Mi sedetti al tavolo in legno,mia madre era seduta lì che sorseggiava la sua acqua. Quello stronzo del mio fratellastro non era sceso a partecipare alla cena. Mamma ci servì la cena,odorava di qualcosa di buono,mi accorsi che il mio bicchiere era vuoto, mi alzai dal mio posto e andai in cucina e non appena tornai vidi che il posto che poco prima alla mia destra era vuoto adesso era stato preso da Harry.
Certo che avrebbe scelto il posto accanto a me.
Presi posto,Harry era vicino a me abbastanza che potetti sentire l'odore di sigarette che amanava e improvvisamente persi l'appetito. Mamma ovviamente,che era soddisfatta dalla presenza di Harry si perse in una conversazione con lui.
"Che intenzione hai per la tua carriera?" Mamma chiese curiosa.
"Non sono sicuro" Harry rispose "Penso che mi iscriverò all'università"
"Dovrai passare sul mio corpo" Bruce sputò, mia madre lo guardò.
"Dove prenderai i soldi?" Harry strinse le labbra in una linea sottile infastidito dalla protesta di suo padre.
"Beh,non c'è da preoccuparsi al momento,Bruce" mia madre difese Harry. Bruce semplicemente roteò gli occhi.
"Comunque" Harry continuò dando un occhiata a Bruce.
"Voglio trovare un lavoro. So che in Inghilterra ci sono offerte molto allettanti, e sarei un pazzo a rifiutare"
"Allora perché non vai li?" dissi subito più dura del previsto.
Gli occhi di Harry sfrecciarono verso di me, mi diede uno sguardo infastidito.
"Perchè sono bloccato qui" scattò amaramente.
Quando terminammo di mangiare,Bruce e la mamma sparecchiarono la tavola,lasciando me e Harry seduti da soli.
"Cambiamente improvviso stasera,Harry?" dissi tranquillamente.
"C'era un odore troppo buono per resistere" sorrise.
"Volevo dire con mia madre,con lei era un cazzone"
Harry alzò le sopracciglia e si alzò dal suo posto in un istante.
"Fanculo Alice,tu non mi conosci" ringhiò. Avevo trovato il suo punto debole?
"Non sono la persona peggiore del mondo"
"Certo ti senti per come sei" lo sfidai. Mi alzai e mentre camminavo verso le scale lo spnsi con la spalla,mi sentì i suoi occhi addosso e in un movimento veloce mi spinse contro il muro,era troppo vicino che dovetti trattenere il fiato per la puzza di sigarette, la sua voce era così aggressiva e bassa e a malapena potevo sentirlo.
"Devo solo aspettare,Alice" poi si allontanò, un lampo di eccitazione mi corse dentro.
Era ad un paio di centimetri da me. Avrei dovuto avere paura di lui,ma quello che sentivo era ben lontano dalla paura.