"Hai sentito parlare dello studio 'micro human'? quello famoso apparso in tv qualche settimana fa!" disse Gloria "Sisi, ho sentito le mie colleghe in università che parlavano di sti cosetti che ubbidiscono a tutto, carini e coccolosi, ma sinceramente, non penso proprio che esista un'azienda che produca e venda gnometti!" rispose a tono Donatella. Da qualche giorno, nel lombardo, si era diffusa la 'novità' di questo studio, in cui appunto vendono questi 'micro umani', da cui deriva il nome dell'azienda. Non se ne conoscono le ragioni, ma sembra che a molti piaccia la novità, e non è strano sentirne parlare tra amici.
Dicono che circa 10 anni fa, una ragazzina di origini lombarde, fosse iscritta alla scuola chimico-biologica della zona, stesse sperimentando la struttura molecolare di oggetti ed essere viventi, per comprende se fosse possibile modificarne gli spazi e le dimensioni.
A quanto sembra, c'è anche riuscita. "Beh, che dici di andare a vedere? Non ci costa nulla! del resto si trova Cinisello, dista solo a 6 fermate di metro da dove siamo noi!" propose a quel punto Gloria. "Mmmmh, va bene dai, ma al ritorno ci fermiamo a prendere un gelato, ci stai?" "Affare fatto!". Gloria e Donatella si alzarono dal letto ed iniziarono a prepararsi, Gloria andò in bagno a lavarsi i denti, mentre Donatella, calzò le sue Converse n°39, rigorosamente aperte e larghe e senza calzini, dato che era ormai la fine di agosto e faceva un caldo fuori dal comune. Indossavano entrambe dei pantaloncini, Gloria da calcetto neri Adidas, e Donatella semplici jeans, sopra troviamo 2 top sportivi, Gloria nero e Donatella rosa a strisce bianche, mentre ai piedi, Gloria indossa delle infradito da spiaggia, n°37.
Uscirono da casa, chiudendosi la porta alle spalle, e discendendo le scale del palazzo, con il suono rimbombante delle ciabatte che sbattevano contro il tallone di Gloria, mentre ognuna era intenta a rispondere ai vari sms sul proprio cellulare. Aprirono il portone, e intrapresero il vialone sotto al palazzo, circa 5 minuti a piedi e sarebbero giunti all'entrata della metropolitana. Chiacchieravano del più e del meno, alternando lo sguardo sui loro cellulari, quando passarono davanti ad un parco giochi stracolmo di bambini, tutti a casa da scuola, intendi a divertirsi negli ultimi giorni di vacanze. Stavano percorrendo la cosiddetta 'zona fresca', che consisteva nella parte della strada ricoperta dall'ombra degli alberi, quando ad un tratto, si sentì uno scricchiolio sinistro, Gloria si girò di scatto e fissò Donatella intensamente, che di rimando la guardò, facendo una smorfia nervosa, e puntando gli occhi verso il cielo.
"Oh, ma guarda che è assurdo! Ma ogni volta che percorriamo nella zona fresca, devo sempre trovare la lumaca suicida?? guarda qua che schifo, ste scarpe stamattina le ho comprate che già si son sporcate tutte sotto con la bava di quello schifo di lumaca!!" disse Donatella furibonda "ahahahahahahahahah ma guarda, io direi più poverina!" rispose Gloria. "poverina un tubo, loro sono animali inutili, fatti solo per essere calpestati quando noi persone superiori non li notiamo! 70 euro di converse non me li ha pagati lei, porca miseria!" imprecò tantissimo, nemmeno fosse successo di chissà che di grave per lei, quindi si accese una sigaretta per calmare il nervoso, per poi ricominciare a camminare. Arrivarono all'entrata della metropolitana, ed iniziarono a scendere le scale, dirigendosi alla direzione 'Cinisello Balsamo'.
Salirono in metro, dopo aver acquistato il biglietto, e si sedettero sulle seggioline poste ai lati. Si pensava al futuro, al progresso, al 'teletrasporto', ed invece, nel 2022 le cose non erano molto cambiate, le metro erano più veloci e più spaziose, certo, ma rimanevano comunque metropolitane. Anche le automobili, secondo il film 'Ritorno al Futuro', avrebbero volato, ed invece, sono sempre con 4 gomme a terra, a parte qualche miglioria estetica. Il viaggio procedeva tranquillo, come in una normale giornata di fine Agosto, a dispetto del solito però, essendo le 15 circa di un martedì, la metropolitana non era molto affollata, ci si stava comodamente seduti e vi era anche qualche posto libero. Vi era tutta via un gran via vai di gente, chi solo per una fermata, chi invece era già li da quando erano entrate loro, ma era del resto la normale routine.
