Just an adventure

L'inizio...

" Sono Eliana, ho 17 anni e spesso non vengo capita,

 sono una ragazza introversa ma se stai un poco con me  ti rendi che non lo sono poi tanto.     

Spesso vengo scambiata per una che se la tira, ma giuro non è così, non so perchè in tanti credano questa cosa, forse perchè sono abbastanza diretta, non so . 

A scuola ... teoricamente  andrei anche bene, ho un problema con un professore... diciamo che ci stiamo vicendevolmente antipatici.                                                                    

 Ho una passione per il mondo orientale, Giapponese in particolare...infatti riesco anche a parlarlo, capisco anche un po' di coreano ma neanche troppo. 

  Il rapporto con i miei affronta alti e bassi. Io e mio papà siamo molto, troppo simili e quando ci scontriamo si salvi chi può. Mamma è un'insegnante ed è stressante, è come vivere 24/7 a scuola, infatti ogni tanto io la insulto in tedesco e lei in spagnolo...e papà ci guarda come se fossimo due pazze, e forse un po' lo siamo. 

Al Collegio spero di riuscire ad aprirmi con gli altri e di non essere fraintesa...vedremo"

Quanto era stato imbarazzante registrare quella cosa, non sono proprio il tipo da stare a parlare davanti una videocamera... mi sento un pochino un'idiota, quindi stima per chi riesce

Essere arrivata qui, è stato strano... no ok, sono arrivata troppo in anticipo e mio padre sta sogghignando sapendo di avere avuto ragione a dire che era presto.

Dopo un poco sono arrivate delle ragazze e abbiamo iniziato a parlare, e a scambiarci i rispettivi nomi su Instagram. Tra le ragazze mi hanno fatto un'immediata simpatia  Moska e Linda, mentre sia Mishel che Luna non m'ispirano proprio, ma non partiamo prevenute.

Dopo avere aspettato, boh, quello che a noi sono sembrate ore, alla disperata ricerca dei ragazzi ci siamo arrese all'idea di un collegio al femminile

"Boh probabilmente gli siamo sembrate delle galline urlanti e vogliono sopravvivere alle nostre urla" dissi ridacchiando alla telecamera, con mio papà che scuoteva la testa.

Che inferno

Appena arrivate con i nostri genitori ci hanno accompagnate in quello che non ho capito se è l'atrio esterno o il cortile interno. Qui siamo state riprese dalla sorvegliante perchè stavamo scherzando sull'impassibilità dei professori

Arrivato il preside, dopo averci illuse non ci fosse alcun test d'ingresso, ci ha comunicato che ci sarebbe stato più di un test, il tutto con quel suo tono altezzoso

Odioso, fottutamente odioso

Dopo che Giulia Scarano si è offerta per prendere la camera singola siamo salite in camerata

"No, raga... che schifo sono ste cose?"  dissi riferendomi alle pseudo-divise " l'unica cosa bella è il colore"

"No, manco quello" mi rispose Giulia Scarano

dopo una serie di lamentele abbiamo iniziato  nascondere le cose

"Cioè raga, guardate opera d'arte"

"No, vabbè sei un genio Li" 

riempimmo Linda di complimenti per quella genialata di tenda- merendine

Finalmente arrivò anche il mio turno di consegnare gli oggetti proibiti

"Allora signorina cosa mi ha portato?" 

La sorvegliante mi inquieta, ha una faccia serissima e incazzosa e poi ti chiede le cose con quella voce squillante, ma calma

"Il cellulare, i trucchi, braccialetti vari, profumo, cioccolato, caramelle e biscotti"