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"Farfallina, ti va se fate un pigiama party stasera? Io e Lou torneremo molto tardi" "Farete un pigiama party anche voi?" Harry avvampò. "Uhm..." "Comunque va bene, faccio la cioccolata calda e i pop corn" "Non esagerate però" "Harry, lasciali in pace!" disse Louis fuori dalla telefonata. "Papi, spero che finisca come le principesse" sussurrò Darcy, sognante. Harry arrossì e Louis se ne accorse. "Notte farfallina."

"Perché continuavi ad arrossire prima?" gli chiese Louis, alzandosi dal bancone della cucina per andargli incontro. Harry girò il volto, arrossendo ancora. "Oh ma guarda, Harry Edward Styles sta arrossendo" "Oh ma guarda, Louis William Tomlinson sta facendo il provocante" rispose a tono Harry. "E vuoi dirmi che non ti piace?" chiese Louis prendendo il mento del riccio tra due dita. Harry girò il viso per guardarlo negli occhi. "Al contrario, mi fa impazzire" ripeté, e Louis lo baciò, affamato. Era come se avessero l'uno bisogno dell'altro.

Nessuno dei due poté dire che fu una sorpresa quello che accadde subito dopo. Nessuno dei due se ne pentì. Nessuno dei due non ne aveva bisogno.

Louis prese Harry in braccio, portandolo su dalle scale, mentre il riccio gli lasciava baci bagnati e soffocati sulle clavicole, sul collo, sulle labbra, e Louis si sforzava di trattenere i gemiti mentre Harry, senza ritegno, iniziava a sospirare sempre di più sulla sua pelle. I vestiti vennero gettati sul pavimento, come petali di un fiore che si sfoglia piano della sua corazza. Stavano scegliendo di rendersi vulnerabili l'uno per l'altro.

Quindi, quando Louis guardò Harry, senza vestiti e fremente di desiderio, non riuscì a fermare i suoi istinti, che aveva cercato di dimenticare per anni. "Non potrei mai dimenticarti" gli aveva sussurrato quella notte, quell'ultima notte, poco prima che Harry lo lasciasse. "Non potrei mai dimenticarti" gli disse Harry in quel momento, e Louis lo baciò sul petto, sullo stomaco, fino a scendere all'inguine, tracciando il contorno della V. Arrivò al suo membro eretto, lo sfiorò con le dita, per poi posarci sopra la bocca, beandosi dei gemiti di Harry. Si staccò, perché non voleva che la loro prima, ultima volta fosse così. Harry si stava già preparando da solo, e guardò Louis, mordendosi un labbro, e Louis rischiò di perdere il pochissimo autocontrollo che gli era rimasto, perciò entrò in lui con un colpo secco, che fece inarcare la schiena del riccio, strappando un gemito non trattenuto alle labbra di Louis. "Dio, Haz, sei così stretto" gracchiò. "Lou" supplicò Harry, e Louis non si era dimenticato, quindi arrivò a colpire il punto di Harry. Il piacere più puro annebbiò la mente di Harry, che afferrò il lenzuolo con una mano. Louis posò una mano sopra la sua, spingendo sempre di più, per fargli provare puramente piacere. I gemiti di Harry, soffocati, lo stavano mandando in estasi e Louis si chinò in avanti per lasciargli un marchio sulla pelle del collo, afferrando piano i suoi capelli per spingersi di più dentro di lui. Harry inarcò il bacino verso di lui. "Lou, di più" disse con voce roca, e Louis aumentò la velocità delle stoccate, prima di arrivare al culmine dentro Harry, e Harry, con un leggero grido, si svuotò sul suo stomaco. Louis uscì piano dal corpo di Harry e il riccio si riversò sul letto, ancora con le guance arrossate e gli occhi liquidi di desiderio, i ricci impregnati di sudore, e le labbra stravolte dai baci affamati del liscio. Louis lo sovrastò, per baciarlo ancora, e ancora, e poi si sdraiò, appoggiando la testa sul suo petto, tracciando ancora una volta quei cerchi immaginari con le dita, che lasciavano tanti piccoli brividi al riccio. "Dio, Lou" sussurrò Harry, ansimando leggermente. Louis alzò la testa per guardarlo. "Non penso che esista una sola persona più bella di te in questo momento" mormorò, e Harry lo baciò dolcemente. "Senti chi parla" rispose, e Louis si appoggiò di nuovo alla sua pelle, trovando il conforto che per così tanti anni aveva aspettato e bramato. Trovando Harry. 

