Parte 2

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Quello stupido, fottuto bacio di compleanno...Hajime aveva smesso di mentire a se stesso qualche tempo dopo il bacio dello scorso anno e sapeva perfettamente che voleva davvero, davvero baciare Tooru e che gli piaceva davvero, davvero tanto, baciare Tooru e che gli piaceva davvero tanto, Tooru. Ed era una cosa così fottutamente fastidiosa.
Beh, non erano più degli stupidi bambini. Erano al liceo. L'idea di baciare il tuo migliore amico una volta all'anno non era esattamente normale...ma era qualcosa che potevano ignorare.
L'unica domanda era cosa stesse pensando esattamente Tooru. Si stava chiedendo (forse anche sperando) se Hajime volesse ancora baciarlo quest'anno? O stava cercando disperatamente di pensare a come avrebbe potuto uscirne?
Tooru non parlò finché non scesero dal bus. Ad un certo punto parlò, spezzando il silenzio e facendo saltare leggermente Hajime.
"Mi accompagni a casa, Iwa-chan?"
"Va bene."
E così Hajime fece.
E loro rimasero in piedi sull'uscio della porta, fissandosi per un po'.
Tooru aveva ottenuto circa cinque centimetri in più ad Hajime.
Hajime si schiarì la voce. "Buon compleanno" disse di nuovo, perché non sapeva cos'altro dire.
"Grazie, Iwa-chan," disse di nuovo Tooru prima di allungare la mano e posare dolcemente le mani sulla vita di Hajime. "Posso...?"
"È tradizione, non è vero?" Borbottò Hajime.
"Ma puoi ancora dire di no."
Hajime esitò. "Vuoi che lo dica?"
Tooru rise un po', prendendo un respiro profondo prima di parlare: "Io voglio che tu mi baci."
Hajime abbassò lo sguardo, osservando lo spazio tra loro che, per quanto stretto fosse, non poteva sopportare di guardare in faccia Tooru. Cazzo, era così imbarazzato. "Solo un bacio."
Non c'era bisogno di ripeterlo due volte. Tooru gli mise una mano sotto il mento per inclinargli la testa per poterlo baciare. E lo fece. E si baciarono, ancora e ancora.
Hajime sentiva qualcosa nel petto, cominciava ad avere le vertigini alla sensazione del respiro caldo di Tooru sulle sue labbra.
"Iwa-chan" borbottò Tooru, sembrando senza fiato e disperato, o almeno così lo sentiva Hajime mentre si allontanava. "Vuoi venire dentro?"
"Dentro?" Ripeté Hajime, la sua mente troppo annebbiata per pensare chiaramente.
"I miei genitori non sono a casa."
"Ok" disse Hajime forse un po' troppo in fretta. Tooru sorrise appena intrecciò le sue dita con quelle di Hajime. Aprì la porta ed entrarono. Hajime era stato dentro quella casa un migliaio di volte, ma non aveva mai provato la stessa sensazione che provava in quel momento. Tutte le luci spente e il silenzio.
Tooru lo condusse nella sua camera da letto con calma e attenzione. Anche se non c'era nessuno lì a beccarli.
Hajime non aveva mai baciato Tooru per primo, ma quella volta afferrò Tooru per il bavero della camicia e lo avvicinò per poterlo baciare. Secondo bacio ad un compleanno, record.
Tooru lasciò sfuggire un leggero sussulto per la sorpresa, prima di sciogliersi completamente al tocco di Hajime. Cazzo, Hajime avrebbe dovuto baciarlo prima.  Appena prese il comando, Tooru reagì ad ogni sua mossa, dandogli tutto il controllo sulla situazione, poichè completamente soddisfatto di avere la bocca di Hajime contro la sua. Non oppose resistenza quando Hajime lo spinse sul suo materasso, o quando cominciò a lasciargli una serie di baci che partivano dal collo fino ad arrivare all'addome. Emise un lieve gemito quando Hajime riprese a baciarlo.
Hajime non era sicuro per quanto tempo avrebbero continuato, ma proseguirono abbastanza a lungo poichè lui e Tooru si erano completamente avvolti l'un l'altro, mentre Tooru respirava pesantemente nell'incavo del collo di Hajime, tenendosi a lui.
"Iwa-chan?" Disse piano, premendo un bacio casto sul collo di Hajime.
“Mm?”
"Penso che questo sia stato il miglior compleanno che abbia mai avuto."
Dio, è così imbarazzante. "Sta 'zitto..."
Entrambi scattarono al suono della porta d'ingresso della casa che si stava aprendo, i genitori di Tooru che parlavano e ridevano mentre entravano rumorosamente in casa.
"Cazzo, devo uscire di qui" disse subito Hajime, liberandosi dagli arti di Tooru e uscendo dal letto il più velocemente possibile.
"Che cosa? No, resta la notte..."piagnucolò Tooru.
"Resta la notte ? Sei pazzo?"
"Non faremo nulla , voglio solo te qui."
Prima che Hajime avesse la possibilità di dire qualcosa, bussarono alla porta di Tooru e senza attendere una risposta, aprirono la porta.
"Tooru, siamo ... Oh! Iwaizumi-kun! "Disse sua madre sorpresa. Sembrava più contenta che mai, e non c'era modo sapesse cosa era appena successo. Ma nonostante ciò, Hajime si sentiva terribilmente esposto.
"C-ciao, Oikawa-san" disse rapidamente Hajime. "Scusa, stavamo solo parlando su alcune cose di pallavolo, me ne stavo andando."
Tooru protestò immediatamente. "Aspetta, Iwa-chan-"
"Di 'a tua madre che la saluto!" disse la madre di Oikawa non appena Hajime uscì dalla stanza.
"Aspetta, Iwa-chan!"
"Lo farò!" annuì Hajime e, senza nemmeno preoccuparsi di mettersi le scarpe correttamente, scappò dalla casa di Tooru più velocemente che poteva.

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