eliminando così ogni dubbio. Le parole appena pronunciate si  dissolsero nell'aria lasciate senza risposta.
Izuku si sentiva disorientato, non si aspettava quelle parole uscire per prime dalla bocca di Katsuki quando si sarebbe svegliato.
È vero che lui non sarebbe mai stato emotivo quanto Izuku, ma nemmeno un abbraccio? Un sorriso, un
cenno...niente? Cos'era tutta quella tranquillità, forse non aveva ricordato?

Izuku dentro di sé invece sentì il forte impulso di saltargli tra le braccia, infatti mosse impercettibilmente la gamba, ma riuscì a trattenersi in tempo, ripetere lo stesso errore due volte sarebbe stato abbastanza patetico. L'unica cosa che non riuscì a trattenere fu una lacrima solitaria che gli rigò il viso fino a finire sotto il mento, non riusciva a tenere a bada quella paura infondata, senza senso, ma che non riusciva a ignorare. La paura di essere arrivato al punto di partenza.

«Perchè piangi?»

«M-mi hai fatto preoccupare, non ti svegliavi più!»
In fondo anche  quella era la verità, si era preoccupato molto, aveva avuto paura che per il suo egoismo di voler essere di nuovo amato Katsuki ne avesse subito le conseguenze.

«Ero sveglio da mezz'ora in realtà»

«In che senso?»

«L'unica persona che volevo vedere quando avrei aperto gli occhi eri solo  tu, non volevo perdere tempo»

«Perdere tempo?»

Izuku si sentiva sempre più confuso, sapeva solo che le prime parole di Katsuki gli fecero battere il cuore all'impazzata.

«Si, volevo fossimo soli mentre...»

Lasciando la frase in sospeso Katsuki si mise seduto, poi velocemente si avvicinò sempre di più a Izuku fino ad arrivare di fronte a lui. Lo guardò negli occhi e gli poggiò la mano sulla guancia, finalmente, sorridendo.
Izuku a quel tocco chiuse gli occhi e si lasciò scappare un sospiro, accorgendosi solo in quel momento di aver trattenuto il fiato per tutta la durata degli spostamenti del biondo.

Dopodiché Katsuki senza aggiungere altro fece quello che per Izuku era come l'ingresso al paradiso.
Le labbra di entrambi entrarono in contatto e subito dopo anche le loro lingue, troppo impazienti di rincontrarsi dopo tanto tempo.

Izuku portò entrambe le braccia attorno al collo di Katsuki, invece la mano di quest'ultimo rimaneva sulla sua guancia mentre l'altra scivolando sulla schiena del verde si andò a fermare sul fianco per avvicinare ancora di più il corpo di Izuku al suo.

Entrambi sembravano non volersi più separare, ma la mancanza di ossigeno  li fece separare controvoglia, però rimanendo comunque vicini, fronte contro fronte.

«Mi dispiace averti fatto aspettare così tanto»

Era finto amore? - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora