POV STRECATTO
Domani avrei cominciato la nuova scuola ero molto spaventato solo al pensiero di stare a scuola tutti i giorni della settimana tranne la domenica, che era il giorno di riposo.
Avete capito bene, dovevamo stare a "scuola" a dormire, come una specie di collegio dove c'erano anche i dormitori e ogni stanza aveva circa due persone all'interno.
Ora ero davanti al computer con la schermata del sito della scuola superiore aperto, quest'anno avrei dovuto frequentare il quarto anno, solo che avevo cambiato scuola perchè in quella precedente ero diventato lo zimbello di tutti perchè l'intero istituto aveva scoperto che ero gay.
Alla fine si erano tutti rivelati omofobi o quasi, facevano battutine e alcuni fuori dalla scuola mi facevano anche del dolore oltre che psicologico anche fisico.
Non ero mai stato accettato pienamente dai miei compagni, ma fortunatamente la mia famiglia mi aveva sempre dato l'affetto e l'autostima che non mi veniva offerta dai miei coetanei.
Mancavano circa due minuti all'uscita della tabella delle camerate, avevo abbastanza ansia perchè sapevo per certo che sarei capitato con un maschio e speravo non fosse così figo da innamorarmene, da quando sapevo di essere attratto sessualmente dal mio stesso genere avevo la fobia di rimanere solo con un maschio perchè avrei voluto almeno provare a baciare un ragazzo ma allo stesso tempo mi facevo schifo da solo al solo pensiero di farlo.
Ecco che ricaricando la pagina era uscita la tabella con il numero della camera in cui avrei dovuto dormire per il prossimo anno scolastico e il nome del mio nuovo compagno.
Vagai con l'occhio e con la rotella del mouse scendevo la griglia finchè non lessi un -Stre- e mi fermai leggendo tutta la riga.Ero capitato con un certo Cico Tobbi, un nome molto originale e un cognome poco comune, magari è straniero pensai.
Ero molto teso, quindi dopo aver letto dove fosse la mia stanza stampai il foglio, un pdf della struttura della scuola e con l'evidenziatore formai una specie di percorso che avrei dovuto seguire il giorno dopo.
Mi misi a dormire tra i mille pensieri e paure che integravano il primo giorno in una nuova scuola, poi però a un orario abbastanza insolito per me, Morfeo mi porto con se nel suo magnifico mondo.La mattina la mia sveglia suonò alle sei precise, quindi mi alzai e mi vestii con una felpa del mio colore preferito che riprendeva il colore dei miei capelli violacei e dei jeans neri basic che rendevano l'abbigliamento più adatto alla vita scolastica, poi presi la valigia che avevo accuratamente preparato i giorni precedenti con cura e andai in cucina per fare colazione.
Spostando la valigia per il corridoio mi resi conto che avevo veramente molti oggetti in essa e io con la mia poca forza e il mio esile fisico quasi non riuscivo a trascinarla da una stanza all'altra.
In cucina c'erano i miei genitori ancora un po' assonnati intenti a mangiare una torta alle mele preparata da me il giorno prima per alleviare l'ansia per la scuola.
Mangiai e li salutai, mi stavo quasi commuovendo perchè non li avrei più rivisti se non la domenica stessa, loro erano parte integrante della mia vita visto che non avevo amici ed ero figlio unico loro utilizzavano tutto il tempo libero per dedicarsi a me.
Dopo uscii di casa e presi il treno, che sfortunatamente arrivò in ritardo, (trenItalia be like: ), poi salendo sul mezzo pubblico comiciai a pensare alla scuola, -avevo tutto l'occorrente?- pensai, così feci un elenco mentale:
- valigia;
- telefono, portafoglio e basta.Avevo tutto, perchè la cartella era inutile visto che tutto il materiale era già stato pagato dai miei genitori e mi sarebbe stato consegnato all'arrivo alle superiori, come a tutti gli studenti del resto.
Quando scesi dal treno e mi avviai verso la scuola un ondata di brutti pensieri invasero la mia testa <i tuoi capelli potrebbero farti andare in presidenza> <la gente capendo che sei gay potrebbe scherzarti o picchiarti> <non ti troverai amici tutti rideranno di te> ogni pensiero scomparì con il suono della campanella in lontananza che mi fece schizzare velocemente verso la scuola portandomi a presso la mia pesante valigia viola.ᗩᑎᘜOᒪIᑎO ᒪOÖᗰᗴ
𝗦𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝘃𝗶 𝗽𝗶𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮.
-Loöme