Periodo no

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Era il 9 Ottobre, i casi di Corona Virus aumentavano, anche nella mia università. 

Quel giorno stavo seguendo le lezioni da casa e non in presenza perchè dovevo fare il tampone per poi partire e raggiungere Giulio. 

Mi ero svegliata presto per non trovare troppa fila nella clinica, non volevo alzarmi dal letto ma il pensiero di vedere Giulio mi avrebbe spinta a fare qualsiasi cosa. 

Il pavimento era gelido e un brivido mi corre lungo la schiena, non capivo come fosse possibile essere passati direttamente al freddo e gelo senza un passaggio intermedio, insomma faceva cosi caldo fino a qualche giorno fa... 

Presi un maglione bianco a collo alto e dei leggins, mi lavai il viso velocemente e scrissi un messaggio a Giulio "Buongiorno amore mio, sto andando a fare il tampone ci sentiamo dopo".

"Buongiorno amore mio" dissa mia madre dalla sua camera da letto "Pranzi a casa oggi?"

"Buongiorno mamma, si pranzo a casa ma velocemente perchè ho il treno presto, ora vado a fare il tampone"

"Va bene amore a dopo"

Arrivata all'ascensore mi rendo conto di non avere la mascherina con me, quindi torno indietro a casa e la prendo, come faccio a scordarmela in continuazione? Ormai dovrebbe far parte di me. 

Esco dal palazzo e comincio a camminare, con la musica nelle orecchie, e a pensare. Mi ero creata un nuovo gruppo di amici all'università, ma mi sentivo un pò fuori posto, abitano tutti nella zona dell'università e io sono l'unica un pò più lontana visto che vivo in centro. 

In quel momento esatto mi scrive Nicole, una delle mie compagne di corso, forse quella con cui ho legato di più. 

«Hai fatto il tampone?» 

«Sto andando, penso di tornare a casa in tempo per la lezione di storia, te vai in presenza?»

«Si mi mancherai a lezione» 

«Anche tu». Era vero, lezione con lei era meno pesante e anche studiare perchè ragioniamo bene insieme e riusciamo anche a non annoiarci. 

Arrivata alla clinica entrai e chiesi di avere il risultato immediato. Avevo già fatto due volte il tampone ma sapevo mi avrebbe dato fastidio e quindi ero lo stesso spaventata anche se cercavo di non farlo notare alla dottoressa. 

"Piega la testa e apri la bocca" dice la dottoressa che non riesco nemmeno a vedere per quanto è coperta tra mascherina, guanti e tuta. 

Il tampone in gola è meno fastidioso ma quello nel naso mi sembra che mi entri in testa, è una sensazione fastidiossissima e indescribilie. 

Arrivo a casa e inizio le lezioni, non riuscivo a concentrarmi, stavo pensando a come vestirmi per vedere Giulio, dopo due anni di relazione ancora sento le farfalle nello stomaco quando devo vederlo, come se fosse la prima volta. 


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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05, 2020 ⏰

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Perderti era la mia più grande pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora