THE GOLDEN CAGE

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- Maman? Qu'est-il arrivè à papa? - chiese preoccupata la ragazza alla madre che era al telefono con lei in lacrime
- mon chéri... Alberto est mort... Maintenant la reine c'est toi - e dopo queste parole  Charlene chiuse la chiamata lasciando Francesca senza parole.

Passarono solo 10 minuti quando Raissa e Viola si avvicinarono ma a lei sembrarono ore
-che cosa è successo, Francesca? - domandó la prima mentre la seconda le massaggiava le spalle
- papà è morto, ha avuto un infarto ed è morto sul colpo. Tra due giorni devo tornare a casa per l'incoronazione e dopo tornare qui a finire questa amicizia politica - la ragazza si voltó e le due amiche  fecero un piccolo inchino alla nuova sovrana del principato di Monaco.

Era da parecchi minuti che la principessa non si faceva vedere e tutti nella sala la stavano attendendo per capire cosa fosse successo. Giuseppe continuava a guardare il suo orologio e la porta in modo ossessivo tanto che Rocco gli dette una pacca sulla spalla
-va tutto bene? Ti vedo molto preoccupato per la principessa- disse ridacchiando sotto i baffi. Giuseppe stava per rispondergli quando la porta si aprì ed entró la principessa con le sue due amiche al seguito. Tutti videro gli occhi gonfi e rossi della ragazza che si avvicinó a Mattarella ma non si sedette, al contrario rimase in piedi e guardó tutti i presenti in sala
- signori, non faró giri di parole. Purtroppo questa sera il Principe regnante Alberto II di Monaco, ci ha lasciati - una lacrima bagnó una guancia e la ragazza subito la tiró via con una mano
- chiedo scusa per le mie pessime condizioni, temo che il mio volto assomigli a quello di un panda con tutto il trucco sbavato - disse ridendo e molti politici riservo con lei. E questo le dette nuova forza per continuare il discorso
- domani devo partire per tornare a Monaco a dare l'ultimo saluto a mio padre e prepararmi per la mia incoronazione ma ci rivedremo presto per poter sancire un' amicizia politica tra Monaco e l'Italia. Questa è una promessa, Presidente - disse Francesca mentre stringeva la mano di Mattarella che gli fece un piccolo inchino.
Raissa si avvicinó alla principessa e fece un annuncio molto importante
-Signori Onorevoli, è con sommo onore che vi presento la Principessa Francesca Cassandra Grimaldi, sovrana regnante del principato di Monaco - tutti si inchinarono mentre la principessa chinó il capo in segno di gratitudine e dopo insieme alle sue amiche si congedó nelle sue stanze.

-quindi? È pronto il rapporto per domani? - domandó Rocco sfogliando il plico che il presidente avrebbe dovuto leggere il giorno dopo. Ma Giuseppe non lo stava ascoltando, ripensava a quel bacio di quel pomeriggio. Il tocco delicato e morbido delle labbra della ragazza e tutte le provocazioni che si erano lanciati in quei giorni gli procurarono un cavallo dei pantaloni troppo stretto. E più ci pensava più la situazione peggiorava.
-Rocco? Se lasciassi tutto e me ne andassi via dal Italia... -
-non puoi Giusè, è una principessa e ora ha un paese da governare... Per quanto sia una bellissima giovane donna è pur sempre una reale a capo di un Principato. Anche volendo tu sei solo un... Conte? - domandó Rocco prendendolo in giro e funzionó perché il presidente scoppió a ridere per quella battuta stupida.
Passó qualche minuto prima che i due uomini tornarono seri
-si ma... -
-cosa? Lo sai che a me puoi dire tutto Giuseppe, ovviamente non concordo su questa tua decisione ma se lei è la donna giusta per te buttati. Certo la distanza è il ceto sociale saranno un problema ma se a te non interessa non interessa nemmeno a me. Solo chiudi la storia con Olivia prima di fare altri passi - il presidente annuì e prese tutti i documenti che gli sarebbero serviti. Salutó Rocco e finalmente si avvió nei suoi alloggi.

Angolo Autrice:
Ero indecisa se mettere questa parte oppure no ma alla fine ho fatto crescere la principessa e ora si trova a governare un paese. Specifico che non ho nulla contro Monaco e nemmeno con i suoi regnanti anzi gli auguro di vivere il più a lungo possibile, detto ció buona lettura!