Capitolo 1

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Capitolo 1.




"Guarda"

"Cosa?"

Tom leccò il dorso di un orsetto gommoso bianco – l'orsetto gommoso dal gusto peggiore, secondo lui – e lo lanciò addosso ad un Georg pacificamente addormentato. Il ragazzo stava dormendo e russava con la bocca aperta e l'orsetto si appiccicò alla sua guancia e incredibilmente non cadde. Bill e Tom, seduti l'uno accanto all'altro sul loro aereo privato, scoppiarono a ridere e Bill fu costretto a coprirsi la bocca con la mano per non fare troppo rumore e rischiare di svegliare l'amico.

"Tocca a me" disse Bill e prese un orsetto gommoso dal pacchetto di caramelle che reggeva Tom, leccò anche lui il dorso e lo lanciò addosso a Georg. Purtroppo il ragazzo nel sonno si girò verso destra e l'orsetto gli andò a finire giusto in gola, Georg aprì gli occhi e si portò le mani al collo. Stava per strozzarsi, ma fortunatamente riuscì a sputare a terra l'orsetto verde.

"Bill! Tom!" urlò e guardò i gemelli alla sua destra, erano intenti a leggere una rivista che reggeva Bill e sembravano molto interessati a ciò che stavano leggendo. "Non ci provate proprio! So che non state leggendo quella rivista, è al contrario!" urlò e i gemelli scoppiarono a ridere e risero così forte che coinvolsero anche Gustav, seduto alla sinistra di Georg. "Dio, a volte mi sembra di avere a che fare con due bambini! Due bambini molto stupidi!"

"Suvvia, Georg, non prendertela tanto! Era solo uno scherzo" gli disse Tom con un sorriso sulle labbra mentre il fratello alla sua sinistra non riusciva a respirare tanto stava ridendo. Tom gli porse il pacchetto di caramelle gommose e gli sorrise. "Tieni, puoi fare lo stesso con noi" Georg guardò il pacchetto tra le mani di Tom indeciso se prenderlo o no, ma alla fine lo prese e iniziò a lanciare orsetti gommosi a raffica sui gemelli.

"Assaggiate la mia vendetta, bastardi!" esclamò.

I Tokio Hotel avevano appena rilasciato l'album Humanoid che aveva avuto un successo mondiale e ora erano in tour esibendosi nelle principali capitali europee e alcune dell'America Meridionale. Le loro giornate – passate principalmente in aereo, nel tourbus o in hotel – erano scandite da scherzi cattivi, battute volgari e giochi da bambini, tutti e tre escogitati principalmente dai gemelli Kaulitz.

Il rapporto tra Bill e Tom, neanche ventenni, non era mai stato così affiato: l'artefice di tutto era per la maggior parte delle volte Tom che trovava in Bill il complice perfetto.

Bill, dal canto suo, amava partecipare agli scherzi di Tom semplicemente perchè amava sentirsi suo complice. Era come se ogni volta due pezzi divisi si unissero e ne formassero uno e il moro adorava tutto ciò, adorava il rapporto che c'era tra lui e il suo gemello. Bill a volte si chiedeva come facessero loro due ad andare così d'accordo quando erano letteralmente gli opposti: Tom era quel tipo di ragazzo che viveva alla giornata e non si lasciava sfuggire nessuna occasione, Bill era più saggio e riflessivo su tutto ciò che faceva, tanto che molte volte si era chiesto se Tom lo trovasse noioso per questo, ma il fratello non aveva mai criticato quest'aspetto della sua personalità. Tom cambiava continuamente partner perchè era un ragazzo da una notte e via, Bill era un inguaribile romantico alla ricerca del vero amore, tanto da sembrare un clichè. Tom sapeva fare tutto, Bill non sapeva fare niente. Tom era simpatico e divertente ed era bello stare in sua compagnia, Bill si considerava tremendamente noioso. Eppure, quando stavano insieme, formavano una coppia così ben assortita che addirittura i gemelli si stupivano di questo. Bill sorrise, sospirò e si arpionò al braccio del gemello, pronto a dormire per l'intera durata del viaggio. Tom, distrattamente, poggiò la mano nell'interno coscia di Bill perchè in qualche modo, per qualche strano motivo, tutt'e due avevano bisogno di toccarsi, di sapere che ci sarebbero sempre stati l'uno per l'altro.

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