Capitolo 5: Fly To You.

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Milo ha sigillato il mio ultimo borsone... ho imballato tutto in borse, controllandole mentre mi dirigevo all'aeroporto. Non ho pianto quando li ho salutati, non volevo dirgli addio, ma una parte di me era pronta a farlo. L'aereo è atterrato ora, esattamente quattordici ore dopo. Sono partita alle nove del mattino a Milano, ora sarebbero le dieci di sera lì, ma io non sono lì, sono in LA, e sono le due del pomeriggio qui. La città è trafficata ed è il momento per me di dirigermi al mio appartamento, il mio nuovo appartamento, ma non c'è nulla lì, assolutamente nulla. Questo appartamento è completamente nuovo, non ci sono immobili come l'ultimo, niente piatti, nulla. Nessuno sa che sono qui, il che rende tutto questo peggio.

Fatico un po' con i borsono, ma ho noleggiato una macchina e ci metto tutto dentro, sapendo che dovrò comprarmi una macchina e dei veri mobili, e così tante altre cose che non ho, nonostante il fatto che tutto quello che vorrei fare è dormire. Questo jetlag mi farà il culo finchè non mi abituerò al fuso orario.

Sono allo showroom ora e ho ricevuto la chiave, la chiave del mio futuro magari? Parcheggio la macchina all'esterno e lascio alcuni borsoni in macchina, portando con me gli altri mentre mi avvio alla porta sul retro lungo la strada trafficata di LA e la sblocco, sapendo si aprirà su qualsiasi cosa io voglio che sia... perchè è tutto mio ora. Non accendo le luci, sapendo di avere troppo peso sulle spalle al momento. Vado dritta alle scale e accendo lì le luci, osservando la disposizione spaziosa dell'appartamento che è troppo grande per una sola persona. Però è pieno di luce, è assolutamente meraviglioso...

Cammino lungo lo spazio vuoto, l'unica cosa che è stata lasciata è un divano componibile grigio. Ci sono dei bellissimi muri di mattoni e finestre enormi che affacciano sulla città coperta dallo smog. Contro il muro di mattoni ci sono una serie di scale di metallo nere e oltre di essere noto la cucina, con le stesse pareti di mattoni e un bellissimo piano di lavoro di legno, il pavimento anch'esso è di legno. Ci sono gli elettrodomestici, un forno e un frigorifero, il che mi toglie un po' del peso dal petto. Non ho mai avuto un appartamento così grande e non mi aspettavo fosse così, nemmeno un po. Esco dalla cucina e salgo le scale di metallo, dirigendomi nell'unica stanza da letto e bagno, posando sul pavimento le mie cose e osservando ulteriormente le grandi vetrate e il pavimento in legno. Ho abbastanza soldi in banca, soldi per pagare l'affitto e per andare a fare compere al momento, nonostante la mia voglia di stendermi sul pavimento e dormire.

Esco di nuovo, con meno borse in mano, ma comunque portando con me la mia borsa nera di Gucci. Chiudo a chiave lo showroom e mi dirigo alla macchina. Salgo, dirigendomi all'IKEA più vicino che riesco a trovare, e quando arrivo scendo e compro tutto quello che so di aver bisogno. Elettrodomestici, cose per la camera da letto, cose per il salotto, lenzuola e tutto il resto. Verrà tutto spedito in settimana, ma prima di allora tutto quello che sono le lezuola e il divano lasciato dall'ultima persona che ha vissuto lì. Il supermercato è il passo successivo, comprando tutti i generi alimentari e bibite di cui avrò bisogno solo per me, sapendo che non avrò compagnia. Quando torno all'appartamento, nel frattempo che trascino tutti gli alimenti e le cose per l'appartamento, poi riscendo per prendere il resto delle mie cose personali, si è fatto buio e io sono esausta. Finalmente mi siedo sul divano e squilla il cellulare, facendomi alzare di nuovo per andare in cucina, dove l'ho lasciato.

"Pronto?" chiedo, cercando di non apparire stanca quanto sono.

"Perchè diamine la tua posizione indica che sei a LA?" chiede Anthony al telefono e io mi ero dimenticata di questa cosa.

"Forse perchè sono a LA..." gli dico e lui rimane in silenzio.

"Impazziresti se ti dicessi che anch'io sono qui..." rimane in silenzio e io mi sveglio immediatamente.

"Um, sì, impazzirei! Cosa diamine ci fai qui?" gli chiedo e lo sento sospirare.

"Abbiamo un sacco di cui parlare... dove sei? possiamo incontrarci, così puoi dirmi cosa diavolo ci fai qui." ride e io accetto, chiudendo la chiamata e inviandogli il mio nuovo indirizzo. Lui non esita, mostrandosi da me circa un'ora dopo.

Trendsetter (libro 2) [h.s. - ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora