Capitolo 2

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In questa città le buone maniere non sono presenti? Credo che le buone maniere non esistano in questa persona...si l'individuo che mi ha spintonata per prendere il Taxi è lo stesso che si è preso la mia valigia. 

"Di nuovo tu ?" domanda guardandomi 

"In realtà ho preso il taxi per prima, è lei gentile signore  mi ha assaltata" dico io furiosa

"Si ok, ho fretta prendine un altro" sale sull'auto senza nemmeno sentire quello che ho da dire. 

Faccio il terzo dito nella speranza che lo veda....o forse vorrei che non lo vedesse, mi sentirei più tranquilla con me stessa. 

Tiro fuori il cellulare e fisso lo schermo per svariati minuti, gli scrivo? Magari infondo si preoccupa...o forse no. Vivere in bilico è come non vivere, è come vivere senza respirare. Cammini, percepisci le cose attorno, inspiri ed espiri aria ma solo per necessità, non senti realmente l'aria riempirti i polmoni perché forse quello che vorresti è che essa ai polmoni non ci arrivasse, è come la solita notte prima di addormentarti, rifletti a lungo a tutte le avversità della vita e poi chiudi gli occhi nella speranza di non aprirli più. 

"Si mamma sono appena arrivata, si tranquilla tutto bene, sii ti faccio sapere, a stasera" sento una voce di una giovane ragazza alle mie spalle, seguito da un sonoro sbuffo. 

Faccio un respiro profondo e rimetto il telefono nella tasca, se si preoccupasse per la mia integrità mi scriverebbe lui no ? sono incredibili le diversità che ci sono in questo mondo, c'è chi si lamenta poiché tartassati di preoccupazioni da parte dei genitori, e chi darebbe di tutto per un semplice 'come stai?', ma correre dietro ad un persona che non ti vuole è come aggrapparti sugli specchi, e non si tratta di orgoglio, davvero non è quello, si tratta di farsi male da soli dopo l'ennesima indifferenza. 

Prendo un taxi e finalmente dopo 20 minuti di viaggio e 10 di traffico arrivo all'appartamento che mi accoglierà per i prossimi 2 anni (minimo). 

La signora Brickes è stata gentilissima, mi ha aspettata fuori e condotta in casa spiegandomi come funzionasse il tutto. 900 dollari ogni fine mese, le bollette le pago da sola e niente casino, se no mi buttano fuori, beh di questo possono anche non preoccuparsi. Nonostante non sia un appartamento di lusso, la camera da letto è piccola, fatto da un letto singolo e un piccolo comodino, il salotto composto da un divano malandato è unito alla cucina, arredato con un piccolo frigorifero come quello dei hotel, dei fornelli e un microonde, ottimo direi no? Tralasciando tutti questi dettagli non mi posso lamentare, per essere a New York è abbastanza a poco prezzo. Adesso l'unica cosa di cui avrei bisogno sono degli alimenti per cucinare e una bottiglia di vino rosso, devo pur sempre festeggiare l'inizio di una nuova vita no? 

Per fortuna la strada da percorrere non è stata molta, la signora Brickes mi ha subito informata c dietro l'angolo si trova un 24 ore che ha tutto il necessario, e pure a basso prezzo. 

***

Mi sembra di aver preso tutto quello di cui avevo bisogno, ah no, una cosa si che mi manca.....il vino! 

"ti consiglierei  l'Arenada, è un ottimo vino per accompagnare la carne bianca" una voce maschile si intromette alle mie spalle, giro appena appena la testa senza mostrare tutto il viso e davanti mi ritrovo un giovane ragazzo su 20 o 21 anni, sicuramente sarà un mio coetaneo. Si tratta di un ragazzo molto alto, avrà almeno 20 centimetri in più di me. Ha i capelli biondi cenere e gli occhi di un blu scuro come il cielo serale , la mandibola è alquanto squadrata, ben delineata e con un angolo pronunciato. Insomma il sogno di ogni ragazzina, ma non il mio....ho smesso di fare sogni sul principe azzurro. 

"cosa scusa?" domando io 

"la carne di pollo si degusta molto bene con un rosso di medio corpo, come l'Arenada, la Sardegna produce ottimi vini sai?" risponde lui alludendo al petto di pollo visto nel mio carello. 

"oh, grazie" dico semplicemente, mi volto, prendo il vino e mi dirigo verso la cassa. 

Quando ti senti diverso da tutti e non adatto alla società, la solitudine diventa il tuo miglior amico. Tendi a chiuderti in te stesso senza mostrare la tua vera faccia, io nel verso senso della parola...tanto che se potessi toglierei tutti gli specchi dalla casa, vedere il mio riflesso è come una pugnalata al cuore che fa così male da sembrare soffocante. 

"Perdonami, non volevo essere inopportuno" a parlare è lo stesso ragazzo di prima. 

"non fa niente" rispondo dandogli le spalle, mentre la fila diventa sempre più piccola. 

"sei nuova qua ?" non rispondo, mi limito ad aspettare tranquillamente il mio turno "solitaria e silenziosa, sei decisamente nuova" 

"si" rispondo voltandomi dopo che la pazienza ha cominciato ad abbandonarmi, è così difficile comprendere quando una persona preferisce stare da sola?

"Federico piacere" dice tendendomi la mano, italiano? non lo avrei mai detto dall'accento...

"Clarice" gliela stringo. Non ha fatto nessuna smorfia a vedere la mia faccia, e non si è nemmeno sorpreso, davvero non se ne sarà accorto? 

"signorina, ha intenzione di pagare o no? non ci faccia perdere tempo" la gentilissima cassiera mi fa ritornare dai miei pensieri 

***

Mentre gli involtini di pollo si cucinano, ne approfitto per fare una doccia rilassante, ne sento proprio la necessità dopo questa lunga giornata.

 Faccio scivolare i vestiti a terra e sento un'immediata liberazione, come se mi fossi tolta un peso di dosso, vorrei poter togliere anche tutti i pensieri dalla mia mente, ma l'unica cosa di cui posso liberarmi sono gli indumenti che coprono le cicatrici. 

Non appena l'acqua si riscalda quel poco che il boiler è in grado di riscaldare, poggio il piede nel box doccia costruito forse quando nacque la regina Elisabetta, più utilizzo le cose in questo appartamento più mi spiego perché costi così poco.  

Il mio momento di pace però, viene interrotto da qualcuno che energicamente suona il campanello, chi mai potrebbe venire a trovare me? mi chiedo mentre rimetto l'intimo e l'accappatoio. 

Sicuramente sarà la signora Brickes, avrà dimenticato di comunicarmi qualcosa. 

Ma grande è stata la mia sorpresa quando davanti agli occhi mi sono ritrovata....


*foto : Federico Galbani.  

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