Foga omicida

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Quei tipi continuarono a minacciarmi e per me, non è la prima volta che le ricevo; uno di loro, stanco del fato che non obbedivo, mi diede un pugno in faccia e l'unico effetto, fu quello di sentir dolore alla mano, oltre a farmi partire gli occhiali e li, non ci ho visto più. Guardando quei alberi, dissi: <Davvero credete di potervi divertire senza conseguenze? Beh ora che vedrete il mio vero aspetto, dovrete morire!> e loro risero pensando che stessi farneticando, poi quando abbassai lo sguardo, rimasero sorpresi dai mei occhi rosso sangue; avvicinandomi a loro, cercai di muoverli a mio comando infatti, uno di loro, quello con il coltello colpii un suo amico dritto alla gola, uccidendolo.

Il ragazzo che accoltello l'altro, rimase completamente sotto shock, non poteva credere di aver fatto un gesto del genere; vedendo il suo amico cadere, il panico aumento e grido dal terrore e, con questo fece cadere il coltello. Il terzo, si avvicino all'altro per cercare di calmarlo, poi il ragazzo urlante alzo il braccio e si giro completamente, in oltre si rupe le ossa, il rumore non fu piacevole; entrambi non seppero cosa fare e cosa stesse succedendo e nel mentre io, mi avvicinai a loro e non smisi di fissarli, infatti il ragazzo con il braccio rotto ad un tratto smise di gridare e poi, si stacco dal corpo e il suo sangue zampillò ovunque.

L'ultimo dei presenti, guardo i corpi senza vita dei suoi complici e, la sua reazione fu la rabbia, infatti girandosi verso di me tento di colpirmi con un pugno, ma l'evitai facilmente e con un calcio dritto al suo stomaco, lo spedii su un albero poi, calpestando un suo amico dissi: <Siete stati così sciocchi a prendere me> e, prendendo un attimo di respiro continuai: <Speravate così tanto che fosse semplice sopraffarmi e divertirvi, beh ora è il mio turno di spassarmela!> e il coltello ormai a terra, si alzò e lo presi. Il ragazzo infuriato, provo ad alzarsi ma, per qualche ragione rimase immobile nella stessa posizione e, quando fui abbastanza vicina, gli conficcai il coltello nell'occhio; per qualche minuto udii le sue grida oltre a rimanere impassibile, alla vista di quel sangue che sgorga, poi lui gridò contro di me: <Maledetta puttana non la passerai liscia!> e io risi di gusto poi, afferrai la sua mano e, uno ad uno spezzai ogni dita.

Dopo essermi divertita a vederlo gridare, estrassi il coltello dal suo occhio e lo pugnalai più volte, evitando di colpire i suoi punti vitali e per finire, presi il suo braccio e lo tirai così forte da strapparglielo del tutto; a causa del dolore, perse i sensi o forse è morto ma, per essere sicura lo trafissi per l'ultima volta al cuore. Allontanandomi dai corpi, vidi che tutti i miei vestiti ricoperti di sangue e, pensai di usare i miei poteri, sperando di riuscirci; concentrandomi, tutte le macchie si sollevarono in aria e con un gesto della mano, quelle gocce caddero a terra.

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