Si addormentarono così, con le guance ancora rosse, la pelle ancora affamata, le dita intrecciate, Louis sulla pelle di Harry, come doveva essere da troppo tempo ormai.

Un raggio di sole colpì con precisione millimetrica la palpebra di Louis, che aprì gli occhi, confuso. Poi vide Harry, i suoi riccioli che si alzavano e si abbassavano al ritmo dei suoi respiri, le sue labbra schiuse, e volle baciarle, ma si trattenne per non svegliarlo. Guardò l'orologio: 6:21. Era l'alba. I bambini! "Merda" imprecò, alzandosi dal letto e scendendo le scale, per recuperare i vari vestiti sparsi. Soffocò un sorriso al ricordo. Indossò una felpa e dei jeans e poi corse su per svegliare Harry, che gli sorrise ancora prima di aprire del tutto gli occhi verdi, e il cuore di Louis si scaldò. "Dai Haz, i bambini ci aspettano, dovevamo tornare ieri sera" disse. "Avevamo altro da fare" ridacchiò Harry, e Louis arrossì leggermente. Harry non dava segni di volersi alzare, perciò Louis lo prese in braccio e, con i vestiti in mano, lo portò giù. "Vestiti" ordinò. Harry gli sorrise provocante. "Sicuro di volerlo?" Louis sospirò, mordendosi un labbro. "Vado dai bambini da solo" minacciò. Harry mise su un adorabile broncio, però iniziò a vestirsi. 

Uscirono di casa mano nella mano, ed entrambi non riuscivano a smettere di sorridere, come due bambini innamorati, cosa che, forse, erano davvero.

"Darcy!" chiamò Harry, tirando dentro casa Louis. Nessuna risposta. Harry si infilò una mano tra i riccioli, preoccupato. "Oddio, sono morti" disse. Louis rise. "Non penso proprio" rispose. Harry corse di sopra, staccandosi da Louis, e Louis sentì improvvisamente freddo. "Harry!" lo chiamò, correndogli dietro. Vide Harry fermò sulla soglia di camera sua. "Ridammi la mano" gli disse, avvicinandosi. Harry non rispose, guardando qualunque cosa ci fosse dentro la camera. "Haz?" chiese Louis, camminando fino a dov'era, per vedere. E quello che vide gli fece capire il sorriso di Harry e le sue lacrime agli occhi.

Darcy e Freddie dormivano l'uno attaccato all'altra. I riccioli di Darcy ricadevano sulle spalle di Freddie, e una gambina, non si capiva di chi, fuoriusciva da quello strano e adorabile intreccio di corpi. 

"Oh, Haz" mormorò solo Louis, e Harry si appoggiò alla sua spalla.

Rimasero a guardare quella scena per alcuni minuti, poi, improvvisamente, un occhio verde di Darcy si aprì, osservando tutto ciò che aveva attorno. Notò la sua vicinanza a Freddie e sorrise. Notò suo padre e Louis vicini e sorrise ancora di più. Cercò di districarsi senza svegliare il biondo, ma Freddie si lamentò piano e si alzò dal letto, afferrando la mano di Darcy stretta stretta, come se avesse paura che se ne andasse. 

"Buongiorno" mormorarono i due adulti. "Buongiorno" disse radiosa la bimba. "Papà!" esclamò invece Freddie, abbracciandolo. Allora anche Darcy corse da Harry e il riccio la prese in braccio, seguito da Louis.

Harry e Louis si scambiarono uno sguardo. Sembravano una famiglia.

Ecco a voi la tanto agognata scena smut :) 

Ho comunque voluto renderla dolce :3

Spero che la storia vi stia piacendo! Stellinate e commentate, mi raccomando!

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