QUALCUN ALTRO

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Qualcun altro,

giaceva forse un altro

nella melma della notte,

fra strazianti grida

e insolenti ipocrisie,

IO

in un piccolo spazio

nel nulla disperso,

invocavo aiuto

sommersa di spine.

Negli occhi 

l'amarezza della vita

trascorsa senza luce,

fra le tenebre del sole

e le scostanti stelle,

girovagando fra i deserti

aridi del cielo.

Ora al termine,

non grida

ma eterni silenzi

nelle espressioni purpuree

inerti al divenire

dove mancherà una voce.

OLTRE L' INFINITODove le storie prendono vita. Scoprilo ora