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"Sei sicuro di reggerti in piedi?" Le parole di Mario arrivano ovattate a Gionata, il quale rimane sorridente e annuisce con un certo entusiasmo. "Certo che mi reggo in piedi, non cado in una pozzanghera come il mio iPhone." Ridacchia, pensando di aver fatto la battuta dell'anno. "Credo sia meglio che tu vada a farti una bella doccia fredda."

"Che palle, siete tutti fissati con le docce!" Sbuffa mentre si incammina verso il bagno, seguito da Mario che cerca di assicurarsi che il suo amico non si senta male da un momento all'altro.
"Senti, se ti senti male urla."
"Puoi contarci, amico."

Dopo aver aperto la scatoletta di cibo per gatti ed averne versato l'interno nella ciotola della sua amatissima gatta, il pugile torna nei paraggi del bagno, incerto sul da farsi.
"Gionata? É tutto a posto?" Sono passati venti minuti da quando lo ha lasciato solo e circa cinque da quando ha sentito chiudere il rubinetto della doccia.
Senza pensarci due volte spalanca la porta, aspettando di trovare l'amico collassato in terra per lo sbalzo di temperatura o per il troppo alcol in corpo. Diversamente dalle sue previsioni, il rosso se ne sta seduto sul bordo della vasca con un asciugamano in vita e uno sulla testa.
"La stanza si sta muovendo." Mormora, guardandosi allo specchio.
"Però, guarda come sono bello." Si compiace per un po', facendo ridacchiare anche Mario.
"Prima mi hai scritto una cosa, Giò."
"Che cosa ti ho scritto?"
"Hai tradito Sole?"
"Non lo so!" Il troppo entusiasmo fa storcere il naso rotto di Mario, il quale decide di osservare attentamente il collo e il petto dell'amico in cerca di qualche segno inequivocabile.
"Non hai succhiotti addosso, può essere che te lo sia solo immaginato."
"Non mi ricordo niente, ma tanto anche lei mi ha tradito."
Mentre parla ride e Mario pensa che sia peggio del suo amico Alessandro dopo otto canne; decide di farlo ragionare, che forse la botta da alcol può venirgli comoda per fargli capire qualcosa.
"In base a che cosa pensi che ti abbia tradito?"
"Non lo so, ho visto delle foto e come il suo amico la abbraccia. Ma può anche essere che la sua amica voglia solo scoparmi, ma non penso di essere così importante. Ci pensi che magari qualcuno vuole scoparci così tanto da fare saltare una relazione?"
"É folle, Gionata, non é normale."
"Sì, questo glielo ho detto anche io."
"E a Sole cosa hai detto?"
"Non lo so, non mi ha più scritto. Non so perché... Ah, forse l'ho bloccata."
"Ma quanti anni hai, Gionata? Quindici?"
"Non lo so, Mario, ero già ubriaco a quell'ora." Nel pronunciare il nome dell'amico allunga la o di almeno quattro tempi. [edit: nella mia testa suona come Lario di Lazza]
"É meglio se vai a dormire e questo lo dai a me."
Mario prende in mano la situazione, sequestrando il telefono di Gionata e dandogli dei vestiti per dormire.
Gli raccomanda di nuovo di chiamarlo, in caso si sentisse male e di dormire su un fianco, in modo da non soffocarsi con il proprio vomito. Il rosso suggerisce di dormire seduto, ma alla fine si addormenta appena tocca il letto.
Finalmente anche Mario se ne va a dormire, appuntando di dare delle spiegazioni a Sole. Sarà lui, come al solito, a salvare il culo a tutti.

Ok, é corto ma doveva solo essere di passaggio

Changes || Sfera EbbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora