Black Cats and a pinch of Magic.

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Nella tranquillità del suo negozio, fra pozioni, talismani e fiale dall'odore discutibile, Keith passava i suoi pomeriggi tra la lettura dei tarocchi ed il soddisfare i suoi nuovi clienti.

Era abbastanza rinomato, nella piccola città. Tutti almeno una volta nella vita erano passati per il suo negozio, per qual si voglia intruglio o per dare un'occhiata al proprio futuro.

Keith era bravo in quello che faceva, ed aveva una pozione per qualsiasi esigenza. Tutti lo adoravano perchè sapevano che, se avessero avuto un problema di qualche tipo, Keith era la strega giusta alla quale rivolgersi.

Problemi nel confessarti alla tua cotta? La fiala di coraggio liquido ti avrebbe dato una bella spintarella.
Una giornata particolarmente sfortunata? Una pozione fortunella ed un talismano contro il malocchio erano sempre a tua disposizione.

Era una vita tranquilla, la sua.
Clienti che andavano, clienti che venivano. Nessuno che gli desse particolari rogne.

Questo, almeno, prima che il fastidioso umano dagli occhi azzurri non si trasferisse nella casa accanto la sua.

Era alto forse qualche centimetro in più di Keith, la pelle abbronzata di chi vede il sole tutto l'anno ed il sorriso di chi sa vivere la vita con leggerezza, senza prenderla troppo sul serio.

Aveva il mare negli occhi, e granelli di sabbia gli cospargevano il viso.

E come il mare calmo che preannuncia la tempesta, l'arrivo del giovane avrebbe portato caos nella vita tranquilla della strega.

Veniva da lontano, in un posto chiamato Cuba, dove il clima era caldo e le persone sempre allegre. Keith si chiese cosa ci facesse in quella landa desolata, fatta di freddo perenne e monotonia, un ragazzo dal cuore caldo come la sua terra natia.

Nel momento in cui le loro strade si incrociarono, comunque, la vita di Keith non fu più la stessa.

E per "strade incrociate" intendeva alla lettera. Erano vicini di casa e, per andare a lavoro, erano costretti a percorrere la stessa via ogni giorno.

Fu così che il ragazzo lo approcciò.

Un sorriso, una stretta di mano e tante, troppe chiacchiere di prima mattina. Un quantitativo che di norma Keith gestiva in una settimana di normale lavoro
(I suoi clienti, daltronde, non erano mai troppo loquaci. Si limitavano a chiedergli ciò per cui erano venuti e, così come erano arrivati, andavano via).

E così scoprì come il giovane, per tutta la vita, fosse rimasto affascinato dalle storie di quella cittadina in cui la magia era dietro l'angolo.

Streghe, fattucchiere, alchimisti e cartomanti erano rari nelle grandi città, dove la magia era debole e veniva sostituita dalla modernità. Ed il cubano aveva sempre sognato di vivere in un posto in cui la magia fosse reale, tangibile, e non solo una leggenda che si narrava ai bambini.

La fine di Keith, tuttavvia, venne decretata nel momento in cui lo straniero si presentò per la prima volta al suo negozio, scoprendo la natura di strega del corvino.

Era un venerdì pomeriggio e l'orario di chiusura che avrebbe fatto scattare il tanto agoniato fine settimana era alle porte quando il campanello all'entrata suonò, segno che un nuovo cliente stesse varcando la soglia d'ingresso del posto.

"Em, salve?" Si fece avanti una voce. Una voce che Keith aveva sentito di prima mattina fin troppe volte volte nell'ultimo periodo.

Con un respiro profondo e tanta, tanta buona volontà, invitò il ragazzo a farsi avanti.

Quello avanzò, spaesato, guardando con occhi di meraviglia le mensole piene di ampolle colme fino all'orlo di liquidi colorati.

"Buonasera, mi hanno detto che questo è il negozio di pozioni della citta. Mi chidevo se- Keith?"

Black Cats and a pinch of Magic -KlanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora