Lando guarda suo padre. -E se non gli piacessi?- chiede preoccupato mentre mette le mani sulle gambe. Adam sorride. -È statisticamente impossibile! Almeno ad una persona devi piacere.- dice prendendogli la mano. Lando alza gli occhi al cielo prima di scendere. Una ragazza lo guarda prima di arrossire e cercando di coprire la felpa. Lando sorride e si avvicina. -Scusami. Io non l'avrei messa se avessi saputo del tuo arrivo. Potresti sentirti in soggezione.- dice. Lando sorride. -È solo una felpa. Lando Norris.- si presenta. La ragazza lo guarda e sorride. -Madison Collins.- gli stringe la mano. Lando la guarda, ha una ferita che sta sanguinando. -Dovresti mettere dei punti.- dice il signor Norris avvicinandosi ai due. Madison abbassa lo sguardo. -È solo un taglio superficiale, guarirà presto.- sorride ad entrambi. -Lando è stato un piacere parlare con te, ci vediamo nei corridoi. Signor Norris, un piacere averla incontrata.- dice prima di andarsene. Adam mette un braccio intorno alle spalle del figlio. -Andiamo o farai tardi.- dice.
-Vieni entra.- dice Lando correndo in cucina. -Permesso.- dice entrando in cucina. Lando bacia la guancia della madre e poi quella del padre. -Mamma, papà lei è Madison.- presenta la ragazza. -Dobbiamo fare un progetto di storia insieme.- dice imbarazzata. -Rimani a cena?- chiede sorridente la signora Norris. -Devo tornare a casa. Mio padre è solo. È stata molto gentile, grazie mille.- dice. -Cisca e Flo ancora non sono tornate?- chiede Lando prendendo dal frigo due bottigliette d'acqua. Madison osserva la scena e sospira interiormente. -Andiamo a studiare.- dice salendo le scale. Madison lo segue. -Wow.- dice entrando nella camera. -Sei uguale, sei solo cresciuto un po'.- dice ridendo mentre guarda delle foto. -Neanche più di tanto.- dice Alex entrando. George e Alex si buttano sul letto ridendo. Madison arrossisce. -Veniamo sempre qui il mercoledì e il venerdì.- dice George ridendo. -Vi avevo detto che dovevo studiare.- si lamenta Lando. -Ma non hai specificato con una ragazza.- dice Alex. -Alex e George.- li presenta Lando alzando gli occhi al cielo. -Madison.- stringe la mano ad entrambi.
-Devo tornare a casa.- dice Madison sbadigliando. -Sono quasi le sei. Rimani a cena.- dice Alex. -Cosa? Quasi le sei?! Dovrei essere a casa a quest'ora.- dice preoccupata. -Ti accompagno io, guido veloce.- dice Alex. Madison lo guarda titubante. -George è migliore. Guida veloce e rispetta le leggi.- dice Lando. -Andiamo.- dice George.
-Sono qui.- dice guardando il padre sulla veranda con un bicchiere pieno. -Andate via appena scendo.- dice Madison guardando fuori dal finestrino. Lando la guarda preoccupato. -Non fate domande.- dice scendendo. George si ferma qualche secondo. -George.- dice Alex. -Va via, lo ha chiesto lei.- aggiunge. Il padre di Madison la guarda. -Cosa hai fatto fino a quest'ora?- chiede bevendo il suo bicchiere. -Un progetto di storia.- dice guardandolo. Le tira i capelli. -Dimmi la verità, stronza.- dice. Madison inizia a piangere. -È la verità papà.- duce piangendo. Lando si asciuga una lacrima mentre George parte. -Con quale coraggio la picchia?!- chiede con i occhi chiusi.
-Hey Mad.- dice Lando sorridendole. Madison gli sorride. Ha un taglio sul labbro. -Che hai fatto?- chiede, ma sa la risposta. -Sono sbadata.- dice ridendo. -Finiamo in progetto di storia?- chiede prendendo il libro. -Ho una lezione con un tutor di fisica adesso, ma oggi pomeriggio sono assolutamente libero per te. Senza neanche quei due.- dice ridendo. -Sono simpatici.- dice ridendo. -E troppo vicini alle mie sorelle.- dice andandosene. Mad scoppia a ridere e scuote la testa.
-Lando puoi scendere e lasciarmi solo con Mad un attimo?- chiede il signor Norris. Lando guarda Madison, lei lo guarda confuso. -Okay.- dice scendendo. -Vieni avanti, così parliamo faccia a faccia.- dice.
-Lando mi ha raccontato un paio di cose.- dice guardandola. Madison scoppia a piangere. -Non ce la faccio più signor Norris. Mancano centosedici giorni al mio diciottesimo compleanno li conto da troppo tempo.- dice asciugandosi le lacrime. -Da quanto vanno avanti?- chiede. -Da tre anni.- dice. Adam spalanca gli occhi. Si alza la manica del braccio e fa vedere una fasciatura. -Mi ha rotto una bottiglia sul braccio ieri.- dice guardandola. -Non posso denunciare! Chissà in quale casa famiglia arriverei.- dice abbassando lo sguardo. -Nessuna casa famiglia. Ci siamo noi.- dice Adam guardandola.
