Capitolo 3

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Le mie urla svegliano sia Claire che corre in camera a portarmi le gocce per calmarmi che Rebecca
"Ancora?" Mi chiede la mia migliore amica.

"Non sapevo come dirtelo non volevo farti preoccupare ancora, scusami"
"Tranquilla è tutto apposto, torniamo a dormire" mi da un bacio sulla guancia "vieni qui" aggiunge allargando le braccia, metto la testa sul suo petto e ci addormentiamo abbracciate.
Al mattino facciamo colazione poi Rebecca si prepara e torna a casa, ogni domenica la sua famiglia si riunisce per pranzo quindi non le chiedo di restare.
Sono le 15:30 decido di prendere il mio zaino e di andare alla quercia, saluto Claire ed inizio a pedalare verso il maneggio.
Arrivata mi siedo al mio solito posto e subito noto un cavallo mai visto prima, è un sauro, molto alto ed elegante, decido di disegnarlo.
Sono passate un paio d'ore ho quasi completato il disegno, mi mancano gli ultimi dettagli ma un ragazzo porta via il cavallo. Credo sia il padrone perché il cavallo gli è letteralmente corso contro quando il ragazzo ha pronunciato il suo nome, Chase se ho sentito bene.
Mi concentro sul disegno per ricordare gli ultimi dettagli, "Hey ma quello è il mio cavallo" mi spavento, il ragazzo si avvicina "quello è il mio cavallo" ripete, questa volta con aria più interrogativa "beh se il cavallo sauro che prima era nel paddok è tuo, allora si, questo è il tuo cavallo" prende il foglio dalle mie mani "questo ora è mio" lo riprendo "no è il mio disegno"
"bene allora vorrà dire che me ne farai un altro uguale" e va via. Ma quanta presunzione, se me lo avesse chiesto con modi diversi glielo avrei pure fatto ma se me lo impone se lo può sognare.
Si sono fatte le 18, decido di tornare a casa.
Entro, saluto Claire e corro in camera per appendere anche questo disegno, ormai ho le pareti piene dei miei disegni.
Chiamo Rebecca e le racconto del mio incontro con quel ragazzo arrogante "probabilmente dovresti farglielo il disegno, ma per vedere la sua reazione" mi consiglia la mia migliore amica ed io come al solito le do retta quindi subito mi metto all'opera e nel giro di 40 minuti ho due disegni perfettamente identici.
Scendo giù per cenare, Claire mi ha preparato le patate al forno, mangiamo e vado a fare una doccia rilassante, non faccio altro che pensare a quel ragazzo, devo dargli il disegno il prima possibile così da non pensarci più.

È lunedì mattina e questo vuol dire solo una cosa, scuola.
Cerco di essere il più veloce possibile e dopo una doccia lego i capelli in una coda di cavallo indosso dei jeans neri, una semplice t-shirt verde con le Jordan abbinate, arrivo fuori scuola e come sempre c'è Rebecca lì ad aspettarmi, entriamo e prima ora compito di tedesco, ci guardiamo negli occhi ridendo.
La giornata per il resto passa molto normalmente, dopo pranzo studio per 1 oretta e poi come al mio solito mi dirigo verso ormai la mia seconda casa.
Arrivo e vedo qualcuno seduto al mio posto, indossa una felpa con cappuccio quindi non lo vedo in faccia "scusami ti serve qualcosa?"

<<spazio autrice>>
Fatemi sapere con un commentino cosa ne pensate della storia 👉🏻👈🏻🥺
Chi sarà mai il ragazzo seduto sotto la quercia? E soprattutto, cosa vorrà mai da Aurora?

Quercia bianca *Matt Harnacke* Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora