La Fede Sbagliata

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Caro Abate

Volevo confessarmi ma penso che, per un po', non potrò più venire in questa chiesa. Perciò ho scritto questa lettera che vi ho lasciato nella cassetta della posta confidando che voi preghiate un po' per me. Mi conoscete, vengo ogni giorno a messa, ho sempre una parola gentile per tutti e faccio volontariato ma come potevo resistere oltre con quel peccatore di mio fratello? Ci ha fatto impazzire con il suo voler essere diverso! Prima usciva sempre, si divertiva con una ragazza diversa a sera, non rispettava né nostra madre né nostro padre. Anzi, continuava a schernirli e a umiliarli quelle povere anime. Ma la settimana scorsa ha superato il limite quando si è presentato a scuola con un ragazzo! Si rende conto mio caro monsignore? Un ragazzo! Un peccato del genere non potevo sopportarlo, perciò l'ho affrontato a muso duro come non mai. Abbiamo litigato tutto il tempo ma lui continuava a dirmi che si sentiva amato da lui e che era felice con lui. Le giuro che se fosse entrato con una qualsiasi ragazza la avrei accettata senza problemi, che fosse una poco di buono, una nera, di vent'anni più vecchia o di un'altra religione. Magari l'avrei convinta a cambiare vita e l'avrei portata verso la vera fede e di conseguenza avrei portato anche mio fratello verso la verità. Ma no, lui voleva schernirmi ancora voleva farmi credere che lui fosse la persona giusta e che il mondo senza di lui non aveva più luce.

Non può immaginare lo schifo che ho provato, la rabbia continuava a salire e alla fine abbiamo fatto a pugni. Nostro padre ci ha dovuti dividere e, dopo, lui se ne andato insultando la nostra religione in maniera blasfema e per nulla consona. Da come parlava sembrava che io avessi torto! Allora iniziai a ragionare su come fare a fargliela pagare, nel mentre ovviamente continuavo a pregare con sempre più intensità per avere la forza di compiere questo destino. Alla fine, preso dallo sconforto, ho deciso di fare la mia mossa e di risolvere la situazione una volta per tutte. Ho letto la bibbia quella notte per poter essere al meglio di me il giorno dopo. Ho invitato mio fratello in campagna dicendo che volevo risolvere, come se io fossi nel torto si rende conto a che livello mi sono dovuto abbassare per fare giustizia? Arrivato al punto di incontro ho preso una grossa pietra e ho aspettato con calma. Ero sereno come lo sono ora, e sono sicuro che anche lei sarà sereno quanto me sapendo ciò che ho fatto.

Lui arrivo in ritardo, aveva sempre fatto cosi giocando con la mia pazienza. Quando mi si avvicinò non riuscì neanche a salutarmi che lo colpì. Continuai a colpirlo con sempre più forza, con sempre più determinazione e con sempre più brutalità. Il male doveva uscire dal suo corpo e solo la morte poteva purificarlo. Alla fine, era lì in una pozza di sangue morto ai miei piedi. Lo devo ammettere, è un peccato uccidere ancora di più se è un peccato originale come fu per Caino e Abele. Ma sono certo che, come i crociati che presero Gerusalemme, io sarò risparmiato dall'inferno. Comunque, devo pagare per i miei crimini, e mi scusi se ho sporcato di sangue le panche della chiesa, non ho fatto in tempo a pulirmi volevo solo pregare un po' nella mia chiesa tra quelle mura tanto care.

Devo ringraziarla ma soprattutto devo ringraziare i miei fratelli. Come saprà poco distante dal nostro paese ce un gruppo che si fa chiamare "fedelissimi". Sono simpatici e mi hanno fatto capire che la mia fede poteva essere di più della semplice preghiera, poteva essere una forza attiva della società per riportare la chiesa agli antichi splendori quando questi figli del diavolo non esistevano o venivano soppressi nel sangue. Lo so, molti di voi sono contrari a questo gruppo ho sentito alcuni diaconi dire che sono dei folli ma si fidi monsignore sono davvero delle brave persone che vogliono solo il meglio per la chiesa anche a costo di macchiarsi di alcuni peccati. Io mi sono fidato di loro e gli ho dato una possibilità... Mi hanno aperto un gli occhi su questa società corrotta e menefreghista e io ho deciso di fare la mia parte. Ora sto andando in prigione dove mi pentirò e dove subirò una giusta pena.

Ci vediamo tra qualche anno, spero mi riaccogliate come un pastore riaccoglie una pecora smarrita.

Giuseppe Rossi

Quando La Follia Viene Messa Su CartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora