chapter two.

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Cassandra Pov'S
Vidi due ragazzi, praticamente uguali, gemelli, dai capelli rossi e il viso pieno di lentiggini, uno di questi disse
-"Dovremmo avere paura?"-
-"Certo, rossi. Acqua Eructo!"-  dissi puntando la bacchetta verso di loro.
È un incantesimo che fa scaturire un getto d'acqua potentissimo, che gli arrivò dritto in faccia.
Tutti e tre scoppiammo a ridere
-"Cassandra Abbott, piacere"-
-"Io sono Fred"-
-"E io George"-
Nel mentre entrammo nello scompartimento e ci sedemmo.
-"Quello scherzo era riservato a nostro fratello, Ron ma le cose non sono andate come previsto"- disse uno di loro
-"Tranquillo, è stato divertente, a proposito, com'è essere gemelli?"-
-"Fantastico, quando sei il più bello"-
-"Ma dai, sappiamo che sono io il migliore"- esclamò George
-"Lasciamo decidere alla signorina"-disse Fred voltandosi verso di me, guardandomi negli occhi
-"Sinceramente, io"- dissi ridendo
-"Mi hai colpito nel profondo ragazza"- esclamò George, nel mentre l'effetto dell'acqua era svanito.
Mi misi a ridere e vidi che Fred si era girato verso di me, disse -"Allora, che facciamo buttercup?"
-"Buttercup?"-
-"Si, il ranuncolo, un fiore semplice ma carino, come te, o almeno, come sembri di essere"- Io arrossì leggermente.
-"Grazie Fred"-
-"Tieni questo"-
Prese un fiore dalla tasca e me lo diede, nemmeno il tempo di dire una parola che  esplose sporcandomi tutta la faccia di tintura viola.
Lui rideva. Quella risata così calda, quel sorriso così solare, non era niente male per quanto mi riguarda. Per questo però non lo risparmiai. Presi tutta la tintura dalla mia faccia e gli tirai una palla viola addosso. Entrambi scoppiammo a ridere, sembrava che ci conoscessimo da una vita.
-"Indovina la nostra casa"-
-"Grifondoro, non è cosí?"-
-"Ma come hai fatto!" esclamò ridendo
-"Dico solo che avete l'uniforme di grifondoro, mister furbizia"-
-"Oh intelligente la piccoletta, comunque ci farebbe piacere averti nella nostra casa"- disse, con un sorrisetto stampato in faccia
-"A me farebbe piacere se ti spostassi, siamo arrivati"-
-"Agitata per lo smistamento?"- chiese George
-"Tanto, poi non ho fatto amicizia con nessuno, voi siete le uniche persone con cui ho parlato"-
-"Sta tranquilla, farai amicizia subito e cercami se hai bisogno d'aiuto"-disse Fred.
-"Quale anno dovrai frequentare?"-
-"Il quinto, voi?"-
-"Anche noi!"- esclamarono in coro
-"Allora non vi libererete facilmente di me, gemelli"-
Scoppiamo a ridere, in seguito lasciammo lo scompartimento e ci separammo. Appena scesi dall'Hogwarts Express fui chiamata dalla McGranitt, sarei dovuta essere smistata con i ragazzi del primo anno e non ho avuto il tempo di cercare i gemelli, per ora però dovevo concentrarmi sulle parole della professoressa, la quale ci parló di Hogwarts e delle case.
Io fui smistata per ultima, essendo la più grande. Le gambe mi tremavano e quando sentí "Cassandra Abbott!" stavo quasi per svenire. Tuttavia mi diressi verso il Cappello Parlante e la McGranitt me lo appoggió in testa. Nel mentre con gli occhi cercavo le uniche facce familiari in questa scuola. Vidi Fred e lui mi fece un sorriso per rassicurarmi, stranamente tutto era passato.
-"Interessante, interessante davvero...Vedo tanta voglia di imparare, vedo amore per il Quidditch, per gli scherzi, per la propria famiglia e soprattutto un segreto doloroso. Escludo Tassorosso. Forse è Corvonero la tua via? O Serpeverde? Oppure Grifondoro?
Vedo tanta ma tanta ambizione, ma escludendo corvonero la testa e il cuore ti portano in un'altra casa. GRIFONDORO!"-
Fra i battiti di mani e le risate mi ritrovai seduta al tavolo di Grifondoro, dove conobbi il famoso Harry Potter, un certo Ron Weasley e Hermione Granger, una ragazza con la quale avevo tanto in comune, apparte la rigidità per le regole. Sentí una voce che mi chiamava.
-"Fred"-
-"Io e mio fratello abbiamo sentito che ti piacciono gli scherzi eh?"-
-"Suppongo di si, ma perchè questa domanda, rosso? Cosa ne sapete voi di scherzi?"-
Tutti si misero a ridere, nel mentre arrivó George ed esclamò -"Sai, Cassandra, noi siamo i re degli scherzi"-
Si sedettero accanto a me e iniziammo a parlare, loro mi raccontavano di tutti i loro scherzi ed io rimanevo stupita.
Era tardi ormai e tutti si ritrovavano nelle proprie Sale Comuni. Io, Fred e George eravamo seduti su un divanetto.
-"Io lo sapevo che saresti stata grifondoro"- disse Fred
-"Domani che lezioni hai?"- mi chiese George
-"Prima ora buca, poi cura delle creature magiche e incantesimi, perché?"
-"Georgie, dobbiamo far fare un giro turistico della scuola alla donzella"-
-"Certo fratello"-
-"Siete simpatici, sapete?" dissi sorridendo
-"Certo che lo sappiamo"- esclamarono in coro, io nel mentre diedi un pugno sulla spalla a Fred.
-"Anche tu, Buttercup"- disse lui.
Era l'ora di dormire e io non potevo fare a meno di pensare alla mia casa e alle mie nuove conoscenze.

𝐿𝘰𝘷𝘦 𝘪𝘴𝘯'𝘵 𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘯𝘬 - 𝐹𝘳𝘦𝘥  𝘞𝘦𝘢𝘴𝘭𝘦𝘺 𝘹 𝘰𝘤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora