Il richiamo delle tenebre _Drarry_

capitolo unico

Un'altra delle mie oneshot Drarry. Spero vi piaccia. Segnate eventuali errori grammaticali se ne trovate.
Buona lettura

Draco's pov

Sto correndo.

Sto correndo di nuovo.
Non so dove sto andando, ma devo correre. Non posso fermarmi. Io la sento.
Mi sta seguendo. È sempre più vicina. Se mi fermo, so che mi raggiungerà e mi prenderà. Devo continuare a correre.
Non so come io sia finito qui. So solo che mi sono risvegliato a terra, mi fanno male le orecchie ed è come se i miei ultimi ricordi fossero stati... cancellati...

Non so che ore sono. Non so dove mi trovo. So solo che è tutto buio e ci sono un sacco di alberi.
Fa molto freddo. Sto letteralmente congelando e indosso solo una maglia leggera.
Non ho le scarpe e nemmeno le calze e mi fanno male i piedi.

Non so per quanto io stia correndo. Ma non posso fermarmi. È sempre, sempre più vicina.
Le strade... sembrano tutte uguali. Non c'è una via di fuga. Non c'è niente. Solo una lieve luce che illumina il sentiero di rosso. Un rosso acceso.

Credo di essere già passato per di qua, ma non posso dirlo con certezza. Ci sono solo alberi e ancora alberi. Nient'altro. Ogni tanto devo spostare i rami dalla faccia durante la mia corsa.
I piedi mi fanno sempre più male. Il sentiero è fatto di pietre e ghiaia che si infilzano sulla pianta del mio piede procurandomi un immenso dolore. Ma non posso fermarmi. Devo continuare a seguire il sentiero o mi perderò e poi sarò suo.

Silenzio. È tutto silenzioso. Niente versi di animali, niente suono del vento, niente canto di uccelli o di gufi. Niente di niente.
Solo il rumore dei miei passi sulla ghiaia, mentre corro senza una meta precisa. Il freddo gelido aumenta. Rimpiango di non essermi messo adosso qualcosa di più caldo.

Non riesco a capire.
Mi sono semplicemente ritrovato qui, in mezzo al nulla, tra milioni di alberi, a correre, cercando di sfuggire a quella "cosa".

Non so bene che forma abbia. Non l'ho guardata bene in faccia. So solo che non posso fidarmi di Lei. Non devo fidarmi di Lei. Devo solo continuare a correre.

Continuo a correre, ma qui non c'è nessuna uscita. Solo alberi e altri alberi e il buio assoluto.
Continuo a seguire il sentiero rosso. Ma più lo seguo, più mi addentro in questo "bosco" e so che non uscirò mai da qui. Non vedo una luce che mi indichi la via di fuga. Non c'è nulla. Potrei salire su un albero per vedere meglio, ma non ci riuscirei mai in tempo e Lei mi raggiungerebbe.
Posso solo continuare a correre e sperare che questo "bosco" abbia una fine. Ma non sembra così.

Inciampo.

Cado sulla ghiaia e nel tentativo di salvarmi il viso, mi provoco un taglio alla mano destra sulle pietre.
Cerco di rimettermi in piedi e provo a correre ma quella "cosa" mi afferra a una gamba, tirandomi e facendomi ricadere a terra.

Quella "cosa" mi penetra nella gamba con quelle che penso essere zanne molto affilate.
Le sue zanne mi penetrano nelle carni, cominciando a graffiare e a tagliare mentre, con quelli che sembrano dei lunghi tentacoli, mi trascina indietro.

Caccio un grido di dolore. Un grido che squarcia l'aria e che rimbomba per tutto il "bosco". Sento il sangue scendermi dalla ferita. Brucia da morire.

Una luce bianca accecante mi illumina costringendomi a chiudere gli occhi.

Li riapro e guardandomi indietro noto di essere libero.
Osservo la mia gamba sanguinante e lacerata, e ingoio un groppo di saliva trattenendo il dolore. Davanti a me c'è qualcosa che penzola da un ramo di un albero.
Cerco di trascinarmi sulle braccia fino all'albero dove cerco di tirarmi su gemendo dal dolore.