Capitolo 13: Even My Dad Does Sometimes.

1.4K 77 8
                                    

EL'S POV:

"Perché diavolo il sole è sorto così presto stamattina?" Sento mio padre urlare dal piano inferiore e io mi stendo di pancia, percependo Harry sotto di me.

"Tuo padre non si abituerà presto al fuso orario, immagino." Mormora, la voce roca al mattino.

"Probabilmente no, ma non è importante." Alzo lo sguardo su di lui mentre mi poggio sul suo petto. Il suo cellulare inizia a vibrare e lo sento tastare il letto, alla ricerca. Lo trova e risponde velocemente.

"Pronto?" Dice e io aspetto la sua risposta. "Merda, davvero? Hai bisogno di me lì? Ora?" Chiede e io mi metto seduta, al che lui mi guarda. "Ci vediamo tra poco, va bene?" Mormora e riaggancia la chiamata.

"Studio?" Chiedo e lui annuisce.

"Studio." Conferma e inizia a muoversi, ma io lo tiro a me.

"Non ancora... non andartene di già." Mormoro e lui si avvicina a me. Il suo petto è caldo mentre si posiziona sopra di me e io mi allungo in avanti, ricercando un contatto profondo tra noi. Lo spingo indietro per le spalle e salgo a cavalcioni su di lui, stringendomi a lui. Le sue mani trovano i miei fianchi, muovendosi sotto la sua vecchia maglietta e sulla mia pelle.

"Ellie Bug!" Sento mio padre urlare dal piano inferiore e mi allontano sospirando e poggiando la fronte sulla sua.

"Mio padre non si abituerà neppure a darci un po' di privacy, immagino." Mormoro e mi siedo in grembo a lui. Sospiro e lui mi fa alzare, gettando poi le gambe fuori dal letto.

"Ci vedremo più tardi, posso incontrare il resto della tua famiglia se vuoi o puoi invitarli tutti a casa mia... mi dispiace andare via, non sei arrabbiata, vero?" Chiede, indossando velocemente vestiti diversi da quelli del giorno precedente.

"Va tutto bene... non sono arrabbiata, passerò un po' di tempo con i miei genitori." Gli dico e lui si volta verso di me col sorriso sul volto.

"Ti amo, ma non lascerò questa stanza senza di te al mio fianco, il che significa che hai bisogno di metterti dei pantaloni, quindi forza andiamo." Mi dice e ciò mi fa sorridere, sapendo che ha paura ad andarsene senza che io lo accompagni alla porta. Mi alzo e mi ritrovo i pantaloni della tuta in viso.

"Gesù, calmati." Indosso i pantaloni e apro la porta, uscendo per prima e sentendolo seguirmi. So che ha anche il suo borsone in spalla.

"Ecco la mia bambina, e tu." Mio padre osserva Harry mentre lui gli fa un breve cenno e gli sorride. "Perché sei vestito di tutto punto? Dove stai andando?" Chiede ad Harry.

"Sto andando in studio a risolvere delle cose. Cosa avete in mente di fare oggi? E dov'è tua madre?" Mi chiede e io sorrido e guardo mio padre, chiedendomi la stessa cosa.

"Tua madre non si sente molto bene, quindi pensavo sarei rimasto bloccato con voi due tutto il giorno, ma saremo solo io e te, huh, Ellie Bug?" Mi chiede e io sorrido, chiedendomi cosa ne uscirà da una giornata sola con mio padre.

"Beh, lo accompagno fuori e poi vediamo cosa fare." Dico a mio padre e mi avvio alla porta con Harry. Gli apro la porta e scendo di corsa le scale così posso bloccare là show-room. Usciamo in strada, sapendo il brutto aspetto che ho al momento ma fregandomene. "Scrivimi, chiamami, come vuoi." Gli dico e lo abbraccio dolcemente, senza stringerlo troppo, sapendo che entrambi vogliamo andarci piano con la nostra relazione. Lui indietreggia e sale in macchina, una macchina davvero costosa, ma cosa posso dire, so che ha gusti costosi. Mi volto ed entro nella showroom, chiudendo a chiave e ritornando nel mio appartamento. Apro la porta e trovo mia madre seduta sul divano. "Hey mamma, ti senti meglio?" Chiedo e lei mi guarda con occhi socchiusi.

Trendsetter (libro 2) [h.s. - ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora