Capitolo 1

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Lo schermo si illuminò, il corto stava iniziando citando il produttore e lo sceneggiatore.

Inquadrarono una scuola, sull'insegna era affisso il logo di un istituto professionale chimico biologico, la scuola frequentata da colei che ai tempi era una giovane studentessa, la Dott.ssa Ambra Orzio.

Erano le 13.10 e i ragazzi stavano uscendo da scuola, così come Ambra, che con fare fiacco si dirigeva verso la Fiat Palio di suo padre.

Era stanca, nell'ultima ora fece lezione di educazione fisica, non era troppo portata per quello, si limitava a dare una mano nella squadra di pallavolo, ma lei da studentessa modello era molto più brava in altre materie.

Era ormai alla fine del 3 anno, mancavano pochi giorni alla fine della scuola e si stava molto dedicando alla tesina per l'esame di qualifica, aveva un progetto in testa che stava sviluppando assieme alla sua insegnante di biologia, e se tutto sarebbe andato per il verso giusto, avrebbe potuto esporlo all'esame di metà luglio.

Ambra, una ragazza molto carina, alta 1.63, per nulla snob e non molto attratta dalle serate in locali per tipi "cool", di fatti stava giungendo verso la vettura del padre vestita con una tuta dell'Adidas, un paio di converse mezze usurate numero 38, e una maglietta 2 volte la sua taglia del gruppo AC/DC.

Aprì lo sportello posteriore dell'auto, lanciando in malo modo lo zaino sui sedili posteriori, poi salì davanti, sedendosi e mettendo le suole delle sue converse sul bordo del cruscotto "oggi sono veramente stanchissima, non vedo l'ora di mangiare e farmi una doccia!" disse, parlando più con se stessa che con il padre.

"Tesoro, io avrei appena lavato la macchina e con i piedi li me.." "eddai pà, sono stanca! non posso nemmeno mettere i piedi li adesso? sempre che ti lamenti.." "hai ragione amore di papà, stai pure comoda, dopo lo pulisco di nuovo.." rispose il padre, con voce sottomessa.

Il padre della giovane, di nome Cristiano, era un uomo di 47 anni, il classico uomo che viene tenuto solo perché fa un buon lavoro e porta casa un buono stipendio, concedendo a moglie e figlia una vita lussuosa. Si indebitò di brutto all'età di circa 33 anni, un paio d'anni dopo la nascita di Ambra, quando la moglie lo convinse ad acquistare un villone da 450 mq con ben 15 stanze, 4 box, e un giardino enorme con piscina.

Fortunatamente ormai era agli sgoccioli del mutuo, il suo buon lavoro gli aveva concesso di pagare circa 2 milioni e mezzo al mese la rata, facendo si che i restanti 2 milioni restassero in casa, per consentire alla moglie di fare la spesa, pagare le bollette.....e farsi belle vacanze con la figlia.

Cristiano guidava un camion della spazzatura, ai tempi era una delle pochissime aziende nella sua zona e coprivano una vastissima area, poi, grazie alle varie patenti di cui disponeva, conseguite al militare, era in grado di prendere varie maggiorazioni, oltre agli straordinari che era costretto a fare per garantire un alto tenore di vita alla sua famiglia.

La macchina partì, direzione casa, dove ad attenderli, c'era Antonietta, moglie di Cristiano e madre di Ambra, che a causa di un impegno al pomeriggio, aveva già pranzato.

Attendeva che la porta automatica di uno dei box si aprisse, prima di salire a bordo del suo Land Rover e andarsene verso il suo impegno. Ambra tolse i piedi dal cruscotto e scese dalla macchina, sbattendo lo sportello, mentre il povero cristiano ingoiò il rospo, recuperando lo zaino della figlia e dirigendosi in casa a sua volta.

Non l'attendeva nemmeno per mangiare, lei si era già tolta le scarpe e i pantaloni della tuta, rimanendo in pantaloncini (anch'essi Adidas) e calzette, dondolandosi sulla sedia, con i piedi sul tavolo, intenta a mangiare un piatto di pasta guardando la tv.

Cristiano si sedette a tavola , iniziando a mangiare, con i bei piedoni della figlia proprio sotto al naso, dopo 4 forchettate, decise di andare a mangiare sul divano. "Mamma mia come sei schizzinoso pà, quando ero più piccola non mi dicevi nulla...se ti da fastidio li tolgo!" "No amore di papà, stai pure comoda..è solo che sei sudata e l'odore sai...non è proprio di muschio bianco" disse facendo un risolino, mentre Ambra, lo guardò con sufficienza, per poi ritornare con gli occhi alla tv.

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