Capitolo 3

278 14 32
                                    

m: hey Eren... come fai ad essere sempre così sicuro di te..?

e: oh Marco, perché mi fai questa domanda? Per essere sicuro di te devi semplicemente essere te stesso.

Marco vive un nuovo giorno ricco di dubbi ed incertezze. Stavolta chiede aiuto ad uno dei ragazzi più attraenti, Eren. Marco non sa definire cosa sia per lui Eren, spesso viene influenzato da Jean, ma in realtà per lui è un fratellino minore. Marco vuole molto bene ad Eren in fondo. Eren a volte è molto impulsivo, ma in fondo il suo animo è buono, vuole semplicemente vendicare la madre.

Marco di solito a pranzo riesce a scambiare qualche parola con Eren prima che arrivi Jean. ma stavolta quest ultimo becca Marco a parlare con l'altro, e ovviamente si ripete sempre la stessa storia..

j: hey Marco, perché stavi parlando con quel moccioso? per caso ti stava facendo il lavaggio del cervello? brutto stronzo...

e: Jean non ti intromettere, stavamo solo scambiando due chiacchiere e Marco mi ha chiesto un consiglio

j: cosa c'è Marco? non ti fidi più dei consigli del tuo migliore amico? Io penso che questo ritardato stia dicendo un sacco di palle...

Prima che i due inizino ad azzuffarsi Marco interviene

m: NO JEAN, FERMO. Eren non ha torto, gli ho parlato io. DEVI SMETTERLA DI A-ANDARGLI SEMPRE CONTRO...

Jean arrossisce. Marco non è mai stato dalla parte di Eren

m: perché non siete amici? siete molto simili e non vedo il perché non esserlo. In questa situazione può morire ognuno da un momento all'altro, non c'è tempo per litigare.

I due capiscono che in fondo il ragazzo ha ragione, ma il loro orgoglio è troppo forte. Sbuffano e percorrono due direzioni diverse. Intanto Marco ingoia rapidamente il suo pezzo di pane e si avvicina a Jean che sembra molto turbato.

m: oi Jean, che ti prende?

Jean appoggia il capo sulla spalla di Marco e inizia a piangere. Marco con stupore si irrigidisce e da' una pacca sulla spalla all'amico. Jean afferra il braccio dell'amico e inizia a stringergli la veste, come in segno di dolore. Marco impallidisce.

j: Marco... mi sono reso conto che sei veramente importante per me... prima... con Eren... ho capito che senza te mi sento debole e faccio cose insensate. Di solito ad ogni sbaglio tu mi segui e mi dai ragione, ma quando per la prima volta hai approvato l'evidenza del mio sbaglio mi sono sentito perso... mi sono sentito sbagliato.

m: Jean, non nego che tu abbia fatto molte stronzate... ma hai fatto anche molte cose giuste, altrimenti non saresti il mio migliore amico... in questo caso ho sbottato perché in fondo Eren è molto ferito, e mi ha fatto soffrire vederlo essere provocato anche nella sua debolezza... sai che sono molto sensibile

j: beh Marco, in effetti hai ragione...

Marco da' un'ultima pacca sulla spalla a Jean e lo allontana.
I due vanno ad esercitarsi siccome qualche giorno dopo dovranno affrontare per la seconda volta i giganti.

m: "non avrei mai pensato di poter far piangere Jean. È sempre sembrato lui il più grande. Per la prima volta mi sono sentito meno inferiore."

j: "Marco che inizia a difendere Eren? mi sa che gli sta succedendo qualcosa... sicuramente tutte le scuse che sta usando centrano qualcosa con me... ma cosa..?"

I due iniziano a pensare al comportamento dell'altro.

Finita l'esercitazione i due riescono a rincontrarsi sotto un albero. La loro vita frenetica spesso gli impedisce di trasmettersi emozioni. Hanno solo pochi momenti per stare insieme.

m: hey... com'è andata?

j: bene, ho solo un bel po' di fame... a te?

m: bene... bhe, anche io ho fame

i due iniziano a giocherellare con le proprie mani non sapendo cosa dire

j: HO AVUTO UN'IDEA

Marco confuso cerca di farsi dare spiegazioni, ma Jean gli afferra subito la mano e lo trascina a se'

m: DOVE STIAMO ANDANDO-

j: semplicemente seguimi e fai silenzio, poi capirai

Jean si intrufola nella dispensa della cucina. Marco realizza l'intento di Jean. Quest'ultimo afferra furtivamente 2 pezzi di pane e inizia a passarne uno all'amico.

m: ma Jea-

Jean copre la bocca dell'amico

j: sta arrivando qualcuno...

Jean afferra Marco e si infila un un armadietto dove vengono sistemati alcuni aromi. Il fiato di Jean diventa pesante, i due sono attaccati come sardine.

Jean ha le braccia attorcigliate al corpo di Marco e la testa che si sporge leggermente in avanti, come se si volesse appoggiare alla spalla di Marco. L'atro intanto arrossisce, la scena lo eccita.

Improvvisamente spalanca la porta della cucina Levi, che fa un giro veloce e ritorna fuori.

Appena quest'ultimo raggiunge gli altri Jean e Marco escono.

j: ehehe, hai visto quanto è forte il tuo migliore amico?

m: HAAHAHAHAHA

i due iniziano a ridere insieme. Un'amicizia come quella era più unica che rara.
Nessuno ha mai capito come fossero ad essere così uniti. Così completi. Forse perché entrambi non si accontentavano mai di quello che erano, e cercavano sempre di più... o forse semplicemente erano l'uno la parte mancante dell'altro. Forse entrambe le opzioni sono reali, ma sicuramente Marco non si accontenta di entrambe. Non vorrebbe semplicemente essere il suo migliore amico...

skip time

marco raggiunge la sua camera...

m: "in fondo sono solo un ragazzo... lei è una ragazza... sono- s-solo..."

Marco scoppia in lacrime nel suo letto. Il cuore gli sale alla gola. Le sue stesse riflessioni lo abbattevano più della realtà.

m: "è questo il problema... non solo ormai sono il suo migliore amico, ma inoltre sono un ragazzo... come posso avere speranze..."

j: Marco.. Marco..

Marco apre gli occhi. Stavolta si ritrova in un campo di lavanda, ovviamente insieme a Jean

j: hai dormito a lungo amore

Marco confuso risponde all'amico

m: a-amore..?

j: si Marco... ormai stiamo insieme da due mesi... comunque, andiamo a cambiarci, dopo quella partita di calcio di prima abbiamo sudato molto

Marco e Jean si avvicinano ad un bagno di legno molto simile a quello che hanno nel campo di addestramento

m: hey Jean, dammi una mano con la divisa

Jean con la camicia sbottonata si avvicina a Marco e gli allaccia con gentilezza la divisa. Jean tentato sposta le braccia delicatamente sui fianchi dell'altro. Marco per ricambiare poggia le sue mani su quelle di Jean. Quest ultimo sporge leggermente la testa in avanti e lo baci-

Marco si risveglia dal suo sogno. Sono le 6:00, come sempre. Marco va a fare colazione, come sempre...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 18, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La freccia dell'amore dall'arco dell'amicizia {Jean x Marco}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora