"Un ultima domanda, certi giornalisti dicono che lei è a capo di un'organizzazione mafiosa?" Siamo in un enorme salotto con poltrone in pelle di chissa quale animale, librerie e altre bigiotterie in stile vittoriano. Su due di quelle poltrone siedono una giornalista con un volto vagamente inespressivo ed una voce con una lieve intonazione umana; in fronte alla donna siede un uomo sulla sessantina: il volto segnato dall'età e dal fumo del sigaro che lo ha portato ad avere un impianto per epurare l'aria che respira. Quell'uomo è il discendente di Ntony Zucco , e come il suo antenato la mafia ce l'ha nel sangue ma sa anche come nasconderla. "Io a capo di un' organizzazione mafiosa? Signorina io ho altro di cui occuparmi e poi sono un uomo di rispetto io non mi abbasso a certi livelli" Così risponde l'uomo con un sorriso beffardo, muovendo le mani in aria creando delle lunghe fila di fumo. "Non lo metto in dubbio signor zucco, quello che io vorrei sapere è un po la sua storia. Come è arrivata qui la sua famiglia?" Gli fa la donna e lui dopo aver espulso dal filtro della gola una grossa nuvola di fumo le risponde " La mia famiglia aveva già radici qua in america, erano tutti arrivati qui dal 1894, quando o miei antenati sbarcarono a Ellis Island; fu un brutto periodo per loro ma tutto filava liscio. Finché nel terzo millennio non arrivò uno strano virus" L'uomo si prese una pausa, inspira poi espira e riprende dicendo "Quel virus, unito ad un presidente dalla lingua troppo sciolta scatenrono la terza guerra mondiale. Prima di morire mio bis-nonno mi raccontò che lui e tutti gli americani, mentre il mondo veniva messo a ferro e fuoco, vennero ibernati in delle grosse camere chiamate culle. In quelle culle ogni bisogno del corpo ibernato veniva soddisfatto, e dinita la guerra quella generazione si ritrovò con un mondo da riscostruire per le generazioni future; la nostra generazione" Concluse l'uomo indicandosi con il pollice, subito dopo prima ancora che la donna potesse alzarsi, si apre la grossa porta del salotto. Entrambi si girano veso l'uscio che si apre: ne spunta un'altra donna quasi più umana della giornalista "Oh non avete ancora finito?" Domanda con tono di sottomissione quasi anituale "No, vieni pure Jane" Dalle poltrone in pelle i due si alzano e mentre Jane entra nella stanza l'uomo e la giornalista si stringono la mano. "Ah, è finita finalmente cazzo. Non li sopporto quei modelli sono troppo finiti" Dice in un modo molto più libero il signor Zucco e jane avvicinandosi alla finestra essieme a lui gli risponde "È vero, le varie migliorie su quel modello non li hanno di certo migliorato. È ora capo" Gli dice poi dando all'uomo un vitreo bicchiere riempito si acqua con dentro una pastiglia. Lui la beve tutta in un sorso e dopo uno strano gemito alla fine, ritorna a fissare il tramonto su New York. "Cosa la preoccupa capo?" Gli domanda Jane e lui le rispinde "Questa città, appartiene alla mia famiglia da 3 millenni, e ora quei giapponesi me la vogliono togliere, maledetti bastardi!" Detto questo il signor Zucco si calma "Scusami Jane, non volevo offerderti, so che provieni da una fabbrica di Kyoto" "Credo di capirla capo, ma le porto buone notizie" Nel mentre gli mostra un tablet su cui vengono proiettate delle immagini "Ho trovato i migliori killer che mi aveta chiesto." "Bene, illustrameli Jane" Le fa tutto compiaciuto l'uomo "La prima: Rebeca Cruz, ricercata per omicidi, traffico di armi,chip,organi, e droga antica ( viene chiamata cosi perché nel 4076 la droga viene iniettata tramite dei chip che la contengono, dato che quasi tutta la popolazione ha un cervello cybertronico per le comunicazioni ) È a capo dei "Brazos dorados" una banda di Los Angeles; abile con armi da fuoco e non. Le seconda:vero nome sconosciuto, i servizi speciali giapponesi la chiamano Koware yasui, ricercata per hacking,omicidi di miliatri e politici, e possibili stragi. Lavora sola ed è il migliore haker sulla piazza" "Lo sapevo che erano 16 miloni spesi bene i tuoi Jane" Le rispinde Zucco "Grazie capo, ho già mandato degli uomini a prelevarle dovrebbero essere qui tra due giorni alle 23:00"
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NOT A NORMAL MAFIA'S STORY
Science FictionNew York, IVmilennio d.C. Due bande mafiose si scontrano per dominare la città