Tesoro c'è una tua amica

23 1 0
                                    

Non so esattamente quanto dormii, non avevo controllato l'ora, ma so per certo che quando mi svegliai avevo in testa mio padre, probabilmente avevo sognato qualcosa che lo riguardava. Mio padre era morto per un tumore al cervello 8 anni prima, quando avevo 6 anni. Faceva il pizzaiolo, aveva la sua pizzeria e la gestiva con passione. Prendeva sempre il suo lavoro con entusiasmo, cantava mentre infornava le pizze e la sala era costantemente invasa dal profumo del pomodoro e del basilico fresco. Un giorno mamma mi venne a prendere a scuola, aveva il trucco colato e il volto scuro, non mi abbracciò forte come faceva di solito, non mi chiese com'era andata la giornata, mi portò dalla nostra vicina di casa e se ne andò. Tornò la sera tardi, venì a prendermi, si mise seduta sul divano e iniziò a piangere. Con l'ingenuità che caratterizza una bambina chiesi: 《dov'è papà?》

《Torna più tardi》mi rispose. Aspetto ancora quel ritorno...

L'anno dopo mia madre si fidanzò con un uomo arrogante e presuntuoso che non stimavo affatto, né lui né la figlia Michelle: arrogante e presuntuosa come il padre. Quando vennero a vivere a casa nostra mia madre e il suo compagno decisero di vendere la pizzeria che ora è rimasta tale e da quel giorno casa mia non è più abitabile, nel vero senso della parola. Convivo con due persone che non sopporto e che gridano in continuazione sempre per motivi inutili, come se non bastasse il blocco mentale mi impediva di esprimere ciò che provavo, non avevo mai pianto davanti a nessuno, non avevo mai espresso i miei sentimenti: dal dolore per la morte di mio padre al disgusto verso di me e la mia vita. Erano sentimenti che insieme diventavano insopportabili e non riuscendo a esternarli avevo deciso di confinarli in fondo al cuore, molto in fondo, dove nessuno avrebbe mai potuto scoprirli. Ma quella ragazza, riusciva a farmi provare qualcosa di nuovo, qualcosa di forte, ma non sapevo cosa.

Mentre ero intenta a pensare a Marianna, sentii bussare alla porta, mi alzai sbuffando, tirai giù la maniglia della porta e tornai dov'ero senza vedere chi fosse, già sapevo che sarebbe comparsa davanti ai miei occhi l'aberrante faccia di quella stupida della mia sorellastra, così mi distesi di nuovo in modo scomposto con un braccio davanti agli occhi e senza pensarci troppo dissi: 《 Che vuoi Miche (leggi Misci)?》ma con mia grande sorpresa la voce che rispose non fu quella di Michelle.

《Tesoro c'è una tua amica》velocemente tolsi la mano dagli occhi e mi misi a sedere sul letto, poi una figura piccola si fece avanti superando mia madre che era rimasta a fissarmi da dietro la scrivania

《Ciao Chiara...》fui sorpresa nello scoprire che quella ragazza era Marianna.

《Ciao》 risposi. Sorrise. Di nuovo.

Mia madre posò la mano sulla spalla di Marianna e disse: 《è bello che dopo un giorno di scuola siate già amiche》, amiche, che parolone, non avevo intenzione di essere amica di una mia compagna di classe.

Mia madre diede alla piccola intrusa una spintarella verso di me, pronunciò un sonoro "divertitevi" e chiuse lentamente la porta.

《Perché sei venuta? Sono quasi le otto, dovresti essere a casa tua, non devi cenare?》le dissi

《Ceniamo quando torna mio padre, quindi probabilmente verso le dieci, ma non ti preoccupare, non rimarrò qui per molto, volevo solo fare un saluto a Miche》

《Conosci Miche?》

《Tempo fa era la mia migliore amica, poi il padre si separò dalla madre alla quale lei era molto legata e assunse atteggiamenti che a me non piacevano per niente, così le dissi che non volevo più frequentarla così spesso... sai, non mi ha mai parlato di te》il che non mi sorprendeva per niente e per non gettare fango su quella che a breve sarebbe, purtroppo, diventata mia sorella mi limitai a sorriderle.

Ci furono poche parole dopo quelle frasi, parlammo della terza media, dell'esame, niente di particolare, argomenti superficiale che trattavo con tutti da sempre.

Arrivò alle otto e uscì da casa mia che erano le nove meno un quarto. La accompagnai alla porta, mi sorrise e iniziò a scendere le scale velocemente, percorsa una rampa alzò lo sguardo e disse:《A domani!》. A domani...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 02, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

300 giorni di infinitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora