Eravamo vicinissimi, nessuno faceva nulla, finchè un rumore assordante ci risveglia dalla nostra trance e ci fa allontare. Entrambi emettiamo il respiro che abbiamo trattenuto a lungo; mi alzo sistemandomi la canottiera e rispondo al telefono: Bonnie.
"Ehi ciao Bonnie" dico con ancora il fiato corto.
"Ciaoo allora che mi dici? Ti trovi bene? Sei sana e salva?" Bonnie sempre premurosa ahah.
"Si tranquilla tutto bene." dico e mi volto verso Damon che mi guarda. "Ehm... posso richiamarti tra cinque minuti?"
"Certo! A dopo" dice lei. "Ciao" attacco e metto il telefono in tasca, per poi tornare da Damon.
"Grazie per la pomata." dico sorridendo ma rimanendo in piedi di fronte a lui, che invece rimane seduto.
"Non c'è di che" mi dice. Rimango a guardarlo per un po', ma decido di abbassarmi e di dargli un bacio sulla guancia all'angolo della bocca. Mi rialzo e mi avvio verso la porta d'ingresso. Noto che lui ci mette qualche secondo per raggiungermi e questo mi fa sorridere. Prima che potessi poggiare la mano sulla maniglia, lui l'ha già fatto aprendomi la porta.
"Signorina" dice facendo un gesto con la mano ed io esco.
"Buona notte allora"
"Buona notte" e solo quando chiudo al porta di casa mia sento anche la sua chiudersi. Come la qualche ora fa mi appoggio con la schiena alla porta rimanendo impalata per minuti, con lo stesso sorriso da ebete.
<Elena! Ma che cavolo lo conosci si e no da due giorni e stavi già per baciarlo. Ripigliati!> in quel momento mi ricordo di dover chiamare Bonnie. Non rimaniamo molto al telefono perchè è impegnata con lo studio, tra una settimana ha un esame importante che non può fallire. Lei ha un anno in meno di me, ma siamo amiche da una vita, come con Caroline.
Decido che è il momento di andare a letto, non ho molta fame, forse perchè ormai è già tardi o per... non lo so, ma decido di dormire. Punto la sveglia per le 6.30 questa mattina, perchè so già che Damon mi farà perdere tempo e io non voglio arrivare tardi. Dopo aver mandato un messaggio a mia mamma vedo il nome di Matt nella rubrica. Non mi piace come abbiamo concluso, però non potevo più aspettare e questa distanza farà bene ad entrambi, mi ha fatta soffrire, ma non ho bisogno di altro dolore nella mia vita, ne ho già avuto abbastanza. Mi rassegno e spengo il cellulare, mi infilo nel letto e il sonno mi prende in poco tempo.
LA MATTINA SEGUENTE
La sveglia suona "ma perchè la mia vita fa così schifo?" si non ho un bel rapporto con il mio risveglio, AMO TROPPO dormire, non sono una persona mattiniera, solo quando devo farlo. Ad esempio non capisco le persone che sono in vacanza e si alzano presto, io in vacanza non mi alzo prima delle 9. Anche se dovessi essere nel posto più bello del mondo o nella città più ricca da visitare, io dormo, fine della questione. Sfortunatamente mi devo alzare ma non prima di aver rimandato la sveglia per altri cinque minuti. Mi alzo e vado direttamente al bagno per fare una doccia calda perché fa troppo freddo, tanto ormai sono sveglia e non mi serve fare una doccia fredda. Dopo la doccia veloce lavo i denti, mi trucco un po' e raccolgo i capelli in uno chignon spettinato, indosso un tubino grigio con un cinturino in vita, accompagnato dalle mie amate décolleté nere e da una sciarpa rossa e dal cappotto, ma questi ultimi due non li indosso, dato che vado da Damon a fare colazione. Prendo solo il cellulare e le chiavi casa, ma prima di uscire corro in bagno per spruzzare un po' del mio profumo preferito, dopodiché esco di casa, chiudo e bussò alla porta di Damon. Non risponde così decido di bussare ancora ma lui mi precede aprendo la porta. Dire che mi cade la mandibola è un eufemismo. È a torso nudo con addosso solo un asciugamano bianco legato in vita.
STAI LEGGENDO
Nostalgia's Bitch
FanfictionElena Gilbert è una ragazza Americana di 24 anni, studentessa di medicina, vola a Parigi per uno stage che le è stato offerto. Lontana dal suo ragazzo in America, Matt Donovan, non è più sicura della sua relazione col ragazzo, e non vuole insicurezz...