il matrimonio (3 parte)

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Mentre si stava avvicinando alle stanze del principe, Shikamaru pensava a come svegliarlo, inoltre era preoccupato per lui. Infatti la sera prima l'aveva sentito piangere, sarebbe voluto rientrare ma sapeva anche che non poteva fare niente.
Pensando a quello che non era riuscito a fare per il suo migliore amico, busso alla porta e con stupore senti il permesso di entrare dal proprietario.
Una volta dentro, si accorse che il letto era stato rifatto e che il principe era già pronto con addosso il vestito che la madre addietro aveva scelto.
 
-Vi ho portato la colazione!- disse facendo passare un piccolo carrello.
-Grazie, ma non ho fame!- gli rispose il giovane mentre si girava verso le vetrate.
-So che non volete questo matrimonio, ma cercate di mandare giù qualcosa. Ne va della sua salute!-
 
Vedendo lo sguardo triste nel suo amico, il principe decise di accontentarlo.
 
Intanto in un'altra ala del castello...
 
“Chissà che tipo sarà lo sposo! Spero che non sia uno di quelli viziati e senza cervello, altrimenti non saprei che farmene di uno come lui.” questi erano i pensieri del principe Sasuke, nate perché la sera prima, a tavola il futuro sposo non era con loro.
Aveva chiesto spiegazioni al re ma egli aveva risposto che era una loro tradizione. Colui o colei che veniva chiesta la mano, non dovevano farsi vedere fino alla fine del matrimonio. Però questo non valeva se erano loro a chiedere la mano.
 
Ripensando ai fatti della sera prima, giunse l'ora di prepararsi alle sue nozze. Dopo aver fatto un'abbondante colazione, perchè era sicuro che prima di mangiare di nuovo sarebbe passato molto tempo, assieme al fratello, che era venuto a prenderlo, scesero nel grande salone.
 
Alla loro apparizione, la maggior parte degli invitati si giro nella loro direzione.
Le giovani sirene nel vederlo, andarono in brodo di giuggiole. Tutte, nessuna esclusa (mettiamoci anche quelche sirena anziana^-^) si erano innamorate all'istante di lui.
Senza dar modo di far capire che era del tutto indifferente nei loro riguardi, anche se infastidito, salutò tutti.
Però, dopo aver baciato le mani alle dame aveva cercato di svignarsela, ma più si allontanava da loro più loro gli si attaccavano addosso. Non importava se fosse un principe e per di più il promesso sposo del loro futuro sovrano.
Per fortuna che a soccorrerlo ci pensò il padre.
Chicchierarono amabilmente fino a quando la cerimonia non ebbe inizio.
Scortato dalla madre, percorse un lungo corridoio. Alla fine di questa, si ritrovò dentro a una grande Cappella (non so se esiste nel mare ma mi serviva, quindi abbonatemela).
Le pareti erano di un bianco perlato. E in alcuni punti strategici si potevano vedere anche coralli di vari colori.
Si accorse inoltre che gli erano tutti ai loro posti.
“Saranno passati da un'altra parte!” penso, mentre percorreva l'ultimo tratto.
Arrivato davanti al piccolo altare, dopo che lo ebbe lasciato, vide la madre raggiungere il padre e il fratello.
Per la sua famiglia erano stati predisposti degli alti scranni, simbolo della loro regalità.
Dall'altra parte, invece vide la famiglia del suo sposo. Anche loro su alti scranni.
 
Al suono di trombe, tutti voltarono la testa verso l'entrata della Cappella.

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Purtroppo cari lettori, vi informo che il prossimo è l'ultimo capitolo.

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