Il caldo picchiava, con il surriscaldamento globale si raggiungevano picchi anche di 38 gradi, e in metropolitana, nonostante l'aria condizionata, il caldo si sentiva, ed anche bene. Per non parlare dei cattivi odori, derivanti da gente che possiede una scarsissima igiene personale. Erano a circa 3 fermate, sguardi sempre fissi sui cellulari, ogni tanto qualche 'pettegolezzo', solito dei viaggi, nell'attesa dell'arrivo. Giunsero a destinazione, si alzarono e si diressero alle porte scorrevoli del loro vagoncino, che si aprirono non appena la metropolitana si fermò completamente. attesero l'entrata di tutti i passeggeri, in modo tale da non fare confusione nella fase di 'entrata/uscita', quando Gloria notò una ragazzina di circa 13/14 anni, con in mano una scatolina grande quando un pacchetto di sigarette da 10, tutta bianca, con un omino in stile 'omino bianco' impresso sulla parte frontale, che veniva agitata a destra a sinistra, nella mano della ragazzina sorridente, tenuta per mano dalla madre.
Non ci fece caso, passò fuori dalla porta insieme all'amica, dirigendosi alle scale mobili per giungere allo scanner di uscita. Risalirono le scale e si trovarono nuovamente in strada, e si guardarono in giro per capire che direzione prendere. "Allooooooora, in teoria, via Tommaso Tedeschini, dovrebbe essere la in fondo a sinistra, secondo la cartina..in questa zona non ci sono mai stata" disse Gloria guardando l'amica, che rimase sorpresa "via Tedeschini hai detto? ci sono stata, li vicino c'è anche un super mercato dove andavo con i miei a fare la spesa, saranno un paio d'anni che non vado, ma ricordo benissimo la strada, è in fondo a destra, non a sinistra, se no andiamo in via Romolo Quaglino" disse Donatella, sentendosi un navigatore satellitare super efficiente "Eh grazie, io a parte per l'università in Bicocca, non è che vado in giro per tutti i quartieri di milanesi ahahahah" rispose allegramente Gloria. Quindi, le 2 si rimisero in cammino, giungendo all'imbocco di via Tedeschini, cercando il civico 218, che si trovava sul lato opposto della strada. Attraversarono, e dopo un paio di minuti, giunsero a destinazione. Trovarono un negozio che in esposizione era tipo un tabaccaio, ma molto più grande, con vari vestiti in tagli minuscole, trasportini che sembravano a misura di topo, collanine e tanti aggeggini simpatici.
Notarono l'insegna affissa sulla porta d'entrata, mostrava una ragazza sui 16 anni, seduta, con uno sguardo solare e sorridente, che faceva segno di vittoria con le dita, che se ne stava con i piedi incrociati sul tavolo, di fronte alle piante dei piedi, si trovava quest'omino, di circa 3/4 centimetri, intento a farle un massaggio. Si guardarono con uno sguardo stranito, non sapevano se fossero capitati in un negozio di giocattoli per bambini o che altro. Varcarono la soglia, e si trovarono davanti alla commessa, una ragazza con le treccine, sui 25 anni "Buon pomeriggio, io sono Maria e vi do un caloroso benvenuto da Micro Human, siete tesserate?" chiese con educazione, mostrando un sorriso smagliante. "Buongiorno a lei, no noi siamo nuove, ci siamo recate qui per comprendere di cosa si tratti, abbiamo visto lo spot in televisione e sembrava un posto simpatico" disse educatamente Gloria, sorridendo di rimando. "Ah, allora rinnovo il mio benvenuto, prima di procedere a tesserarvi, permettetemi di invitarvi nella sala proiezioni, li tutti i giorni alle 16 trasmettiamo un cortometraggio di circa 30 minuti sulla storia del nostro negozio, così saprete meglio di cosa si tratta, conoscerete la storia della Dottoressa Orzio, e saprete con certezza, se vorrete provare i nostri prodotti e se vorrete tesserarvi come clienti fisse, dato che al momento siamo l'unico negozio al mondo ad avere tale tecnologia. Prego, da questa parte" disse la commessa sorridendo. Presero l'ascensore, e si diressero nella sala di proiezione, dove altre ragazze, coppie etc. erano in attesa dell'inizio. Si sedettero comodamente sulle rosse poltroncine, la luce era soffusa, e da sotto le poltroncine fuoriusciva una luce prodotta da un led color verde menta. La luce si spense, e si attivò l'enorme display, il corto stava per iniziare.
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Amore di papà
Teen FictionGiovane studentessa che sogna di diventare una scienziata, il suo progetto riuscirà a portarla alla realizzazione del suo sogno?