VICOLO CIECO

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In una stanza buia

si apre un vicolo cieco,

un vortice rapisce i miei pensieri.

Scorre sotto occhi sbarrati

un passato interminabile,

ancora tu

il tuo viso

i tuoi occhi.

Un'immagine soffocante

di tempesta tra le mani

che raccolgono gli ultimi fremiti

di questa paura così abissale

da lacerare ancora una volta la speranza.

Come strada di malinconia

torni nei ricordi

di ogni goccia di questa solitudine.

Note amare del vento che non cambia rotta,

fermo nell'anima come ciclone d'affanno.

Non trovo via d'uscita

in questo infinito viaggio

nel nostro passato, 

ove t'amavo

e m'amavi

e m'amavi,

come quando la neve si scioglie al gelo.

OLTRE L' INFINITODove le storie prendono vita. Scoprilo ora