"Ehiiii finalmente, come stai fratello? Sono tornato!"
La sua voce arriva alle mie orecchie come un tuono in una giornata di sole: inaspettato. E 'tornato. Sorridente, felice, allegro, saluti tutti i suoi amici baciandoli e abbracciandoli esattamente come una persona che ha fatto ritorno dopo diverso tempo. Erano mesi che aspettavo questo momento, mi ero ripromessa che non avrei dovuto lasciarmi ingannare dal suo aspetto angelico, che era uno stronzo, eppure adesso sono lì a pochi passi da lui, a fissarlo, con la consapevolezza che mi è mancato più di quanto avessi immaginato.
Quando è partito ci siamo promessi che questi mesi sarebbero volati, che al suo ritorno avremmo recuperato tutto il tempo perso, viaggiando, cucinando, guardando film, facendo l'amore e bevendo il caffè a prima mattina come eravamo soliti fare fino alla sua partenza.
E invece? Lo fisso e mi rendo conto che ora siamo semplicemente due estranei. Gli occhi, i suoi occhi, dolci e penetranti, le sue labbra, quelle che tante volte ho baciato fino allo sfinimento, il suo collo che mordevo sempre leggermente lievi segni per ricordare a tutti che era mio, tutto di lui che conosco nel minimo dettaglio , mi sembrano svaniti, scomparsi, lasciati in un cassetto insieme alle promesse infrante, e l'unica cosa che davvero ho davanti è la consapevolezza che niente mi appartiene più.
"Ciao."
Si è girato, mi fissa, con occhi lucidi e un lieve sorriso, ha il viso stanco, mi guarda come se si fosse ricordato per un attimo di me, di noi. Si avvicina, mi da un abbraccio veloce e con naturalezza e un leggero imbarazzo mi chiede:
"Come stai? E 'tanto che non ci sentiamo."
Io sono lì, interdetta, vorrei parlargli, dirgli tutto, domandargli il perché di tutto ciò, il motivo per cui ha deciso così, e invece mi esce solo uno squallido:
"Ciao, bene e tu?"
"Bene."
"Perfetto!"
Perfetto? Ma come può essermi uscita un 'esclamazione così ridicola? Perfetto cosa? Perfetto che mi ha illusa? Perfetto che mi ha dimenticata? Perfetto che è tornato e mi ha salutata come una conosciuta per caso?
"Mi sei mancata."
La mia mente si blocca, gelata, pietrificata. In un attimo tutte le mille domande di un attimo prima fanno spazio ad altri interrogativi. Mancata?
Lo guardo, mi fissa con occhi tristi, e un leggero sorriso. E 'bellissimo.
D'istinto raggiungo Luca, il mio amico, seduto sulla scrivania che stava fissando la scena da lontano.
"Mi ha detto che gli sono mancata!" - sussurro per non rendere pubblica a tutta la stanza quella conversazione.
"Cazzate. Sicuro lo fa per averti di nuovo, la scopata quotidiana per noi ragazzi è come il pane a tavola: sacra "
Luca è così, non conosce mezze misure, per lui o è bianco o nero, il grigio non esiste. E 'sempre stato cinico nei confronti di Vittorio, o meglio nei confronti della nostra "relazione" se così si è potuta definire, anche se sono cari amici.
La prima volta che vidi Vittorio nelle scale del Residence andai subito a parlargliene: "Ho visto uno strafigo, se non sbaglio si chiama Vittorio è in corso con te, che mi sai dire di lui?"
"Gingi", così mi chiama quando vuole essere tenero, anche se a me da ginger, la bevanda. "Non ci provare. Prendi una forte botta da quello lì. Non ha minimamente intenzione di avere la stessa ragazza per più di due sere consecutive, e conoscendo la tua sensibilità, i tuoi valori, e tutte le minchiate che ogni volta dici per descriverti, lascia proprio stare. "
"Non so Lu ', secondo me tentar non nuoce."
"Come credi, alla fine sei così se non ci sbatti la testa non ha senso che io ti dica altro, fai sempre come vuoi tu."
Avessi dato peso due anni prima a quelle parole .. mai sottovalutare i consigli razionali delle persone fidate.
"Allora? Che dite? E 'venerdì sera, andiamo da Pedros a bere una birra? "
Improvvisamente la voce di Vittorio mi distrae dal mio flashback, la sua proposta ha rallegrato tutti, che decisi e allegri, hanno optato per un'uscita di comitiva come i vecchi tempi.
La serata scorre tranquilla tra birre, cocktail, calici di vino, risate e sigarette. Sembriamo ritornati quelli di sempre, oltre Vittorio dall'estero sono rientrati anche Diego, Gianluca e Mattia. Tutti raccontano ai rientrati del nostro semestre, e loro rispondono con aneddoti delle esperienze di questi mesi.
"Gine stiamo andando via, tu torni con Luca?"
"Si raga ci vediamo domani, buonanotte."
Parcheggiamo la macchina sotto il residence pronti per salire nelle nostre stanze. Luca e Vittorio fumano l'ultima sigaretta, Mattia è al telefono, e mia cugina nonché coinquilina, Alissa, mi guarda con occhi stanchi aspettando un mio cenno per ritirarsi.
"Beh, io salgo, stiamo distrutte, buonanotte", dico cercando Vittorio con gli occhi.
"Buonanotte Gine, a domani." Risponde, con un mezzo sorriso aspirando l 'ultimo tiro della malboro gold.
E mentre tutti salutano tutti, io e Alissa iniziamo a salire, entriamo in camera, mettiamo il pigiama e ci stendiamo sul letto.
"Stasera mi ha detto che gli sono mancata. Perché se realmente così fosse non mi ha cercata? Sarebbe stato tutto più facile. "
"L 'ha detto anche a me, penso che un po' tutti gli siamo mancati. Non iniziare a flasharti. Hai sofferto tanto, lascialo stare sai com'è lui sa dire le cose giuste alle persone giuste fottendosene però dei loro sentimenti. Ora riposa che oggi è stata una giornata intensa, ne riparliamo domani. "
"Vabbè. Buonanotte. "
Chiudiamo la luce, mi sistemo sotto le coperte e inizio a pensarlo intensamente, a quando l 'ho rivisto, a quando l ho salutato, alla sua risata, ai suoi e occhi, ea quel suo "mi sei mancata".
Sapessi tu quanto sei mancato a me.
E proprio quando Morfeo sembrava arrivare, sento vibrare qualcosa sul comodino, mi giro e leggo sul display un messaggio.
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RITORNI (IN) ASPETTATI
RomanceGinevra e Vittorio si sono conosciuti 3 anni in un Università fuori sede. Quasi da subito s'innamorano, o almeno è ciò che pensa lei. Ma quando Vittorio parte per Siviglia per uno stage di 4 mesi, si rende conto che non era tutto oro ciò che pensav...