22 luglio 2020

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Louis pov

Louis aveva passato tutto il giorno precedente come uno zombie. Aveva rimuginato per tutto il giorno su qualsiasi cosa, non aveva toccato cibo, non aveva bevuto, non aveva fatto nulla in sostanza. Se avesse potuto riassumere la giornata scorsa con due parole sarebbero state: ansia e sigarette. Aveva finito un pacchetto solo nelle prime 4 ore ma non aveva la forza di uscire di casa così se l'era fatte portare da una vicina.
La notte non era stata meglio. Era stata un mix tra litigate con tutti i suoi collaboratori e oggetti spaccati da quanto era incazzato. Ma lui sapeva benissimo che quella non era rabbia rivolta a qualcuno perché se ci fosse stata una situazione migliore sarebbe stato più che entusiasta nel rendere ancora più felici i suoi fan. Ma quello non era il momento giusto. In fondo sapeva che, se fosse stato per lui, non ci sarebbe mai stato un momento giusto ma voleva credere il contrario.

Le 7 della mattina arrivarono più veloce del previsto e sapeva che se non si sbrigava nel fare le valigie avrebbe perso l'aereo per New York delle 10.

Merda mi devo muovere. Avanti Tommo datti una ripulita e inizia con le valigie. Non vorrai mica presentarti puzzolente e senza una cazzo in valigia Si alzò forzatamente dal divano mentre le sue gambe lo trascinavano al piano di sopra verso la camera da letto. Prese dei boxer neri della Hugo Boss gentilmente offerti da Liam qualche mese prima. Così non mi romperà troppo a lungo quella testa di- non riuscì a finire la frase che il suo cellulare squillò. Con i boxer in mano si diresse verso il letto. Cercò con lo sguardo il telefono senza ottenere risultato. Così iniziò a ravanare nel lenzuolo finché vide il suo telefono volare fino al pavimento. Si buttò per prenderlo e per fortuna riuscì ad afferrarlo a qualche centimetro prima che cadesse per terra. Dannato telefono Sbloccò lo schermo e aprì Messanger. Nuovo messaggio da Malik. Il suo cuore perse quasi un battito. Guardò la chat chiusa per 5 minuti contati prima di aprire esitante il contatto.

"Hey Lou, so che non ti saresti mai aspettato un mio messaggio ma non potevo farne a meno. Voglio iniziare con il chiederti scusa ancora una volta per tutto quello che è successo. Lo so lo so dovrei fare questo discorso ad un'altra persona però sei sempre stato il più importante per me Louis. Mi hai aiutato nei momenti più bui e hai sempre combattuto al mio fianco. Alcune volte anche al posto mio. Ti devo la mia adolescenza. Per questo ho deciso di tornare almeno per un ultimo addio pubblico e per rivedervi tutti. Voglio veramente riprendere i rapporti. Con tutti voi. Con Niall è stato piuttosto facile. Quel ragazzo ha un cuore troppo buono. Con Lì è stato un po' più complicato dato il nostro passato un po' ... complicato ecco. Con Styles non ho ancora parlato anche perché ha cambiato svariati numeri e non si è preoccupato minimamente di avvertirmi. Probabilmente avrà cancellato il mio contatto. Comunque io sono già a New York perché da quando sto con Gigi è diventata casa mia. Vorrei che passassi da me prima del 23 sera, solo per una chiacchierata tra amici. Il mio indirizzo penso di avertelo già dato un po' di tempo fa ma non esitare a richiedermelo. Non sei un pessimo amico se te lo sei scordato hahahah. Ti voglio bene Lou. Spero ci penserai. Buon viaggio comunque."
Ai lati degli occhi di Louis si erano formate due grosse lacrime che si asciugò subito con i boxer che aveva ancora stretti in mano. Prese un grosso respiro e lasciò che i suoi pollici scorressero sulla tastiera del suo iPhone 11.

"Hey man, non ho davvero parole per descrivere il mio stato d'animo in questo momento. Non so neanche cosa risponderti quindi scusami le frasi sconnesse. Voglio dirti, ancora una volta, che non sono arrabbiato con te per nulla. Il periodo di odio è passato. Ho sempre capito il tuo malessere per la pressione che ti mettevano sulle spalle e ho odiato me stesso per non sentire quello che sentivi tu... in fondo eravamo nella stessa band no? é stato un incubo per tutti per colpa di determinate persone ma ora siamo adulti, abbiamo diverse carriere, diversi hobby, diverse responsabilità ma soprattutto siamo maturati. Ma sai cosa non sono cambiati? I fan. Loro sono quelli che ci hanno supportato di più, un supporto che va oltre al supporto fra di noi quindi approvo totalmente questo tuo ultimo addio. So anche che ti preoccupa tanto un'altra persona che non sono io ma capirà come abbiamo fatto noi. Ne sono sicuro. Grazie ancora per l'invito e vedrò se sarò emotivamente stabile per affrontare una giornata come il 23. Ti voglio bene anche io." Per la prima volta in due giorni sorrise e inviò il messaggio. "P.S. il tuo indirizzo puoi scrivermelo? Non so a chi tu l'abbia mandato perché non parliamo da anni HAHAHA"

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