Capitolo 12

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-vestiti- Aurelius nemmeno salutò Michael quando entrò nella camera del ragazzo la sera dopo. Michael alzò gli occhi dal libro e lo guardò con sguardo interrogativo. -andiamo al Blood così la tua amica vede che sei ancora sano e salvo- gli spiegò il moro baciandolo.

-perché proprio al Blood?- chiese il biondo che comunque, dopo aver staccato le sue labbra da quelle dell'altro, si alzò andando verso l'armadio per prendere un paio di jeans e una felpa abbastanza pesante visto che la temperatura si era abbassata notevolmente e lui, diversamente dal suo "ragazzo" lo avvertiva eccome.

Aurelius osservò attentamente il biondo che si cambiava davanti a lui prima di rispondergli:

-perché il Blood è di noi vampiri-

-davvero?- chiese incredulo il biondo prendendo dall'armadio anche una giacca, non voleva ammalarsi altrimenti non sarebbe riuscito a studiare.

-certo, è il nostro rifornimento sicuro di sangue. In questo modo non rischiamo di farci scoprire se qualcuno muore. Di solito si da la colpa a quello che circola nel locale- gli spiegò il moro passandosi una mano tra i capelli.

-siete ben organizzati- sussurrò Michael mentre Aurelius gli metteva un braccio intorno alla vita. Voleva spostarsi usando la sua velocità aumentata e il ragazzo doveva portarlo con se.

-dobbiamo se non vogliamo farci trovare dai cacciatori di vampiri-

-quindi sapete della loro esistenza...- sussurrò il biondo.

-ovviamente. Sono molto pericolosi, soprattutto se la gente inizia a credergli. Ci ritroveremmo improvvisamente ricercati per tutto il pianeta e non è una bella cosa- gli disse Aurelius che non voleva minimamente ripensare a quel periodo brutto che aveva passato.

-quanti anni hai?- chiese preoccupato Michael, non ci aveva minimamente pensato che quel ragazzo potesse avere molti più anni di quanti ne dimostrava.

Aurelius si mise a ridere scuotendo la testa e baciando il ragazzo con passione.

Quando si staccò dalle labbra del biondo non gli rispose, ma aprì la finestra per poi trascinarlo velocemente nel vicolo vicino l'entrata del Blood.

-non farlo mai più- disse Michael con il fiato corto. Gli stava venendo da rimettere, soprattutto perché non si era minimamente reso conto di quello che voleva fare il vampiro.

Aurelius rise nuovamente per poi incamminarsi verso l'entrata del locale dove c'era la solita fila chilometrica, ovviamente tenendo sempre la mano sulla vita del biondo.

Michael pensò che sarebbero stati costretti a fare la fila, invece appena il buttafuori vide Aurelius li fece saltare tranquillamente la fila e facendoli entrare nel locale.

Locale che era proprio come Michael se lo ricordava: affollato e rumoroso. Non ci sarebbe mai ritornato se solo non fosse stata l'unica possibilità di rivedere Melody. E poi era stato palesemente costretto da Aurelius.

-veni- gli sussurrò all'orecchio Aurelius trascinandoselo per tutta la pista da ballo per arrivare al bancone dove il barista appena vide il moro gli porse un bicchiere con dentro del liquido rosso che Michael ipotizzò fosse sangue. Aurelius lanciò un leggero sorriso al barista prima di prendere il bicchiere e berne un sorso.

-vuoi qualcosa?- gli chiese poi.

-no- rispose subito Michael. Non aveva voglia di ubriacarsi.

Aurelius annuì per poi fare un giro della sala con i suoi occhi rossi. Michael rimase a guardarlo chiedendosi se in quelle settimane che erano stati separati avesse fatto qualcosa con qualche altro ragazzo. Infondo poteva utilizzare la malia e poi era anche un bellissimo ragazzo.

-vedo la tua testa emettere fumo. A cosa stai pensando?- chiese Aurelius avvicinandosi al ragazzo per farsi sentire. Lui aveva l'udito potenziato, ma il biondo no.

-al fatto che non mi hai ancora risposto- rispose prontamente il biondo.

-perché lo vuoi sapere?-

-sono solo curioso-

-345- rispose allora il ragazzo stringendo un attimo gli occhi per ricordarsi precisamente la sua età.

-cazzo!- Michael sgranò gli occhi non immaginandosi minimamente quell'età. Credeva un po' di meno sinceramente.

-sono troppo vecchio per te? eppure sembro avere la tua stessa età- si vantò il moro.

-non è quello solo che...-

-Mich!- Michael non finì la frase e si girò nella direzione dalla quale aveva sentito la voce di Melody. La rossa infatti stava correndo verso di lui con un sorriso stampato in volto. Sembrava davvero felice di vederlo li, e molto probabilmente era felice del fatto che li fosse ancora vivo. Sinceramente parlando lo era anche lui. Si, Aurelius gli aveva detto che non l'avrebbe ucciso, ma non gli ci sarebbe voluto davvero niente a cambiare idea e quindi decidere che per lui era arrivata l'ora di morire. Davvero niente.

Aveva davvero paura anche del fatto che il moro potesse non riuscire a controllarsi, 345 anni erano molti ma potevano anche essere pochi per i vampiri.

La paura assillava sempre Michael quando sentiva i canini di Aurelius entrargli nel collo o in qualunque altra parte del corpo che il vampiro decideva di mordere. Ovviamente dopo pochi secondi la paura veniva velocemente sostituita dal piacere, ma Michael ogni volta che riusciva a riaprire gli occhi dopo ne era davvero felice. Felice di non essere morto.

-che bello sei vivo!- la ragazza lo abbracciò di slancio e Michael sarebbe caduto all'indietro per la molta forza che ci aveva messo la ragazza se solo non fosse stato appoggiato al bancone.

-certo che sono vivo- le disse lui staccandosela di dosso. Aveva uno strano odore e il biondo temeva fosse il sangue che la ragazza aveva appena bevuto.

-mio fratello non ha la minima intenzione di ucciderlo- Michael alzò lo sguardo a quelle parole e fissò i suoi occhi in quelli rossi della ragazza che la sera di Halloween gli aveva chiesto se voleva da bere. Era stata per colpa sua se poi aveva fissato Aurelius per tutto il tempo. Mai avrebbe immaginato che anche lei fosse un vampiro e soprattutto mai gli era passato per la mente che potesse essere la sorella del vampiro che in quel momento aveva al proprio fianco.

Sangue "divino"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora