Ti sono grata.

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Quella notte non riuscii a dormire, avevo tanto freddo, mi poggia una mano sopra la fronte ero bollente.
Sentii bussare alla porta.

Io."Si?"

D."Clara, stai bene?"

Io."No, in verità no, entra pure."

Entrò.

Io."Penso di essermi ammalata."

Damon si avvicinò e mi toccò la fronte.

D."Ma tu scotti! Ti vado a prendere delle bende fresche, non muoverti!"

Dopo qualche minuto tornò e mi poggiò le bende sulla fronte.

Io."Vieni qui."

Battei la mano sul letto.

Io."Accanto a me..."

Si sedette e mi abbracciò.

Mi addormentai.

L'indomani stavo meglio.

D."Buongiorno..."

Sorrisi.

Io."Buongiorno..."

D."Come ti senti?"

Io."Bene.. molto meglio..."

Mi misi a sedere.

Damon sorrise.

Io."Devo andare al mercato, ti va di venire?"

D."Meglio di no, non posso uscire lo sai.."

Io."Giusto, scusami..."

Mi alzai mi vestii ed uscii.

Andai al mercato, era pieno come sempre, comprai delle cose e tornai a casa.
Nel tragitto di ritorno mi fermarono due uomini, erano minacciosi e trasandati.
Mancavano solo due passi alla casa.
Si posizionarono davanti a me.

X."Cosa fa una signorina così bella tutta da sola?"

Parlò uno, l'altro non faceva altro che squadrarmi.

Non risposi, cominciai a camminare, ma questo mi prese e mi buttò a terra, si avventò su di me e cominciai a urlare:"Aiuto! Aiuto!!"
D'un tratto spuntò Damon.
Prese i due in un solo colpo e lo gettò a terra.
Li guardò.
Andò verso uno e gli strappò il cuore, andò verso l'altro e lo morse.
Io ero lì a terra, a guardare la scena, ero sia grata a lui che terrorizzata.
Si girò: il suo volto era diverso e la bocca ricoperta di sangue.
Io."Cosa sei...tu...?"

D."Un vampiro."

Chiuse gli occhi e li riaprì e il suo viso tornò normale.
Mi fece alzare e con uno scatto fummo a casa.
Mi sedetti.
D."Devo farti dimenticare tutto..."

Io."No!
Come..come sei diventato un vampiro?"

Damon mi guardò sorpreso.

D."Non hai paura di me?! Ho appena ucciso due uomini di fronte a te!"

Io."Se non fosse per te, non so cosa quei due mi avrebbero fatto...
Ti sono grata per avermi salvata..."

D."Sono stato trasformato durante la guerra, mi trovavo in una tenda di soccorso, stavo per morire una donna, mi ha fatto bere il suo sangue e poi mi ha soffocato, mi sono svegliato e ho ricordato tutto..."

Mi alzai e gli accarezzai il viso.

Io."Chissà cosa hai dovuto passare..."

Damon mi guardò negli occhi.

Abbassai lo sguardo.

Gli guardai la maglietta era sporca di sangue.

Io."Dovresti cambiarti."

Sorrise.

Io."Ho ancora i vestiti di Stefan, sono sicura che ti vengono molto bene..."

Andai in camera e Damon mi seguì.
Aprii l'armadio e presi una camicia di Stefan.
Gliel'ha porsi.

Io."Ecco.."

Sorrise.

Si tolse la maglietta, il suo corpo era scolpito e molto sexy..
Lo guardai e mi mordi il labbro.
Damon lo notò e mi sorrise.

D."Mi puoi dare una mano?"

Le sue parole mi portarono alla realtà.
Risi.
L'aveva abbottonata malissimo.
Gliel'ha sbottonai e cominciai ad abbottonargliela.
Gli occhi di Damon non si staccarono un attimo da me, mi seguivano a ogni bottone che attaccavo, arrossii violentemente.
Arrivai all'ultimo bottone.
Mi mise le sue mani sulle mie e mi guardò negli occhi.
D."Mio fratello era un uomo molto fortunato..."

Io."Già e io una donna molto fortunata, mi manca ogni giorno..."

D."Lo so, lo capisco benissimo...però, so che è difficile ma devi andare avanti anche se fa male, io sono con te non ti lascio sola..."

Io."Lo so Damon lo so... e grazie per prima..."

D."SSH...non devi ringraziarmi..."

Io gli sorrisi.

Io."Vado a preparare qualcosa.."

D."Ti aiuto."

Sorrisi.

Scendemmo in cucina, cominciai a preparare della zuppa alle carote.
Sentii due braccia circondarmi la vita.
Mi girai e mi ritrovai Damon così vicino, che un solo movimento sarebbe bastato ad accorciare la distanza.
Mi accarezzò dolcemente la guancia.
I suoi occhi erano fossi sui miei.

D."Non voglio forzarti a fare nulla.."

Io."È come se lo tradissi..."

D."Clara, lui non c'è più... e sono sicuro che vorrebbe che tu fossi felice..."

Io."Hai ragione...ho solo paura Damon..."

D."A quella ci penso io..."

Si avvicinò e mi baciò dolcemente.
Gli gettai le braccia al collo, le sue labbra erano così morbide.
Il bacio accellerò il ritmo, mi poggiò sul tavolo e si avvicinò sempre di più.
Io."Da-Damon..."
Non riuscivo a staccarmi.
Mi sentivo in colpa e desiderosa di lui allo stesso tempo...
Con uno scatto fummo in camera di Damon, mi poggiò sul letto, si avvicinò e si poggiò su di me e cominciò a baciarmi...
Il mio corpo divenne un fuoco vivo a contatto con il suo...
Finimmo per fare l'amore, e fu bello, era da tanto che non mi sentivo così viva, così bene...

Amare un "Mostro"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora