Capitolo 3

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Ci fissiamo per diverse secondi, senza parlare. Mi sento in imbarazzo, non so cosa fare, e anche lui mi sembra indeciso, finchè mi guarda negli occhi e dice:

"Ti va di entrare?" dice incliando la leggermente la testa e facendo un sorriso meraviglioso indicando la porta. Non so se è una buona idea entrare se penso alla piega che hanno preso le nostre conversazioni in ospedale, figuriamoci qui! Non so che fare, mi sembra scortese rifiutare. Vorrei davvero passare un po' di tempo con lui ma allo stesso tempo c'è qualcosa chiamato cervello che frena.

Vedendo che non rispondo mi dice guardandomi interrogativo:
"Elena stai bene?" mi risveglio improvvisamente dalla mia trance sobbalzando leggermente.

"Ehm si si sto bene. Credo che dovrei andare a casa in realtà, oggi sono molto stanca, voglio solo fare una doccia" dico e poi aggiungo sorridendo "Chiedimelo domani" e così mi volto per entrare in casa mia, cerco le chiavi e apro la porta, lui invece rimane a guardarmi, riesco a sentire il suo sguardo addosso. 

"Però ti aspetto per la colazione" entro nel mio appartamento.

"Puoi contarci" dice ed entra anche lui.

Quando chiudo finalmente la porta, mi ci appoggio con la schiena emettendo un lungo respiro. Mi sono trovata impreparata, non mi aspettavo che mi invitasse ad entrare. Appoggio la mia borsa sul tavolo vicino l'ingresso e mi svesto pronta per farmi un e rilassante bagno caldo. Durante le stagioni più fredde è una cosa che adoro fare. Mentre la vasca si riempe vado in cucina e mi verso un calice di Chardonney, alla fine sono 18.30, e ho il diritto di bere un po' di vino, sono in Francia! Quando la vasca si è riempita di acqua e di schiuma mi immmergo e mi rilasso chiudendo gli occhi. Stavo per sollevare il bicchiere quando il telefono inizia a squillare.

<Oh ma è possibile?! Ogni volta!!> impreco. Fortunatamente ho il telefono a portata di mano, è Caroline, automaticamente sorrido.

"Ehi ciao!"

"Ehi ciao? Non mi chiami da giorni!"

"Lo so Care mi dispiace, non ho scusanti" inizio a ridere e lei con me.

"Allora com'è Parigi? Anzi lo so ci sono stata, è stupenda. Però non so com'è il tuo lavoro, l'ospedale e se ci sono bei ragazzi, anzi so anche questa, ovvio che ce ne sono, Parigi è piena di bei ragazzi romantici che ti portano sulla Tour Eiffel!" dice sognante.

"Wow Caroline molto originale"

"Sempre meglio di McDonalds che dici?" ridiamo insieme, mi manca già la mia migliore amica.

"No davvero dimmi, hai conosciuto qualcuno di interessante?"

"Beh ho fatto amicizia con alcuni medici, anche loro sono qui per lo stage, due ragazze italiane, e altri tre ragazzi. Uno di loro Care ha un accento inglese che adoreresti!!"

"Mmh immagino, e com'è ti piace?"

"E' simpatico e molto gentile ma non fa per me. E non sono a caccia Caroline ahah, anche se io e Matt ci siamo lasciati."

"Oddio finalmente, quand'è successo? Dovevi chiamarmi subito!"

"Beh è successo oggi quindi te lo dico adesso."

"Hai fatto bene, sappiamo entrambe che non funzionava più da tempo."

"In realtà mi chiedo se abbia mai funzionato."

"Comunque nessun'altro oltre a questi dottorini?"

"Bah... no."

"Elena Gilbert so quando menti, quindi spunta il rospo adesso."

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